Pechino 2022, Cerimonia chiusura olimpiadi, cerimonia chiusura pechino 2022
Zaijian* Beijing... e mo' so ca**i nostri!
A differenza di quattro anni fa a PyeongChang, i Cinesi non hanno voluto creare il classico concertone, optando invece per uno spettacolo sobrio. Non è però possibile dargli una definizione, una categoria. Proprio per i motivi espressi poc'anzi non è stato né tradizionale, né moderno; né storico, né culturale. Cosa si è visto dunque?
IL NODO CINESE
Innanzitutto bisogna dire che non c'è stato nessun conto alla rovescia, che facesse capire agli spettatori a casa che la Cerimonia stesse incominciando. Difatti i nostri cronisti, Luca Di Bella – Giada Messetti e Michela Moioli (con tanto di medaglia), si son accorti per puro sbaglio (verrebbe da dire) che era già cominciata mentre chiacchieravano tra loro.
Iniziata la cerimonia di chiusura a Pechino! □
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) February 20, 2022
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A quel punto sono stati presentati il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping e il Presidente del Comitato Olimpico Internazionale Thomas Bach che, nel corso della serata, hanno sfoggiato un bel paio di binocoloni militari.
L'Inno nazionale cinese e l'alzabandiera hanno salutato le autorità. Questa volta, diversamente che dalla Cerimonia di Apertura, il vessillo della Cina era già pronto per essere issato dai militari. Il motivo è semplice: viste le temperature, tutta la Cerimonia doveva essere sbrigativa.
Terminata l'esecuzione dell'inno, nello stadio sono apparse delle slitte luminose con la forma di alcuni animali dello zodiaco cinese. I bimbi, dopo esserci saliti, hanno incominciato a “tracciare” dei solchi sul pavimento realizzati con la computer grafica, i quali intrecciandosi hanno dato vita a un tipico nodo cinese. Contemporaneamente con la realtà aumentata è apparso anche attorno al fioccone di neve sospeso. Il nodo cinese ha vari significati: felicità, ricchezza, prosperità etc.. In questo caso voleva indicare l'unione tra gli atleti e, per estensione, tra i popoli.
ENTRATE E DISPERDETEVI... O QUASI
Il nodo cinese ha dato il benvenuto agli atleti che sono entrati dal solito portale illuminato con un tema glaciale e il logo cinese dei Giochi. Prima però hanno sfilato le bandiere in due colonne: quella di sinistra era capeggiata dalla Grecia, quella di destra dalla Cina con alle sue spalle il Tricolore italiano, portato da Francesca Lollobrigida, la prima degli Azzurri ad averci regalato una medaglia (e pure l'ultimo bronzo). Quando tutti i vessilli si sono schierati lungo il palco, sono comparsi gli atleti (quei pochi rimasti) in modo casuale. Anche in questo caso c'è stata una differenza rispetto alla Cerimonia di Apertura: la parata è stata accompagnata da una sola musica e cioè l'Inno Alla Gioia di Beethoven.
Inizialmente gli sportivi si sono sistemati sul nodo disegnato al centro dello stadio, poi però quando anche l'ultimo era entrato, sono stati accompagnati sugli spalti a loro dedicati. Un video di riepilogo con vari momenti delle Olimpiadi ha introdotto la premiazione delle maratone dello sci di fondo femminile (30KM) e maschile (sempre 30, perché a causa del cattivo tempo è stata accorciata dai classici 50). Questi sono i podi:
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Un altro video con protagonisti gli sportivi e, nello specifico, le loro fatiche e spesso le loro frustrazioni (per cadute, sconfitte etc..) ha introdotto il successivo momento. Purtroppo non si è capito quale fosse il messaggio di fondo onestamente ed è stato, dunque, un tantino inutile. Difatti, mentre sul pavimento apparivano delle fronde di un salice, hanno fatto il loro ingresso dei figuranti che tenevano in mano dei fasci verdi, probabilmente simboleggianti dei rami. La scelta del salice non è causale, in quanto l'ideogramma per “salice” ha un assonanza nella pronuncia con la parola “ricordo”. Mentre i volontari si disponevano casualmente nello stadio, al centro si sono levati dei fasci di luce bianca che si sono incrociati a mo' di clessidra. Troppa computer grafica per dire poco o nulla.
CARTOLINA DALL'ITALIA... che schifo!
Manco dirlo una clip con le tante lacrime e i molti abbracci che si sono visti durante questi Giochi, ha anticipato il passaggio di consegne da Pechino 2022 a Milano-Cortina 2026. Dopo che i sindaci delle tre città e il Presidente del CIO sono entrati nello stadio, ha cominciato a risuonare l'Inno della Grecia con conseguente alzabandiera. Poi eccolo lì, il coro con quegli adorabili bambini che hanno intonato nuovamente l'Inno Olimpico in greco mentre la bandiera del Movimento veniva ammainata. Rispetto alle edizioni scorse, non si è atteso che il vessillo Olimpico fosse portato fuori per dare il via al momento solenne. E così senza indugio il sindaco di Pechino Chen Jining (occ.: Jining Chen) dopo aver fatto svolazzare velocemente la bandiera, l'ha passata a Bach che a sua volta l'ha passata ai sindaci di Milano e Cortina Giuseppe Sala e Giampietro Ghedina. Imbarazzante il commento di Luca Di Bella: <<Vediamo se son preparati [a sventolare la bandiera insieme]>>.
