In questa seconda parte mi concentrerò invece solamente sulle venues olimpiche.
Prima di cominciare potete osservare di seguito la mappa da me realizzata sulle sedi scelte dal Comitato. Se voleste qualcosa di più interattivo, potete vedere quella del sito ufficiale → QUI.
Facciamo un rapido confronto con Tokyo 2020. Perchè proprio Tokyo? Perchè tornando indietro alle edizioni del nuovo millennio, solo Atene Londra e Tokyo hanno ospitato più volte i Giochi; ciononostante sia a Londra che ad Atene si è dovuto ricostruire tutto ex novo, vista la mancanza di impianti. Perciò Tokyo rimane l'unica ad avere ancora le sedi della sua prima Olimpiade. Ed è decisa a utilizzarle!
Il Comitato organizzatore ha infatti suddiviso le aree sportive in due parti: l'Heritage Zone e la Tokyo Bay Zone; nel punto di intersezione (su un isoletta) ci sarà il villaggio olimpico. L'Heritage Zone si prefigge di riutilizzare parte delle strutture tuttora esistenti delle Olimpiadi del 1964; perché dico parte? Perchè otto delle 28 sedi sportive di allora (escludendo gli stadi di calcio esterni) furono temporanee e una volta terminati i Giochi vennero smantellate. Perciò nel 2020 saranno solo sei le venues riutilizzate, a cui si aggiunge lo stadio olimpico che sostituirà quello precedente (su cui potrei fare tutta una campagna denigratoria, che vi risparmio. Se guardate il video-progetto della Aziz e quello che invece sarà costruito, capirete il perchè). Un po' pochine non trovate? 6 su 16 totali (sempre esclusi gli stadi), ma comunque anche sei è un bel numero. E a Roma invece, quante ne riutilizzeremo? Su 20 (togliendo sempre gli stadi esterni) ne rimangono 8 (vedi tab.1). 8 a 6 quindi; vittoria per noi. Ok lo ammetto, sul riutilizzo di alcune vecchie strutture il C.O. ha passato il test e nella tabella sottostante potrete vedere un confronto tra Roma 60 e il progetto per Roma 24.
NB: escludo le 7 sedi già menzionate, dato che già nella tabella 1 è possibile visualizzare gli sport in esse ospitati. Nella seguente tabella potete leggere le altre ipotetiche sedi sportive (riportate nella mappa sovrastante), mentre in calce troverete la mappa con le venues dei Giochi di Roma 1960 e il relativo elenco.
Pur avendo un complesso natatorio alquanto soddisfacente (magari da ritoccare un po') con una piscina olimpionica al chiuso, una all'aperta (l'unica ad essere utilizzata) munita anche di vasca per i tuffi, il C.O. (e il governo) ha pensato di riqualificare i due vicini stadi da tennis per renderli le sedi delle gare di pallanuoto e di tuffi: lo stadio Pietrangeli e il Centro del tennis, dove si tengono annualmente gli Internazionali d'Italia. Io già mi immagino la motivazione dei responsabili: “eh ma ci sono già le gradinate, basterà fare solo la vasca e l'impianto idraulico. In questo modo si risparmia soldi”; una motivazione alquanto patetica perché se togli il campo originario al tennis, questo dove si giocherà? In uno stadio costruito appositamente (e spero momentaneo) a Tor Vergata: distanza dal Foro... 17km e 13 dal centro (Colosseo).
Lo stadio Pietrangeli invece verrà trasformato in una vasca per i tuffi. Al di là del fatto, come ho già detto, che una vasca con il trampolino 3m e la piattaforma già esiste ed è funzionante, ma come la mettiamo con le statue che sono intorno al campo? Le spostiamo o le copriamo per non ledere alla “sensibilità” degli atleti? No perché da qualche parte le tribune le devi mettere; e se ci son le statue...
Stesso discorso di può fare con la pallanuoto. Certo ammetto che magari la piscina al coperto possa essere un problema a livello di sedute, però esiste sempre la Piscina delle Rose all'Eur, già sede della pallanuoto nella XVII Olimpiade.
Quali saranno i grandi assenti: stadio dei Marmi e piscina al coperto.
Spostandoci un po' a est troviamo il 2° cluster.
2) Standalone Venues.
Inizialmente avevo accantonato il golf, perché pur essendo molto distante dal centro (ovvio non è possibile farlo in città), la scelta sembrava comunque ottimale visto che si tratta di un club privato (non si spende soldi); e non essendo sport olimpico nel 1960, avevo pensato giustamente che non ci fosse nessuna location da riutilizzare E invece mi sbagliavo, perché una c'è: il Circolo del Golf Club di Acquasanta che alle XVII Olimpiadi ospitavano il pentatlon. Quindi direi che è proprio recuperabile, senza contare che è anche più vicino dell'altro golf club.
