Parole, soltanto parole...
Prima però una premessa: di seguito citerò sempre e solo il CIO, in quanto da accordi con l'ICP, è Losanna quella che si incarica della selezione e dello sviluppo dei Giochi.
Procedura di selezione per le Olimpiadi/Paralimpiadi
La procedura per la selezione della città olimpica/paralimpica ha una durata di 9 anni, ripeto NOVE anni, e si sviluppa essenzialmente in 3 fasi, che riassumerò in grandi linee:
- Fase preliminare: a 9 anni dalla selezione, le diverse città o i Governi che vogliono candidarsi si mettono in contatto con il CIO e iniziano delle trattative formali;
- Prima fase: a 8 anni (nei primi mesi) le diverse città o i Governi che vogliono candidarsi, inviano tramite i propri CON/NOCs la richiesta formale con un dossier dettagliato, riguardante il budget (costi previsti), gli impianti designati, le possibili entrate (i.e. come battere cassa), la sponsorizzazione (ossia la pubblicità), un piano per il futuro degli impianti e dei Giochi ecc; una commissione creata ad hoc valuta la richiesta e quando questa viene accettata, la città può affiggere sotto il suo simbolo il nome CANDIDATE CITY (dall'Applicant iniziale);
- Seconda fase: nei primi mesi dell'anno dell'elezione, dopo varie riunioni e seminari con i CON candidati, la Commissione di Valutazione del CIO (spesso accompagnata da Bach) effettua una visita di quattro alle città candidate; ciò serve al CIO per redigere un rapporto finale che servirà per la votazione. In questo frangente anche l'opinione pubblica (i.e. il pensiero del popolo) è molto importante: difatti spesso è in questo periodo che molte città si ritirano;
- Terza fase: nei due mesi successivi viene redatto il rapporto. In settembre (solitamente) si riunisce la Sessione del CIO e i CON candidati illustrano una presentazione della durata max di 45 minuti (la cosiddetta “cartolina”). In seguito la Commissione di Valutazione presenta il proprio rapporto, al termine del quale i membri del CIO votano con scrutinio segreto la città prescelta. Naturalmente ai membri dei CON candidati non è permesso di votare. Dal momento dell'elezione il CON vincitore avrà 7 anni per realizzare il progetto contenente nel dossier, rispettando i tempi e il budget.
Detto questo, bastano due conti con carta e penna alla mano per capire che siamo ben oltre il tempo limite per presentare una candidatura (questa deve essere inviata nei primi mesi dell'anno e noi siamo a marzo). Ma per essere ancora più chiari, ve li faccio io: 2026 – 9 = 2017. Per conoscere l'anno della selezione, abbiamo : AO – 7 = AS, dove A= sta per “Anno Olimpico” e AS “Anno della selezione”. Perciò: 2026 – 7 = 2019. Con questi dati alla mano, posso assolutamente affermare che ci possiamo sognare i Giochi per i prossimi otto anni.
Sessioni del CIO
Poniamo il caso che il CIO, per venire incontro al dilagante disinteresse verso la manifestazione sportiva (a causa degli alti costi; questo uno dei motivi per la compravendita del 2024-2028), abbia modificato il regolamento e abbia previsto una deroga per l'invio della domanda, anche con questa eventualità vi è comunque un altro ostacolo che impedisce ogni nostra possibilità. Le Sessioni del CIO sono annuali (durante quello olimpico, sempre qualche giorno prima o durante i Giochi) in città e Paesi diversi scelti mediante, anche qui, un'elezione. Infatti i CON/NOC inviano la propria richiesta e al termine della Sessione, si vota la località successiva; tranne durante l'anno olimpico. La designazione della suddetta località è a doppio taglio: da un lato costituisce un grande privilegio e un considerevole guadagno, sebbene limitato; ma dall'altro si tratta di un sacrificio. Infatti lo Stato in cui si tiene l'Assemblea, NON può presentare alcuna candidatura per i Giochi selezionati. Detta diversamente: nessun Paese con una candidatura pendente per le Olimpiadi può ospitare la Sessione del CIO. Nel 2019 (ricordatevi il calcolo fatto in precedenza), l'Assemblea si terrà a Milano, in settembre. Il capoluogo lombardo è infatti l'unica città a essersi appuntata per il meeting del prossimo anno. Ciò cosa significa? Che l'Italia, e in questo caso Torino, non può presentare alcun dossier.
Perciò riassumendo: il processo di selezione è già in stato avanzato (dal 2017) + in Italia il CIO selezionerà la vincitrice= NIENTE OLIMPIADI/PARALIMPIADI PER IL 2026! Tutto ciò che Grillo & Co. stanno pensando, ipotizzando e discutendo è pura IMMONDIZIA! È falsità, parole buttate al vento! Aprono la bocca solamente per far uscire aria fritta. Senza contare l'ipocrisia, visto che qualche anno fa Beppe inviò un diktat alla Raggi per impedire i Giochi a Roma. E ora se ne esce con Torino?
Spero di aver fatto chiarezza e di essere stato abbastanza esplicativo sui motivi per cui Grillo & Friends e tutto il mondo politico, in questi giorni, stiano sprecando tempo e perché anche i nostri media stiano dando adito a cazzate dette solo per raccogliere (forse) ulteriori consensi.
Grazie per la lettura.
Aggiornamento: Il CONI, incurante delle regole, ha lanciato comunque la candidatura per Miano e Torino unite (dovrebbe essere inclusa anche Cortina nel progetto, il che sarebbe ridicolo, ma comunque...). Questa candidatura AD OGGI (e fino a giugno) è ILLEGITTIMA o ILLEGALE se volete, per i motivi sopracitati. Infatti bisognerà attendere giugno per sapere se la nostra candidatura sia valida. Perchè giugno? Perchè a giugno gli Svizzeri saranno chiamati a votare in un referedum riguardante la candidatura della città di Sion: se gli Svizzeri diranno NO, allora FORSE il CIO potrà spostare la sede della 134° Sessione da Milano a Losanna (suo QG). Ciò darebbe la possibilità all'Italia di rientrare nei Giochi e non infrangere le regole.
Ma deve essere ben chiaro che la candidatura, allo stato attuale, è UNA FARSA! è solo IPOTETICA.