Come di consueto è stato poi issato il Tricolore e l'onore di cantare il Canto degli Italiani è toccato a Malika Ayane con l'accompagnamento del violinista Giovanni Andrea Zanon. Entrambi molto bravi, peccato però che non si sappia cosa stesse suonando Zanon visto che la melodia non era quella dell'Inno. Comunque mentre loro cantavano e suonavano, sul palco è stata ricreata (con la solita computer grafica) la sagoma dell'Italia. Sarà una coincidenza che sia stata ingaggiata proprio la Ayane, mentre c'è un concorso in ballo per votare l'inno delle Olimpiadi Italiane con una canzone cantata da lei? Chissà.
La cartolina di anteprima per Milano-Cortina 2026 firmata da Marco Balich è stata pessima! Con i due bambini iniziali il numero di figuranti era di 4. Gli altri due erano ballerini che, dopo una clip introduttiva creata da un cameraman ubriaco (veramente inutile), si sono esibiti in una danza; tecnicamente dovevano rappresentare le anime di Milano e Cortina. Il resto è stato tutto computer grafica. Bravi i ballerini, ma a quel punto tanto valeva ingaggiare Roberto Bolle. Poi è stato mandato in onda un'altra clip. Questo il risultato:
Lo stendiamo un velo pietoso?
I DISCORSI UFFICIALI … E TANTI SALUTI
Il primo a parlare dopo la presentazione italiana è stato il Presidente del Comitato Organizzatore (nonché Segretario del PCC di Pechino) Cai Qi (occ: Qi Cai) del quale ricordo onestamente nulla, perché non ho prestato molto ascolto alle sue parole. Tanto lui quanto il Presidente del CIO hanno espresso i propri messaggi di fronte alle bandiere nazionali raggruppate in una falce di Luna. Il discorso di Thomas Bach invece l'ho ascoltato, perché è stato leggermente diverso dal solito. Ha innanzitutto indirizzato un messaggio di cordoglio a tutti quegli atleti che non hanno potuto prendere parte ai Giochi causa COVID e successivamente, proprio riguardo la pandemia, ha inviato una forte denuncia ai grandi della Terra rimarcando il motto Olimpico:
(...)
If we want to finally overcome this pandemic, we must be faster, we must aim higher, we must be stronger – we must stand together. In this Olympic spirit of solidarity, we call on the international community: give equal access to vaccines to everybody around the world.
Dopodiché ha ringraziato il popolo Cinese, i volontari e tutto l'ambaradan. E infine ha dichiarato chiusi i Giochi di Pechino, dando appuntamento ai XXV Giochi Olimpici Invernali Milano-Cortina 2026. E mo' sono veramente ca**i nostri!
A questo punto la Cerimonia era quasi conclusa, mancava solo di spegnere la torcia olimpica. Prima di far ciò è stato trasmesso l'ennesimo video in stile malinconia, con vari Cinesi che salutavano e davano l'arrivederci agli atleti e agli spettatori. Tornati nello stadio sotto al fioccone gigante che, lo ricordo, continuava a lampeggiare e davanti alle bandiere sono ricomparsi i Cinque Cerchi, prima in grafica e poi realmente formato da vari droni a luce bianca.
Mentre questi salivano, il fioccone scendeva e contemporaneamente i volontari con le bandiere sono andati ad accerchiarlo. Con lo spegnimento delle luci del fiocco gigante, si è spenta anche la fiamma della torcia. In questo frangente i bambini hanno intonato la canzone già presentata nella Cerimonia di Apertura.
Spenta la Fiamma, mentre sul pavimento veniva disegnato un gigantesco fiocco e il fioccone tornava a lampeggiare, sopra lo Stadio Olimpico sono esplosi i fuochi d'artificio: dapprima i Cinque Cerchi nei loro colori, poi le parole in cinese e inglese “ONE WORLD, NEW FAMILY”. Bisogna dire che questi fuochi son stati molto di più e molto più belli di quelli di due settimane fa!
A Cerimonia conclusa è stato mandato in onda un altro video (facente sempre parte dello spettacolo) con un riepilogo delle gare, inframezzato dalla danza di un drago cinese, forse a indicare la fine del Capodanno lunare. Chissà
Ecco, questo è quanto. Come vedi è stata una cosa rapida e molto insipida onestamente. La sfida per Milano-Cortina è già aperta e la posta in gioco è molto alta! Ma prima bisogna passare per Parigi 2024.
Alla prossima!