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Un evento in sordina
Ebbene sì! A quanto pare dal 21 al 28 Gennaio 2023 il Friuli Venezia Giulia ospiterà il prossimo Festival Olimpico della Gioventù Europea, altrimenti noto come EYOF: in breve gli europei giovanili. Chi lo avrebbe mai detto!
L'EYOF è l'unico evento polisportivo (per il momento) riconosciuto dal CIO ad avere la doppia edizione nello stesso anno. Fino al 1992 anche le Olimpiadi erano appaiate, poi da quel momento si decise di sfasarle di due (nel 1994 si tennero i Giochi Invernali di Lillehammer in Norvegia). Probabilmente proprio sull'onda dei Giochi di Albertville, nel 1993 i COE decisero di organizzare anche le prime Giornate Olimpiche della Gioventù Europea (questo il nome fino al 1999) invernali. La località scelta fu Aosta e da quell'anno il Festival invernale e quello estivo, la cui prima edizione si tenne nel 1991, continuarono a braccetto con cadenza biennale. Ecco perché le due hanno numerali diversi.
Non è la prima volta che il Friuli organizza l'EYOF; difatti nel 2005 Lignano Sabbiadoro, rinomata località balneare, ospitò il Festival estivo.
Ma veniamo a noi. Guardando il sito ufficiale della manifestazione, la prima cosa ad avermi colpito è stato il logo (a destra); per quale motivo? Perchè è alquanto familiare.
LE SEDI DI GARA
Entriamo ora nel vivo della manifestazione e vediamo le sedi di gara. Alert spoiler: anche qui ci sarà polemica.
TRIESTE/Triest
Il capoluogo regionale ospiterà solo la CERIMONIA DI APERTURA nella splendida Piazza Unità D'Italia. L'antico porto franco del Sacro Romano Impero Germanico e poi dell'Impero Austriaco e Austro-Ungarico è da sempre un centro del viavai linguistico mitteleuropeo, perciò più che idoneo a dare il benvenuto alla gioventù europea. Se poi volessimo fare i maligni, potremmo dire che la scelta di Trieste quale luogo per la CdA è da riscontrarsi prettamente in questioni politiche (i.e. è il capoluogo, come già detto).
Piancavallo è una frazione del Comune di Aviano, noto centro oncologico tra i più importanti in Italia, ma è anche il nome dell'altopiano sovrastante. Deve il suo nome al Monte Cavallo (2.251m) alle cui pendici esso sorge. In Friuli questa piccola frazione è una rinomata stazione sciistica, grazie alle numerose piste presenti e alle attività che vi si possono fare, nonché è stata finale di tappa di alcune edizioni del Giro d'Italia. Non sorprende quindi se è stata scelta quale sede di gara per lo SNOWBOARD maschile e femminile.
Questa località, un po' sconosciuta persino per i conterranei, è invece una preminente realtà sportiva grazie al suo Palaghiaccio che è Centro Federale Italiano del... curling. E questo sport era di casa qui prima ancora di Torino 2006. Quindi a Claut si svolgeranno le competizioni di CURLING. P.S: a seguito dello storico oro olimpico nel doppio misto di Stefania Constanini e Amos Mosaner, c'è stata una valanga di richieste al palazzetto... C'è speranza!
Spostandoci un pelino più a est, troviamo Forni di Sopra, tappa obbligata sulla strada per Cortina d'Ampezzo e ancor prima per Pieve di Cadore (patria di grandi atleti). E naturalmente se c'è un “Di Sopra” c'è pure un “Di Sotto”. I due paesi, di un migliaio di anime, durante l'estate e molto più d'inverno si rianimano di turisti ed escursionisti, che qui giungono per sciare e per le passeggiate d'altura. Il prossimo anno Forni di Sopra ospiterà infatti lo SCI ALPINISMO o ski mountaineering, da non confondersi con lo sci alpino. Cos'è? E' una disciplina che incarna tanto lo sci tradizionale che l'alpinismo (per questo il nome) e può essere riassunta come “escursionismo fuoripista” o scalata fuoripista; in pratica prevede la risalita di pendii montani indossando gli sci. Questa disciplina è entrata nel panorama olimpico con i Giochi Olimpici giovanili di Losanna, due anni fa.
Dirigendoci a nord, arriviamo a Sappada. Se Tarvisio è la porta orientale, Sappada è quella occidentale. Città natale di Pietro Piller Cottrer e di altri atleti italiani, tutti i Friulani e i Triestini (anche di provincia) la conoscono per avere le piste migliori in regione, forse seconde solo a Tarvisio. Ma le due non fanno di certo a gara, perché gli appassionati non mancano. Qui si può trovare di tutto: dallo sci, al fondo, allo snowboard e ci sono anche varie scuole sciistiche per i bambini e per gli adulti. E quando terminate il corso, vi portano sulla pista nera che si getta (quasi) a strapiombo nel Piave, che ivi scorre a fondo valle. Lo SCI DI FONDO andrà in scena in questo magnifico scenario.
