Cracovia2023, EG2023, European Games, III Giochi Europei
Proprio non ci siamo!
Terminata la clip, al centro dello stadio “il più grande tamburo mai creato sulla Terra” (così è stato definito dai conduttori) è stato suonato da vari volontari dando il via ufficiale alla Cerimonia. Secondo i commentatori anglofoni (ossia quelli dell'EBU), il tamburo può essere suonato da 360 (e rotti) persone, “praticamente dall'intera delegazione Italiana che è stata la più numerosa”. Un altro video con gli highlights di varie discipline a cui abbiamo assistito (chi ha seguito sul sito della tv ufficiale; trovi le repliche) ha lasciato spazio alla “chiamata alla raccolta” Hejnał o, come è nota in inglese, St. Mary's trumpet call (perchè suonata dalla chiesa di S. Maria) interpretata dal solito militare già visto nella Cerimonia di Apertura. Le note di questa sonata ci hanno accompagnato per tutte le gare, perchè hanno segnato l'avvio delle competizioni. E qui si è commesso nuovamente l'incidente diplomatico che si sarebbe potuto evitare. Forse in Polonia non hanno idea di quale sia l'etichetta e il protocollo in queste occasioni, perchè ancora una volta il Presidente dei Comitati Olimpici Europei, Spyros Capralos, è stato presentato per ultimo e menzionato di corsa, dopo che i conduttori avevano annunciato il ministro dello Sport (in vece del Presidente della Repubblica), il Maresciallo della Piccola Polonia, il sindaco di Cracovia e la vice dell'Esecutivo della Georgia, la quale era seduta sugli spalti assieme alla figlia. Una mancanza di rispetto quindi alquanto vergognosa, ripetutasi subito dopo quando il Passionart Choir accompagnato dall'Orchestra Nazionale Filarmonica dell'Ucraina, come già in Apertura, ha intonato l'inno polacco SENZA però che alcuna bandiera fosse issata o inquadrata. A coronare il segmento sono stati un gruppo (molto vasto) di bambini e giovani (U18) sia coristi che musici (i più piccoli facevano finta di suonare), i Mala Arma Janosika, i quali in abiti tradizionali si sono esibiti nella canzone Tak smakuje zycie.
Entrano gli atleti e inizia il “concertone”
Dopo un breve (inutile) intermezzo, hanno fatto la loro comparsa nello stadio le bandiere delle Nazioni partecipanti, tutte assieme sfilando secondo l'alfabetico inglese; ad aprire il corteo è stata la Grecia e a chiuderlo la Polonia, come di consueto. A differenza dalla Cerimonia di Apertura, ieri sera gli alfieri erano singoli, o uomo o donna, i quali si sono disposti a formare una sorta di viale mentre i due conduttori annunciavano i Paesi in doppia lingua. L'alfiere dell'Italia è stato il già menzionato Aziz Abbes Mouhiidine, oro nel pugilato cat. 92kg. Dopo le bandiere sono entrati gli atleti; benchè tecnicamente non fossero in ordine, in realtà sono entrati in blocchi compatti e quindi, per quanto non ci fossero cartelli, le varie delegazioni erano ben separate e riconoscibili. Il numero era molto esiguo anche perchè molti sportivi, già da dopo il termine delle proprie gare, erano rientrati nei rispettivi Paesi o stavano partecipando ad altre manifestazioni in altri contesti (es: Larissa Iapichino era a Stoccolma per la Diamond League di Atletica e come lei altri). Quando ha fatto il suo ingresso la delegazione polacca c'è stato ovviamente un tripudio di acclamazioni da parte del pubblico, come è logico che sia; meno logico invece è stata la celebrazione dei due conduttori che si sono spinti oltre, dando un po' troppa enfasi alla squadra di casa dimostrandosi quindi poco (per non dire per nulla) neutrali. Detta in breve: c'è stata un po' troppa auto-celebrazione ecco. Per lo meno questa volta l'organizzazione si è resa conto dell'errore commesso nell'Apertura e quindi ha rimediato facendo sistemare gli sportivi sugli spalti.
Quando anche l'ultimo atleta si è seduto, è iniziato il “concertone”, un misto tra moderno e antico. Senza mancare di rispetto a nessuno, ma l'insieme è risultato un po' povero e per nulla eclatante.
Ah! Ovviamente OGNI gruppo o cantante che si è esibito, è stato prima annunciato dai conduttori; quindi, di nuovo, l'idea finale è stata quella di non assistitere a una Cerimonia di chiusura, semmai al concertone del 1° Maggio o a un gala musicale.
