Un miracolo!
Quando già a partire dalla primavera 2018 si iniziò a discutere di una possibile candidatura di Torino e di Milano, avevo scritto un “articolo” (vedi il "qui" precedente) in cui mi ero scagliato contro questa decisione facendo presente le regole di cui sopra. Dal momento che non tutti ne erano a conoscenza avevo cercato di spiegare in breve il perché Torino e sopratutto Milano NON avrebbero potuto ospitarle. Questa situazione rimase tale fino al 10 giugno dello scorso anno, quando gli Svizzeri tramite referendum bocciarono la propria candidatura (come prevedibile). Si spalancarono così le possibilità per Milano di avviare il processo di selezione (Torino era già stata scartata). Successivamente, all'Assemblea generale di Buenos Aires nell'ottobre 2018 il CONI e Sala presentarono ufficialmente la proposta (Cortina, cosi come Åre, si sarebbero giunte in seguito) e il CIO, dopo averla accettata, riferì al sindaco che Milano non sarebbe più stata la città ospitante il Comitato in seduta. Con gli Svizzeri fuori la Sessione si sarebbe certamente tenuta a Losanna, QG del CIO e terra neutrale; e così è stato. Siccome poi anche l'interesse mondiale per l'organizzazione dei Giochi stava scemando di brutto (molte altre città si erano già ritirate dalla corsa), riducendo la gara a Stoccolma-Åre e Milano-Cortina, tutto il processo di selezione è stato ridotto di un anno (solitamente erano due). Ma perché proprio ieri? Beh la ragione principale è che il 23 giugno, Giornata Olimpica, è ricorso il 135esimo anniversario della fondazione del CIO e della rinascita dei Giochi Olimpici. Perciò il massimo organismo mondiale dello sport ha deciso di approfittare dei festeggiamenti per inaugurare la nuova sede del QG con tutti i suoi membri.
Questo in sintesi quanto è successo in dodici mesi, più o meno. Veniamo ora alla giornata di ieri.
For the media - Programme for day 1 of the #134IOCSession #WinterOlympics #Lausanne pic.twitter.com/AZuZh3wEZv
— IOC MEDIA (@iocmedia) 24 giugno 2019
La delegazione svedese ha subito giocato il carico da 90, facendone capitano il proprio Primo Ministro Stefan Löfven (notare prego la preparazione nell'inglese, cosa che noi in Italia ci sogniamo). Tra le varie domande poste, quelle che sono riuscito a captare sono le tre seguenti:
- Come risolverete i problemi di trasporto tra Stoccolma e le sedi delle gare, presenti anche nel dossier italiano? Risposta svedese: i nostri collegamenti saranno i più veloci e sostenibili di sempre; in 2h gli atleti raggiungeranno Åre dalla capitale e anche con la Lituania gli spostamenti saranno rapidi da permettere il corretto svolgimento delle gare.
- In caso di deficit (cioè di sforo) nel budget (per rinnovazioni/costruzioni infrastrutture o extra) chi paga? In realtà qui gli Svedesi sono stati un po' evasivi. Hanno solo detto che sono state previste diverse assicurazioni e che la Svezia è lo stato con le più grandi compagnie commerciali e il più grande import-export, le quali hanno già garantito di coprire qualsiasi extra. Inoltre è stato previsto un fondo di 140mln di dollari per eventuali surplus.
- Credete nel New Norm (nuovo regolamento)? La domanda è stata un po' sciocca, bisogna dirlo, infatti il segretario del SOK ha risposto “beh se così non fosse non saremmo qui. Quindi sì, ma la nostra fiducia riguarda tutto il futuro del movimento olimpico e dello sport”.
Tra i presenti Giorgetti è stato l'unico a esibirsi in francese che peraltro mi ha incredibilmente stupito. In questo caso le domande sono state più differenziate, benché alcune simili, il che è comunque capibile.
- Quali garanzie ha dato la delegazione italiana per sforo? Giorgetti ha risposto che il Governo, le Regioni e i Comuni provvederanno per le garanzie che ha definito “chirurgiche” e che non sono state approvate solo a livello istituzionale ma anche bipartisan. Sala ha poi aggiunto (in un inglese pessimo) un suo positivo commento sui riscontri che le Olimpiadi/Paralimpiadi avrebbero per Milano sulla base del dopo-Expo. Ha dato alla stampa tre esempi sui benefici avuti dall'Expo tra cui l'incremento del turismo. Inoltre ha fatto notare che prima di proporre la sua città per ospitare l'Esposizione aveva chiesto alle università della zona una ricerca sui riscontri economici. Ha ribadito che benché tutti i presenti fanno parte di partiti diversi, sono comunque assieme perché credono nel progetto.
- La Germania, l'Austria e la Svizzera hanno ritirato le proprie candidature per questioni riguardanti l'impatto ambientale. L'Italia non ha di questi problemi? Ghedina ha risposto che il suo primo pensiero è stato di finanziare progetti ecosostenibili per la realizzazione di infrastrutture adeguate all'ambiente; impianti questi che si sarebbero comunque fatti anche al di fuori dei Giochi. Oltre a ciò ha aggiunto che tutta la giunta comunale (opposizione compresa) ha appoggiato il progetto perché vedono in quest'opportunità l'occasione per rinnovare le infrastrutture che, ha promesso, verranno sfruttate ogni giorno. Malagò ha poi fatto presente che i problemi dei tre Stati non sono i nostri e che anzi l'Italia aveva il problema opposto, perché i cittadini delle due città erano molto favorevoli alla candidatura fin da subito. Insomma ha voluto un po' strafare uscendo dai binari.