Nulla da dichiarare sulla scelta del campo sportivo di Tor di Quinto come sede per le specialità di tiro; il posto mi pare alquanto adatto...speriamo solo che non venga sorvolato da volatili 😁
Ho qualche rimostranza invece per l'opzione “Villa Ada” quale venue per le gare di montain bike. Per creare la pista di montain bike bisogna realizzare sentieri in terra battuta, dislivelli con rocce, curve e tornanti con pietroni, in pratica un terreno ostile che simuli un percorso boschivo. Pertanto ricreare una simile condizione all'interno del parco di villa Ada equivarrebbe a rovinarlo e a mandare a putt*** il lavoro di manutenzione dei giardinieri; che non è poco! Anche in questo caso le alternative ci sarebbero e ben più congeniali: il parco regionale di Pineto, la tenuta di Tormarancia, il parco di villa Doria Pamphjli oppure la tenuta di castel Porziano.
3) Centro città
Ok lo ammetto: il Circo Massimo come sede per il beachvolley è un'idea intrigante; lo spazio c'è, è nel cuore della città, se poi le tribune venissero realizzate a semicerchio si avrebbe anche una bella vista sul Colosseo o su San Pietro (e diciamolo, ammirarli di notte queste due opere, è uno spettacolo). Quindi sì, il Circo Massimo ci piace!
Ma a dire il vero ci piacciono anche le altre location della zona: i Fori imperiali per il ciclismo e il tiro con l'arco (i preliminari nelle Terme di Caracalla) e poi il classico arrivo della marcia e della maratona sotto l'arco di Costantino come già a Roma60. Diciamo che non si discutono perche sono un must! Semmai potrò criticare il percorso ciclistico e delle gare di atletica, che sicuramente non saranno altrettanto congeniali.
4) Eur
Anche le sedi dell'Eur sono a mio parere ottime; il lago darà il via al triatlon, il Palalottomatica ospiterà i preliminari di pallavolo e la ginnastica, e lo stadio delle Tre Fontane l'hockey su prato. Ecco magari sul Palaeur e sulla decisione di far disputare solo i preliminari di volley non sono del tutto d'accordo: i posti a sedere ci sono e assieme al PalaTiziano si potrebbe benissimo realizzarvi tutto il torneo, senza spendere altri soldi per creare un nuovo palazzetto. Ma ehm.. a quel punto ginnastica dove si svolgerebbe? Bella domanda, e non essendo di Roma non ho purtroppo la risposta; ma di certo un edificio che può essere adibito momentaneamente a palestra ci sarà!
Lo stadio Tre Fontane invece sarà interessante capire come realizzeranno il campo da gioco, perché sebbene si chiama hockey su prato, ormai si gioca sempre su cemento o legno. Spero solo non nel primo...ma vedremo...
5) Fiera di Roma
Oh eccoci! Credevate che mi fossi redento eh? Invece no! Le critiche arrivano proprio per questo cluster e per il prossimo.
Parliamo della sensazionale idea del C.O. di utilizzare la fiera di Roma per ben 8 sport. Ok, io non sono mai stato in questo posto, ma la fiera è più o meno uguale in tutte le città, no? Tanti magazzini e grandi che periodicamente vengono impiegati come spazi espositivi. Almeno questo è quello che so da mie esperienze personali. Perciò i punti di forza ce li ha: spazio c'è, ampiezza pure. Cosa non va? La logistica (è fuori dal mondo) e la troppa concentrazione degli sport.
Anche qui le alternative ci sono: il Palazzo delle Esposizioni, il Centro Congressi “Nuvola di Fuskas” e il Palazzo dei Congressi all'Eur, tutti edifici riadattabili per ospitare scherma, judo, tennistavolo, pugilato ecc.. e sopratutto centrali rispetto alla Fiera.
Passiamo adesso a parlare delle venues per la canoa e il canottaggio. Il C.O. vorrebbe realizzare un'apposita area vicino all'aeroporto di Fiumicino, nel nulla più assoluto. Ma è davvero necessario? Le specialità di canoa sono 2: la sprint e lo slalom. Per quest'ultimo è necessario realizzare, se non esistente (e quasi mai lo è), un tracciato ad hoc che può essere fatto ovunque. Quindi può essere realizzato nel parco regionale del Pineto (si sempre là xD) o nella riserva dell'Aniene ecc, cioè all'interno del GRA e non fuori in un posto irraggiungibile. Ricordatevi sempre il problema traporti!
