Diamo il benvenuto a futuro e tradizione
Pochi giorni fa sono state presentate le due mascotte ufficiali delle prossime Olimpiadi estive di Tokyo2020.
Le due mascotte sono state scelte mediante un concorso indetto in varie scuole elementari del Giappone e oltremare1, i cui alunni hanno avuto la possibilità di scegliere tra tre coppie di disegni. Queste qui.
Le altre due coppie rimanenti, invece, sono state ideate prendendo spunto dalla mitologia e dalla cultura giapponese: nella B (61˙423 voti) la figura bianca e rossa è un incrocio tra un lucky cat, i tipici gatti della fortuna, e una volpe di Inari (chiamate anche kitsune), mentre il personaggio paralimpico è simile a un cane guardiano, spesso presenti nei templi shintoisti; anche nella C (35˙291 voti) abbiamo una volpe per le Olimpiadi e un tanuki (un cane procione, sovente raffigurato nelle stampe nipponiche con dei genitali ingigantiti) per le Paralimpiadi. Le volpi (così come il tanuki) in Giappone sono molto importanti e onnipresenti sia nel folclore sia nelle nelle fiabe tradizionali: essere rappresentano la saggezza, la scaltrezza, ma anche l'amore duraturo di una donna e in alcuni casi la fortuna.
I tre design sono stati scelti mediante un processo di selezione suddiviso in due fasi: in un primo momento sono state scelte le tre coppie finaliste tra 2˙042 disegni inviati al Comitato e provenienti da tutto il territorio nazionale; poi successivamente i bambini hanno potuto eleggere la propria mascotte preferita tra l'11 dicembre e il 22 febbraio scorso. La votazione è avvenuta per classi, perciò ogni classe ha potuto esprimere un solo voto a favore di una delle tre candidate. Ciò ci fa pensare che lo scrutinio sia presumibilmente avvenuto per maggioranza (il disegno con il maggior numero di voti è stato designato quale preferenza dell'intera aula). A partecipare alla selezione sono state 16˙769 scuole elementari (ricordiamo che in Giappone le elementari vanno dai 6 ai 12 anni), anche internazionali e scuole giapponesi all'estero, per un totale di 205˙755 classi. Poche insomma.
La cerimonia di presentazione si è tenuta presso la scuola Hoyonomori Gakuen, un istituto del quartiere Shinagawa della capitale, davanti a 561 studenti che si sono dichiarati entusiasti per il concorso e per la premiazione. Alcuni di essi, come Yoshinari Jitsukawa (12 anni) studente della suddetta scuola, hanno riferito ai giornalisti presenti di sperare “che queste mascotte diano energia agli atleti che parteciperanno ai Giochi” e che grazie al concorso, si son sentiti parte delle Olimpiadi. Altri come la coetanea Miya Kawa, hanno espresso il proprio augurio affinché le mascotte di Tokyo abbiano la stessa popolarità di Soohorang e Bandabi, la tigre bianca e l'orso bruno dei Giochi di PyeongChang. Così i giapponesi hanno dimostrato al mondo che basta poco per far coinvolgere la popolazione nello spirito olimpico.
Il comitato di selezione, condividendo le sensazioni e apprezzando le opinioni degli studenti, hanno dichiarato ai media di essere contenti per le due mascotte in quanto rappresentanti perfettamente il connubio tra futuro e tradizione. Ryohei Miyata, il presidente del comitato, ha inoltre evidenziato come tale concetto sia alla base delle politiche dei Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo2020. La sua vice, Yoshiko Ikoma, ha poi aggiunto che le mascotte “descrivano perfettamente il Giappone di ogg”, ribadendo l'armonia tra “la tradizione, il futuro, la bellezza e la raffinatezza” in esse presenti. Difatti, come menzionato all'inizio, sono stati paragonati da molti a dei supereroi indossanti abiti dalla trama tradizionale: il motivo a scacchi blu (ripreso anche dal logo olimpico) e i fiori di ciliegio, i sakura, simbolo stesso del Giappone nel mondo.
E il vincitore? L'illustratore Taniguchi di certo sarà il primissimo a essere felice per questa vittoria, poiché sarà premiato con 1 milione di yen (ca 7˙700 euro) e con due biglietti (uno per evento) per le Cerimonie di Apertura delle Olimpiadi e delle Paralimpiadi. Ripetiamo: UN MILIONE DI YEN! E pensare che il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 sta affrontando non pochi problemi pecuniari, dato che il premier Abe ha dovuto indire una lotteria nazionale per reperire i fondi con cui pagare le nuove infrastrutture, primo fra tutti il futuro Stadio Olimpico.
Il nome delle mascotte non è ancora stato scelto e verrà annunciato solamente in estate, in base a una serie di feedback tra creatori professionisti.
Ebbene, dopo questa disquisizione vogliamo sapere la vostra: vi piacciono? Siete contenti della scelta finale?
A essere sinceri, a noi non è piaciuta molto l'idea delle coppie fisse, impedendo ai bambini di avere la possibilità di creare degli accoppiamenti tra le figure esposte, però capiamo che il motivo sia logico e di carattere organizzativo: se ogni bambino avesse proposto il proprio abbinamento, il Comitato Organizzatore sarebbe stato invaso da migliaia di progetti, il che avrebbe reso più difficile l'elezione finale.
Noi avremmo preferito questa coppia (se gli abbinamenti fossero stati "aperti")
Vi salutiamo lasciandovi con il video della presentazione delle mascotte. Non ci resta che aspettare l'estate per scoprire come si chiameranno le due mascotte che andranno ad affiancare i già noti ambasciatori olimpici (in calce una foto).
Ciao!
PS: facciamo un minuto di silenzio per la fantasia (inesistente) di varie testate giornalistiche nella scelta dei titoli riguardanti il suddetto argomento, come Il Post che ha definito “molto giapponesi” le due mascotte (viva l'ovvietà) o Askanews che nel suo articolo a esordito con “Il paese di Hello Kitty e dei Pokemon ha una mascotte per tutto”. Peccato solo che le mascotte siano presenti alle Olimpiadi e alle Paralimpiadi da annorum.
Note:
1 Il riferimento che si vuole attribuire a questo termine non è del tutto chiaro (nell'articolo originale inglese la voce è overseas), non essendo specificato se fosse riferito al continente asiatico (Cina e Corea in pirmis) o anche agli Stati Uniti e al Canada. Perciò abbiamo optato per tradurlo con "oltremare" come equivalente di "all'estero".