Per arrivare a Sappada bisogna passare per forza da Forni Avoltri, il quale possiede il Centro Federale “Carnia Arena” di BIATHLON. Grazie alla sua ottima posizione e al suggestivo clima, che permette il mantenimento della neve, questo stadio è spesso utilizzato dalle Nazionali di Italia, Norvegia e Francia per i loro ritiri in vista di eventi internazionali. Inoltre offre anche un'esperienza alquanto unica d'estate, poiché grazie ai vari sentieri, si possono raggiungere diverse malghe in altura ma sopratutto visitare le trincee e i luoghi della Grande Guerra.
Se il piccolo paese non è tanto conosciuto fuori dalla Regione (e in certi casi manco nella stessa), di certo tutti avranno sentito parlare dello Zoncolan almeno una volta. Qui infatti, quasi ormai ogni anno, si disputa il “gran premio della montagna” del Giro d'Italia. E proprio da Ravascletto parte una delle funivie che raggiungono le piste in quota. Il “Kaiser” ospiterà le gare di FREESTYLE e SKI CROSS.
Il nostro tour si dirige ora a est, verso l'Austria, fermandosi a Pontebba. Con l'annessione del Veneto nel 1866 questa ridente cittadina si trovò divisa in due tra Italia e Impero, in quanto il confine scorreva lungo il torrente Pontebbana. Memoria di tale demarcazione è il grande pilastro di pietra (intorno al metro) che si può trovare ai margini della strada principale, recante da un lato (in tedesco) la distanza che separa il paese da Klangenfurt (all'epoca capitale del Ducato carinziano) e dall'altro la scritta in italiano. Già sede dei giochi della XXI Universiade Invernale, Pontebba ospiterà le gare di PATTINAGGIO ARTISTICO e SHORT TRACK.
Sarebbe riduttivo parlare di questa cittadina, porta orientale del Friuli e ultima uscita dell'A23. E' stata, negli anni, località sciistica tra le più rinomate nel nord-est e recentemente ha anche ospitato i Mondiali di Sci Paralimpico. Il Lussari è la perla delle sue montagne e il santuario della Madonna durante l'inverno sembra uscito da una cartolina. Inoltre questo luogo di culto si è trasformato nel tempo da centro di pellegrinaggio (ancora oggi lo è, seppur in forma ristretta) a zona turistica, il quale attrae una valanga di gente che qui si reca per affrontare le sue piste. Tarvisio però non è soltanto sci; è anche tradizione e folclore. Quivi si recano molti turisti il 5 Dicembre, giorno di San Nicolò, ad assistere alla sfilata e fiaccolata con i terribili Krampus, i demoni che nella leggenda insidiarono (ma furono sconfitti) il vescovo. Queste tradizionali maschere, che scendono dai molti alla luce delle fiaccole, fanno parte del folklore alpino e sono infatti conosciuti anche nel Trentino Alto Adige e nel versante austriaco. Vista la loro associazione con il santo che elargisce doni, spesso sono usati come monito verso i bambini capricciosi. A Tarvisio andranno in scena la gare regina, quelle dello SCI ALPINO e il FONDO della COMBINATA NORDICA. Nei pressi ci sarebbe anche un trampolino per il salto, usufruibile e funzionante ma... ne riparleremo più avanti.
Planica sarà infatti la venue del SALTO CON GLI SCI e del SALTO della COMBINATA NORDICA. Questo primo sconfinamento è da ritenersi probabile, viste le recenti ristrutturazioni dei trampolini (2012) presenti in questa località che è prettamente sportiva. Ce ne sono ben sei e proprio per la loro efficienza ospiteranno anche i Campionati del Mondo di Salto con gli Sci il prossimo anno.
Se, però, Planica si trova a un tiro di scoppio dal confine e da Tarvisio (14km circa, il che la favorisce anche gli spostamenti degli atleti di combinata nordica), non si può dire lo stesso di Spittal che è ben più distante. Per capirci Udine e Trieste sono più vicine, seppur di poco. Nella città carinziana, le giovani europee si sfideranno nel torneo di HOCKEY FEMMINILE presso il Palaghiaccio locale, il quale è sede della squadra di casa di hockey: gli Hornets Spittal.
Infine scendendo dai monti giungiamo a Udine. Nel capoluogo friulano (non del FVG), città con un passato storico complicato (per un periodo fu anche capitale putativa della ducale Patria del Friuli) in cui è possibile ammirare alcuni affreschi del Tiepolo, si terranno le gare di HOCKEY MASCHILE nel Padiglione 6 della Fiera e anche le FINALI dell'HOCKEY FEMMINILE. Inoltre la città sarà anche lo scenario della CERIMONIA DI CHIUSURA.