Invece per la canoa sprint e il canottaggio, i “1500m acquatici” tanto per capirci, la location più adatta esiste da migliaia di anni ed è lunga 405km: sto parlando del Tevere. Infatti lungo il fiume, nel cuore della città, ci sono già diversi moli da cui poter partire per vogare e godersi così la Città Eterna da un altro punto di vista. Perchè allora complicarsi la vita? Inoltre la soluzione Tevere come venues olimpica oltre ad essere economica sarebbe anche ottimale per la temporaneità dell'evento. Se proprio poi non fosse fattibile, ci sarebbe il lago di Bracciano o il lago Albano che sarebbero perfetti... d'altronde nel 1960 fu proprio quest'ultimo la sede del canottaggio.
6) Tor Vergata
In questo quartiere sostanzialmente verrà creato tutto dal nulla, perché non c'è niente nei paraggi. È questo il vero fulcro del dispendio economico. Ma andiamo con ordine.
- Il velodromo deve essere costruito per forza da zero, perché quello vecchio dei XVII Giochi fu abbattuto nel 2008. Su questo siamo tutti d'accordo; serve, quindi bisogna realizzarlo.
- Un palazzetto che ospiti la ginnastica ritmica e il trampolino potrebbe servire SE altri edifici già esistenti non fossero reimpiegati temporaneamente per i Giochi.
- Il Tennis Center. Ecco questo è davvero indispensabile? Pensateci bene. Alla luce di quanto vi ho detto nel primo punto (“Foro Italico”), costruire un altro campo da tennis è utile per le Olimpiadi? Direi di no, visto che di campi per questo sport Roma ne è piena e possiede uno stadio tennistico conosciuto a livello internazionale. Si tratta solo di accantonare le idee stupide. Si può benissimo affermare che questo è uno spreco di soldi.
- Ho tenuto per ultime le Vele di Calatrava, che ripeto ancora una volta (vedi I parte) sono già in fase di costruzione. Ne ho già ampiamente parlato quando ho provato a demolire il 3° pilastro del progetto e voglio qui confermare il mio pensiero: se il C.O. e il governo avessero voluto risparmiare soldi, perché chiamare uno come Calatrava che è noto per essere alquanto esigente finanziariamente parlando? Ammetto che considero i suoi edifici delle opere d'arte, però è caro. È uno che costa assai e nella situazione in cui ci troviamo, affrontare una spesa come quella, per me è stata un enorme sbaglio. Questo dal lato economico-finanziario. Da quello strutturale e finale, beh si possono fare due ragionamenti: il primo è che agli studenti può far comodo un campo da basket (si ma non era necessario un'opera faraonica); il secondo è che vista l'ampiezza si spera che venga utilizzato come sede per i campionati italiani ed europei, e non sia lasciato a marcire come è successo con Atene 2004.
Se Roma venisse scelta con questo progetto (e spero vivamente che venga modificato nelle parti da me elencate) sarebbe la seconda città a possedere due Stadi Olimpici (dopo Atene; lo stadio di Parigi 1900 è solo un campo di atletica). Infatti le cerimonie di apertura e di chiusura si terrebbero allo Stadio Flaminio e non allo stadio Olimpico.
La seconda considerazione riguarda la vela. Secondo quanto stabilito nel progetto, una location alternativa per le competizioni veliste sarebbe Cagliari...
Sorvolando sul fatto che nel progetto non è specificato quale sarebbe la prima opzione, direi che il litorale laziale sia ben fornito di porti per le regate: Ostia, Anzio, Civitavecchia ecc.. Quindi, perchè Cagliari? Allora perché non farle direttamente a Trieste, visto che c'è già la Barcolana. Senza nulla togliere ai cagliaritani per carità eh, ma quest'idea la trovo veramente stupida! Visto che comunque la città prescelta non è nemmeno attigua alla sede dei Giochi. Potrei capire il golfo di Napoli, ma Cagliari? Boh...in ogni caso ci manca ancora la prima opzione, che non si sa bene quale sia.
Ecco io ho finito. Vi ho spiegato perché, secondo me, la scelta di queste sedi sono sbagliate e perché dovrebbe essere quanto meno risistemato. Come avete letto ho avuto particolare riguardo per l'aspetto economico, volendo rispondere a chi sostiene che il prospetto sia stato pensato per ridurre i costi.
Ovviamente le alternative da me proposte devono essere analizzate e vagliate; io le ho solo elencate, senza effettivamente preoccuparmi se fossero fattibili e senza considerare tutta una serie di incognite (per esempio l'ampiezza e la capacità degli spazi).
Cedo a voi adesso la parola e se vi fa piacere potete dirmi come la pensate, sempre con il rispetto 🙂
Per adesso vi saluto con una domanda: se tenessimo le cerimonie di apertura e chiusura al Colosseo, sareste favorevoli? Antichità e modernità che si incontrano e il braciere che illumina le tribune.
Ciao a tutti