La “festa” è stata avviata dal gruppo cracoviano Motion Trio, un trio appunto di fisarmonicisti che hanno suonato Happy Band. Affascinante e impressionante la loro bravura e il pezzo era davvero bello; peccato solo che non fosse cantato ma strumentale, perchè con un testo avrebbe forse avuto una spinta in più. Questa band, a detta dei presentatori, sono famosissimi nel mondo, dato che si sono esibiti pure al Carnegie Hall di New York. Li hanno seguiti i Turnioki, un gruppo rock orchestrale (c'era anche un violinista e una flautista) che han cantato Zranione Serce. Va da sé che tutte (o quasi) le canzoni sentite ieri sera erano in polacco, tranne cinque inglesi. Dopo i Tunioki, sono ricomparsi i Motion Trio che hanno fatto da orchestra per l'esecuzione di un ballo tradizionale, la Krakowiak (o cracoviana), eseguito da 27 coppie di quattro compagnie folcloristiche nazionali in abiti tipici (e con capitombolo incorporato). In pratica si è trattata di una rivisitazione della polka. Gli ultimi tre artisti a esibirsi in questo primo segmento musicale sono stati: Justyna Steczkowska, la quale ha voluto celebrare la cultura ebraica della Polonia con le canzoni Wszyscy bracmi byc powinni e la più famosa Havila Nagila (ricantata in polacco); al termine ha pronunciato un breve discorso di cui non si è capito (ovviamente) nulla, si sarà dimenticata che era in eurovisione. E' seguita la band electropop Future Folk con W Murowanej e infine Slawomir Uniatowski con il brano Lubie Wracac Tam Gdze Bylem la quale, stando ai presentatori, si tratta di una delle più famose ballad nazionali.
I discorsi ufficiali, il saluto alla Fiamma della Pace e la seconda parte del “concertone”
Come si è detto Slawomir Uniatowski ha chiuso la prima parte della festa per lasciar spazio al secondo momento istituzionale della serata, vale a dire i classici discorsi di commiato. Anche in questo caso a parlare è stata gente che non aveva nessuna rilevanza nell'organizzazione dei Giochi: in primis il maresciallo della regione, Witold Kozlowski, che tra le altre cose ha ringraziato i fan sportivi e i volontari (senza il commento inglese, non si sarebbe capito una mazza); poi il sindaco di Cracovia, Jacek Majchrowski, che come al solito è andato a braccio (non aveva nessun foglio). Questi interventi hanno dato prova del fatto che in realtà un vero comitato organizzatore non c'era. Oddio, i Giochi son stati preparati bene anche grazie ai volontari che si sono fatti in quattro, però l'idea di fondo è che non ci fosse un vero gruppo di lavoro e ciò dà una sensazione di poco interesse. E' un po' come se visitaste a una mostra di cui rimanete estasiati e chiedendo chi l'abbia predisposta vi venga risposto: “ah non so, l'ha fatto un po' di gente”. Comunque l'ultimo a parlare è stato il Presidente dei Comitati Olimpici Europei Spyros Capralos, il quale si è espresso in inglese e perciò si è capito che ha ringraziato tutte le città coinvolte (menzionate una a una) e il popolo polacco per aver partecipato. In realtà sarà stato alquanto sarcastico in questo punto, visto che il 99% delle Arene erano vuote! Pe esempio durante l'atletica lo Stadio della Slesia, che di solito è pieno per questa disciplina, era completamente vuoto; gli unici astanti erano lo staff e membri delle delegazioni. Alla fine il Presidente Capralos ha dichiarato chiusi ufficialmente i III Giochi Europei (N.B: sui maxischermi c'era anche l'interprete della lingua dei segni).
E quindi ecco giunto il momento più triste, ossia lo spegnimento della Fiamma della Pace. Una precisazione prima di tutto: il tripode durante i Giochi non era all'interno dello stadio bensì fuori, ma dove non si sa (comunque nei paraggi). Di solito, poi, questa parte della manifestazione è la più attesa e dovrebbe essere il climax della serata (memorabile lo spegnimento della Fiamma Olimpica a Rio). Invece è risultato piatto, senza troppa enfasi come è stata l'accensione. In pratica è tornato il tenore Andrzej Lampert accompagnato dal solito coro della città e dalla Filarmonica dell'Ucraina, il quale ha ripetuto l'esibizione dell'Apertura ricantando (in inglese) la Canzone della Pace, che ieri sera si è scoperto essere l'inno ufficiale di questi Giochi. Terminato il canto è terminata pure la fiamma. Semplice, lineare, asettico.