- Le squadre Milan e Inter stanno pensando di costruire un proprio stadio; cosa ne sarebbe di San Siro in quel caso? Sala ha annunciato che lo stadio Meazza è di proprietà del Comune e che se anche quell'ipotesi dovrebbe aver luogo, ci vorrà comunque molto tempo prima che si inizino i lavori. Pertanto ha garantito che fino al 2026 San Siro rimarrà aperto. Per il dopo si vedrà.
- Il Comitato Paralimpico ha avuto qualche domanda sul progetto e sul dossier? Pancalli, a cui era stata rivolta, ha risposto con un secco “no” ringraziando invece per l'opportunità di essere presente perché il progetto è stato sviluppato e pensato in comune accordo tra il CONI e il CIP. “Le Olimpiadi e le Paralimpiadi sono due facce della stessa medaglia” ha dichiarato, aggiungendo che il progetto si sono focalizzati seguendo un unico spirito sportivo.
- Ritornando al budget, quanto spenderete per le innovazioni e ci saranno extra? Giorgetti ha affermato che il Governo Italiano si è assunto la responsabilità di controllare e vagliare tutti i settori implicanti nei Giochi, dall'economico alla sicurezza. Ha inoltre ammesso che l'Italia ha un grosso problema di debito ma “penso che tutti lo abbiano” e ha sostenuto che il debito del Paese è distinto rispetto quello per l'evento sportivo e pertanto non vede alcun problema nell'investire nello sport. Zaia ha poi annunciato che per il rinnovamento dello Sliding Center (ossia dell'impianto per gli sport su slitta: bob, slittino, skeleton ecc..) è prevista una spesa di 15mln di euro, sborsati dalla Regione, che sarebbe stato attuato indipendentemente dalla gara olimpica. Ghedina ha poi precisato che il budget inizialmente era più basso, ma alla fine hanno optato per il miglior progetto ecosostenibile.
Durante le due “suppliche” mi sono rimaste impresse un paio di cose da entrambi le parti. La Svezia ha puntato tutto su un video esplicativo delle proprie sedi e dei collegamenti da e per Stoccolma. Mi ha lasciato un po' perplesso perché in esso veniva spiegato che per raggiungere Åre si sarebbe impiegato 1h sia in aereo che in auto e 5h e mezza in treno. Come può essere? Sì è vero che anche per andare a Milano da Venezia (o Trieste) ci si mette 4 o 5h con i convogli normali, ma con l' “alta velocità” (che poi così non è) ci si impiegano 3h come in auto d'altronde. Volete dirmi che l'efficientissima Svezia non ha pensato a velocizzare le ferrovie? Bah.
L'altro momento imbarazzante è stato il siparietto del sindaco di Stoccolma Anna König Jerlmyr, una bella figliuola, che si è messa a cantare due versi di Dancin' Queen come dimostrazione che la sua città è imperniata dalla musica e che gli ABBA “sono ovunque intorno a voi”. Ma la nostra delegazione non si è comportata poi tanto meglio: dopo l'entrée scandalosa, Malagò ha pensato di rincarare facendo i saluti prima in francese (leggendo palesemente), per poi passare alla presentazione di tutti i coinvolti in spagnolo: motivo? Sconosciuto, forse per dimostrare le proprie lacune anche in quella lingua. All'appello erano presenti anche Sofia Goggia, Elisa Confortola e Michela Moioli, invitate a parlare perché “tutto fa brodo” per appoggiare la nostra candidatura. La Goggia ha avuto un piccolo momento divertente con il Presidente Bach a cui si è rivolta dicendo: “Mr. President si ricorda di me?” e raccontando di quando lui la confortò e la incoraggiò durante la sua prima Olimpiade, parole che ancora oggi le servono da lezione.
Al termine delle due “vetrine” c'è stata una piccola pausa e infine il voto decisivo. Ti sei mai chiesto, lettore, come fanno i membri del CIO a votare? Magari non te ne frega nulla però non è così scontato come si pensa: non c'è un telecomando attaccato alla poltroncina con i pulsanti A, B, C, D; serve una tessera di riconoscimento e una sorta di Blackberry. Questo è uno stralcio del video di spiegazione del voto mostrato durante l'assemblea di ieri.
Finalmente alle 18.00 il Presidente del CIO Bach ha annunciato la candidatura vincitrice:
Milano-Cortina elected as Host City for the Winter Olympic Games 2026 @MilanoCortina26 #MilanoCortina2026 pic.twitter.com/UrU1sDsiwG
— IOC MEDIA (@iocmedia) 24 giugno 2019
Results of the election for the Host City of the Olympic Winter Games 2026 #134IOCSession #WinterOlympics pic.twitter.com/zZ3AlptZIC
— IOC MEDIA (@iocmedia) 24 giugno 2019
Pertanto nel 2026 ci vedremo tutti a San Siro per partecipare alla Cerimonia di Apertura dei XXV Giochi Olimpici e i XIV Giochi Paralimpici Invernali!
Alla prossima!
Aggiornamento: modificato il layout e la foto copertina. (Aggiornato il 16/12/2020)