Le Olimpiadi ci regalano sorprese
Happy Valentines Day ❤️□□□❤️ pic.twitter.com/yo1JG1Lp5E
— Tom Daley (@TomDaley1994) 14 febbraio 2018
Naturalmente non sono mancate le polemiche, le critiche, le maledizioni, le accuse d'odio ecc... Ma per quanti hanno provato a colpirlo al cuore e a ferirlo, molti (ma davvero molti) altri suoi fan hanno appoggiato la scelta di Tom e hanno risposto per le rime ai patetici commenti.
NB: Informiamo che, sì ,hanno dovuto richiedere l'aiuto di una madre surrogata per il concepimento e probabilmente, anzi è del tutto certo, non è british: nel Regno Unito infatti non è legale. Con dispiacere di Tom, che non si capacita di come il proprio Paese per certi versi tanto avanzato sia da questo pdv così retrogrado, secondo quanto rivelato in un'intervista. L'identità della madre è ovviamente segreta, ci mancherebbe altro, però forse, e lo ripetiamo FORSE, potrebbe avere 32 anni. Il parto è atteso per quest'anno e dalla foto si potrebbe presupporre che avvenga al più tardi a giugno; ma può darsi che avremmo fiocco azzurro (o rosa) già ad aprile. Che sia uno o l'altro, in ogni caso lo verremmo a sapere di certo! Passiamo a un'altra notizia.
Anche questa è alquanto vecchiotta ormai, però se ne parla ancora visto il peso che ha nel dibattito sociale e politico americano. Stiamo parlando della massiccia attenzione mediatica che ha avvolto il pattinatore Adam Rippon, eletto da molti giornali e media statunitensi quale primo atleta Usa apertamente gay alle Olimpiadi e medaglia di bronzo a PyeongChang. Se non ne abbiamo parlato prima, è perchè non abbiamo dato peso alla cosa: diciamola francamente, non frega molto a nessuno che sia gay o etero o altro. Allora perché tirarlo in ballo adesso? Il motivo è proprio la suddetta attenzione che ci è parsa un tantino “finta”. Difatti non è proprio vero che sia il primo atleta gay a presentarsi per gli Usa ai Giochi Olimpici, dato che anche il suo compatriota Gus Kenworthy (medaglia d'argento a Sochi nello freestyle) è omosessuale. Entrambi gli atleti sono usciti dall'armadio, come dicono gli spagnoli, nell'ottobre del 2015 ma a quanto pare la stampa americana si è concentrata maggiormente su uno dei due. Per quale motivo? È semplice. Rippon si è schierato palesemente contro l'amministrazione Trump e in primis contro il vicepresidente Pence. Ed essendo molti dei maggiori media contrari al parruccato allampanato, è naturale che Rippon sia stato scelto quale simbolo per questa battaglia (così come lo è la ragazza della Florida, Emma Gonzalez, superstite dell'ultima sparatoria in una scuola di qualche settimana fa). Dal giorno delle qualificazioni alla fine delle Olimpiadi, le parole “Rippon” e “gay” sono rimbalzate sul web in numerosi articoli giornalistici. La domanda da porci è: strumentalizzare l'orientamento sessuale di una persona (che per inciso non dovrebbe fregare a nessuno) per “stuzzicare” e/o fronteggiare un leader politico è corretto? A voi l'ardua sentenza; ciononostante è imprescindibile che l'amministrazione Trump stia facendo non poco per osteggiare i diritti LGBT e che molti canali americani abbiano ancora qualche problema con la popolazione rainbow. Una su tutte la NBC.
Mentre altre stazioni sono apertamente conservatrici, come la FOX, la NBC ha dimostrato negli ultimi 20 anni un comportamento ambiguo nei confronti della comunità LGBT: se da un lato la stazione sta trasmettendo una serie tv moooolto amata come Will & Grace (in calce un promo riguardante le Olimpiadi) in cui l'omosessualità è il cardine (e riguardo questo tema, riguardatevi l'episodio 2x14), dall'altro continua ad affrontare l'argomento gayo con le pinze. Meno se ne parla e meglio è! Da questo pdv si potrebbe paragonarla con la RAI degli ultimi tempi.
Didn't realize this moment was being filmed yesterday but I'm so happy that it was. My childhood self would never have dreamed of seeing a gay kiss on TV at the Olympics but for the first time ever a kid watching at home CAN! Love is love is love. pic.twitter.com/8t0zHjgDg8
— Gus Kenworthy (@guskenworthy) 19 febbraio 2018
Gus ha inoltre riferito che “l'unico modo per cambiare davvero le percezioni, per abbattere le barriere, per finirla con l'omofobia, è attraverso la rappresentazione. Ciò è un qualcosa che non avevo da bambino. Non ho mai visto un atleta gay baciare il proprio fidanzato alle Olimpiadi. Penso che se avessi potuto, mi avrebbe reso (tutto) più facile”.
Allora rivediamolo questo bacio incriminato.
Finally we get to see proper representation: @guskenworthy and @MattWilkas kissing on prime time Olympic coverage with acknowledgement they are boyfriends. pic.twitter.com/utNKsxUVou
— David Campbell (@campbellde) 18 febbraio 2018
Ecco questo era il gossip olimpico di queste due settimane di Giochi.
Rimanete sintonizzati per altre notizie semi fresche.
Ciao!
Grab your martini and lace up! #WillAndGrace is back with brand new episodes after the Olympics on Thursday, March 1 at 9/8c on @NBC. pic.twitter.com/7nD3N5pVaY
— Will & Grace (@WillAndGrace) 13 febbraio 2018