I conduttori hanno poi ripreso la parola, ringraziando i volontari per il lavoro svolto. In loro omaggio è stato mandato un video realizzato durante vari momenti di questi Giochi e la cantante Karolina Leszko si è esibita in We are the champions dei Queen. Una voce e un'interpretazione davvero meravigliose. Da notare che oltre a questa canzone, a nessun volontario, manco a un rappresentante, è stato dato un segno di riconoscimento come si fa alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi. Alcuni degli atleti si sono uniti ai volontari nell'arena, sotto al palco, per ascoltare l'ultima parte di questo “concertone”. La prima artista a esibirsi è stata Sara James con il brano Hula Hoop accompagnata dal gruppo di danza Augustin Egurrola's Volt Dance. A discapito del nome, si tratta di una giovane cantante polacca la quale ha avuto risonanza a livello europeo solo per aver partecipato allo Junior Eurovision Song nel 2021. Forse più conosciuta è Doda (vincitrice di 2 EMA), la quale assieme allo stesso balletto, ha cantato Melodia Ta e poi Leave a light on. Alla fine si è congratulata con tutti gli atleti partecipanti e specialmente con quelli polacchi, dicendo che tutto il popolo è fiero di loro (di nuovo, auto-celebrazione inutile). Pure Halina Mlynkova è stata presentata come famosissima (mai sentita) e ci ha regalato un po' di country folk polacco con Sieme dam po slubie. E siccome il gemellaggio e l'apporto incondizionato all'Ucraina non poteva mancare (oltre alla Filarmonica) ecco salire sul palco Julia Belei con la sua Wild Dences, la quale ha ceduto il posto ai Pectus con Happy di Pharell Williams: inizialmente sembrava davvero Pharell a cantare. Forse han inserito questa canzone per risvegliare l'interesse del pubblico estero, così come la successiva I wanna dance with somebody interpretata da Viki Gabor (occhiali da sole… di notte...). Durante questa esibizione c'è stata, forse, una proposta di matrimonio tra due ragazzi (molto giovani) della squadra irlandese. Infine è ricomparsa Sara James e il solito gruppo di ballo, i quali hanno concluso la Cerimonia eseguendo il brano This is me. I fuochi d'artificio poi hanno posto la parole FINE sulla manifestazione.
Tempo totale 2 ore e 10 minuti. Una cosa rapida e (quasi) indolore.
La Cerimonia, per ciò che siamo stati abituati a vedere tra Olimpiadi e Paralimpiadi (e perfino a Baku nel 2015 e a Minsk nel 2019) è stata alquanto imbarazzante nell'organizzazione, con questi due conduttori che annunciavano la qualunque; ma sopratutto imbarazzanti sono stati loro e anche poco rispettosi perchè pur di fare le presentazioni ufficiali, parlavano sopra agli artisti che già stavano cantando. A ciò va aggiunta la mancanza di rispetto nei confronti del Presidente dell'EOC come si è già ribadito.
Per quanto riguarda la musica invece, con questi temi così tradizionali, hanno passato l'idea di continuare a essere ancorati nel passato, di essere “vecchi” dentro per quanto per fuori vogliano far vedere di essere moderni (abiti alla moda per le cantanti, ma canzoni con melodie troppo da vecchio). Insomma, gli spettatori si dimenticheranno facilmente ciò che hanno visto ieri sera.
Grazie per aver letto fin qui.
PS: non si può dire “arrivederci a...” perchè a quella “a” non seguirebbe nulla, dato che ancora non è stata scelta la prossima città ospitante dei IV Giochi Europei.
Riassunto del medagliere finale:
#JACKPOT!!!!! #BINGO.... #TOMBOLA!!!!! Abbiamo sbancato il casinò... Spagnoliiii...(gif) □□□□□ □□□ #Cracovia2023 #IIIGiochiEuropei #EuropeanGames #Krakow2023 #Cracovie2023 #EG2023 #closingceremony #3rdEuropeanGames #KrakowMalopolska2023 #medals https://t.co/kB5tbYPZhe pic.twitter.com/jaNkaTLq0U
— Ma io sopra o sotto? □□□□□□ (@Maiosopraosotto) July 2, 2023
□□□□ Bravissimi!! Bravi TUTTI chi ha vinto e chi no, a dispetto di un Paese che, dal p.d.v. mediatico, vi ha schifati! #Cracovia2023 #IIIGiochiEuropei #EuropeanGames #GiochiEuropei #EG2023 #closingceremony #3rdEuropeanGames #KrakowMalopolska2023 #medals □ #medaglie https://t.co/Zqojh9iPqO
— Ma io sopra o sotto? □□□□□□ (@Maiosopraosotto) July 2, 2023
Queste 100 medaglie sono state così ripartite:
ORO ARGENTO BRONZO
Arco: 2 1 3
Arrampicata: 2 1
Atletica: 7 5 3
Beach soccer: 1
Canoa slalom: 1
Canoa sprint: 1
Ciclismo m. bike: 1
Judo: 1
Karate: 3 4
Kickboxe: 6 2 2
Muaythai: 1
Nuoto sincronizzato: 1 3 1
Padel: 1 1 1
Pentathlon moderno: 2 1
Pugilato: 1 4
Scherma: 2 2 3
Taekwondo: 1 1 2
Tiro a segno: 2 5
Tiro a volo: 7 1 1
Tuffi: 2 3 5