Paralimpiadi di pechino 2022: il riassunto della cerimonia di chiusura
55 minuti di... noia
Come siamo ormai già stati abituati, anche oggi le due principali autorità hanno fatto il proprio ingresso prima dell'inizio effettivo della Cerimonia. Hanno così potuto vedere formarsi al centro dello Stadio Nazionale Paralimpico un grande disco in vinile (grazie alla pc grafica), sui cui solchi sono stati disegnati i sei sport di questa edizione da una enorme graffetta (questa sì reale), sotto “l'occhio” vigile del fioccone di neve.
NON ENTRANO GLI ATLETI
Quando anche l'ultima nota della Marcia dei volontari si è dispersa nello stadio, è ricomparso il vinile che ha però subito lasciato il posto al Mondo. Sulle note dell'Inno Alla Gioia di Beethoven sono entrati prima i volontari con la mascotte (quattro di loro) e poi i portabandiera affiancati dalle ragazze con i cartelli a forma di fiocco. Per l'Italia è stato scelto Renè De Silvestro che proprio questa mattina ci ha regalato l'ultima medaglia, uno splendido bronzo. Questa la motivazione di Luca Pancalli, Presidente del Comitato Italiano Paralimpico nel suo tweet.
Bisogna dire che gli atleti NON hanno fatto il loro consueto ingresso, difatti erano già presenti sugli spalti. Ciò spiega il motivo della drastica riduzione della Cerimonia.
Quando le bandiere poi sono uscite di scena, al centro è apparso il logo paralimpico, i 3 Agitos, e sono stati introdotti i due nuovi membri della commissione atleti: la Norvegese Birgit Skarstein e il Canadese Joshua Peter Dueck. I due sportivi hanno successivamente premiato sei volontari con un ciondolo a forma di mascotte e i classici fiori, mentre è stato mandato in onda un video con alcune scene riguardanti gli stessi e una canzone a loro dedicata.
BYE BYE PECHINO, CIAO MC!
Il vinile grafico è stato riutilizzato per creare una sequenza coreografica: mentre un coro di persone ipo/non vedenti e con altre disabilità cantava, un gruppo di artisti si è esibito in uno slow-motion interessante. Peccato però che la scelta dei colori delle loro tute, l'inquadratura e le immagini sul palco abbiano peggiorato questo insieme che, con un pochino di accortezza in più, sarebbe stato invece sicuramente un bel risultato.
Tale coreografia ha anticipato il secondo momento istituzionale, ossia l'ammainabandiera del Vessillo Paralimpico con l'esecuzione dell'Inno da parte di una bella violoncellista, seguiti a ruota dal passaggio di consegne. E qui c'era una novità: il sindaco di Milano Giuseppe Sala non era presente; a ricevere la bandiera dalle mani di Andrew Parsons, al suo posto, è stata il vicesindaco Anna Scavuzzo assieme al sindaco di Cortina d'Ampezzo Giampietro Ghedina. Mentre il Tricolore veniva issato affianco del corrispettivo cinese, Il Canto degli Italiani ha innondato lo stadio. A cantarlo in maniera impeccabile è stata Arisa, mentre al centro del palco è comparso il logo dell'edizione italiana. Ma guarda te che caso! Alla Chiusura delle Olimpiadi c'era Malika Ayake e oggi Arisa, proprio le due artiste scelte per interpretare i due possibili brani ufficiali per i Giochi di Milano-Cortina. Che coincidenza vero?!
Anche in questo caso la cartolina di presentazione è stato un disastro colossale; anzi, è stata persino peggiore di quella olimpica. Perchè? Perchè era un semplice video con delle immagini di atleti paralimpici alla presenza di alcuni nostri sportivi (Chiara Mazzel, Fabrizio Casal, Martina Vozza, Jacopo Luchini etc..) e un discorso in inglese sottotitolato in cinese.
Ha inoltre ringraziato l'OBS e le emittenti nazionali per aver diffuso e amplificato le Paralimpiadi, dando la possibilità alle persone con disabilità di vedere che anche per loro è possibile praticare discipline sportive. Un video con persone disabili (ovviamente cinesi) è stato poi mandato in onda.
ADDIO FIAMMA.
Tornati nello stadio il grande vinile ha lasciato lo spazio a un grande orologio, che si andava via via disegnando. Lo scorrere del tempo era scandito da un gruppo di percussionisti, mentre i secondi erano resi “fisicamente” dai volontari che si accasciavano al suolo. Tutto un gioco di grafica ha poi fatto il resto. Tolta questa, casca il palco, dato che non sarebbe rimasto nulla. Al centro dell'orologio venivano mandate in onda alcune immagini dei Giochi tra cui, l'ultima, quella del tedoforo nella Cerimonia di Apertura.
Una violinista non vedente si è quindi esibita nella canzone di questa edizione e allo scadere dei 60s, anche la fiamma si è estinta allo stesso identico modo di ventun giorni fa; nessuna differenza. E mentre il fioccone risaliva e i fuochi d'artificio illuminavano il cielo di Pechino, al centro sono comparsi i ballerini che si sono esibiti nuovamente nel valzer, attorniati dagli altri volontari.
The END! Tutto qua.
Grazie per aver letto. Ci si vede tra 2 anni a Parigi, con la speranza di due Cerimonie più epiche e meno computerizzate.