Queste sono dunque le località in cui si terranno le dodici discipline sportive dell'EYOF Invernale 2023. Veniamo ora alla polemica citata in apertura.
Come hai letto, apparentemente la decisione di inserire le due sedi estere è stata dettata dalla presenza di impianti già in uso ed efficienti. Eppure se analizzassimo tutte le variabili del caso (non ultime le precedenti edizioni), verrebbe da storcere il naso. Perchè?
Innanzitutto investire nello sport e sul territorio in Italia pare sia una cosa inaccettabile. Secondo i nostri politici è meglio pagare impianti all'estero piuttosto che spendere soldi per allenare una nuova schiera di atleti. Sono svariati anni (già a Torino 2006 se ne parlava, ma è un tema vecchio) che i nostri campioni nazionali, a ogni occasione possibile (Olimpiadi in primis), denunciano la mancanza di impianti e la seria necessità di averne per potersi allenare. Senza contare che più impianti, significa anche più diffusione e conoscenza degli sport invernali. Tanto per fare un esempio: la FISI, la Federazione Italiana Sport Invernali, DEVE PAGARE l'impianto di Igls (32km ca. dal confine) per permettere alla squadra di slittino di allenarsi. E gli atleti son tutti dell'Alto Adige! Non ti sembra assurdo?
Su queste note si può analizzare il caso Planica. Difatti, per quanto sia vero che gli Sloveni abbiano già tutto pronto, anche Tarvisio possiede il suo trampolino. Non è usato spessissimo a livello internazionale, è già stato ristrutturato eppure non è in stato di degrado. Allora perché preferire quelli sloveni? La risposta risiede nel fatto che Tarvisio possiede un solo trampolino con lunghezza normale (NH), il quale però ha un'altezza maggiore di quello di Planica. Perciò, piuttosto che costruirne un altro vicino, hanno preferito coinvolgere (= pagare) il moderno centro sloveno. Ma quanti soldi abbiamo dovuto dare per usufruire di quegli impianti? Di certo meno che costruirne uno nuovo, ma bisogna considerare che la Regione per questo Festival non ne spende molti. Difatti la maggior parte delle infrastrutture per le gare sono già presenti; gli unici lavori riguarderanno la costruzione del campo da hockey nella Fiera di Udine e l'ampliamento del poligono del biathlon (da 30 a 40 bersagli). In quest'ottica, dunque, la spesa per la costruzione di un nuovo trampolino era fattibile (piuttosto che buttarli in progetti inutili, come la Funivia di Trieste) e, tra l'altro, avrebbe anche soppeso al problema impianti; seppur in minima parte.
Venendo al caso Spittal, qui la questione è differente. Tenendo conto del Padiglione 6, la domanda sorge spontanea: dato che se ne sta già progettando uno di campo da hockey, non era più fattibile costruirne direttamente un'altro in un settore vicino? No?! Ok, diciamo pure che sarebbe costato troppo, allora si poteva pensare di organizzare meglio le gare. Questo è inconfutabile. Perchè? Piancavallo, oltre a offrire numerose piste come si è detto, possiede anche un palaghiaccio, il Palapredieri, di recente costruzione con un'ottima pista per l'hockey e il pattinaggio (anche a rotelle d'estate), nonché sono presenti vari servizi ricettivi. Perciò gli organizzatori potevano tranquillamente evitare, almeno, di coinvolgere l'Austria e di spendere i soldi per usufruire del loro impianto, avendone uno pronto a disposizione.
Adesso però mi sorge il dubbio che non siano stati Austriaci e Sloveni a pagare la Regione al fine di portare le gare nei loro territori. Anche fosse, non cambierebbe nulla. Infatti, termino, riassumendo questa polemica con la domanda di fondo: è mai possibile che noi Italiani non siamo mai in grado di organizzare qualcosa da soli, senza l'aiuto di altri?
In ogni caso l'unica vera sconfitta di questa manifestazione sarà Gorizia, l'unica delle ex province a non essere stata nemmeno presa in considerazione. Complimenti!
QUANDO E CHI PARTECIPA
Ripetendo quanto scritto in apertura, il Festival Olimpico della Gioventù Europea Invernale si terrà dal 21 al 28 Gennaio 2023 e vedrà sfidarsi atleti giovanissimi, dai 15 ai 18 anni, provenienti da 50 Nazioni (ossia dai 50 COE, di cui fanno parte anche Israele e Turchia).
Particolarità di questi Giochi: anche in questo caso viene accesa una Fiamma e il luogo prescelto è l'Ara Pacis di Roma, per il suo evidente simbolismo.
Auspicando che il Presidente della Regione Fedriga e l'Assessore allo Sport Gibelli ci ripensino sul coinvolgimento, per lo meno, della sede austriaca visto che abbiamo infrastrutture disponibili, ringrazio te lettore per aver letto i miei sproloqui fin qui.
Alla prossima!