Perciò io non vi voglio anticipare nulla, sennò ruberei il loro lavoro, e vi darò invece qualche accenno sul Brasile.
Ma voi lo sapevate che il Brasile è uno dei Paesi più ambigui del Sud America?
E naturalmente povertà chiama criminalità e a un mese dall'inizio dei Giochi, beh... il tasso degli omicidi era già aumentato del 15%. Senza contare le rapine e il traffico di droga.
Ma perché deprimerci con queste notizie? Lascio questo “piacere” all'Huffington Post e al FQ, come hanno in effetti già fatto e in calce potrete trovare due articoli essenziali.
- 16 dicembre 1830: con l'emanazione del nuovo Código Crimal, l'imperatore Pietro I decriminalizza (diremo oggi) l'omosessualità, riconoscendo come legale l'amore gayo;
- 1969: altro che DADT! le forze armate verdi-oro accolgono a braccia aperte i gay (dagli anni '80 anche le donne e pure in questo il Brasile è stato precursore);
- 2004: festa grande per il Brasil brasileiro, sono legalizzate le unioni civili;
- 2009: per la gioia di molti/e trans, un altro traguardo importante è la libertà di cambiare genere,
- 2010: tanti orfani non saranno più tali. La Corte Suprema infatti permette le adozioni alle coppie gaie. Non esistendo una legge che lo impedisca, i gay avevano già la possibilità di adottare singolarmente, ma grazie a due casi posti all'attenzione della C.S. adesso lo potranno fare in coppia;
- 2013: guadio e giubilo in tutto lo stato! I gay e le lesbiche brasiliani non solo saranno conviventi ma da questo anno potranno essere di fatto mariti e mogli. Infatti da semplici unioni si passa al matrimonio civile vero e proprio, con tutti i diritti e doveri (assistenza ospedaliera e penitenziaria, pensione del coniuge, benefici legali generici).
- 2015: vincendo le insistenze dell'estrema destra a differenziare il sangue di un gay da quello etero, una semplice correzione nella legge del 2013 rimuove il divieto alle persone lgbt di donare il sangue. Con una precisazione però, che personalmente trovo giusta: solo coloro che sono in una relazione stabile e duratura (e aggiungo “monitorata” costantemente), oppure non hanno avuto rapporti nell'ultimo anno possono donare il sangue.
Prima di gridare allo scandalo, vorrei che tu caro lettore ci riflettessi bene: queste decisioni sono positive perché verificano e riducono la diffusione dell'AIDS, controllando la salute dei pazienti.
Inoltre, come se queste non bastassero, si devono aggiungere altre leggi all'elenco:
- esiste una legge contro i crimini d'odio relativi all'orientamento sessuale;
- il travestitismo è legale;
- è permessa la riassegnazione chirurgica del sesso: “verduralmente” parlando, si cambia la pannocchia con la patata;
- nel 2003 il Brasile è il primo stato a riconoscere le unioni gaye estere e ha provvedere con un'accurata legislazione a garantire i diritti degli immigrati lgbt uniti a cittadini brasiliani;
- in tutto lo stato le lesbiche hanno libero accesso alla fecondazione assistita in vitro;
- in alcuni stati del Paese sono in vigore specifiche regolamentazioni anti discriminatorie riguardante l'ambito casalingo e quello lavorativo.
Comunque tutto sommato, a leggere questa cronologia leggiadra e le informazioni seguenti si potrebbe pensare che il Brasile sia una sorta di isola Caiman dell' “omolegalità”; un Paese dove l'omofobia non esiste. E invece non è così.
Solo nel 2004 furono 159 i decessi dichiarati di ragazzi/e omosessuali e secondo una notizia della BBC (2) del giugno 2007, dal 1980 al 2006 furono in totale 2680 le morti nella comunità lgbt sulla base di stime effettuate dagli attivisti. E chi sono i fautori? Beh la maggior parte di queste morti, dispiace dirlo, sono state tutte causate dalle forze dell'ordine, cioè da coloro che dovrebbero difendere i cittadini e non attaccarli. Qual è la peggiore tra le conseguenze? La paura, la paura di denunciare le violenze omofobe visti chi sono i colpevoli. Ma peggiore è la situazione delle lesbiche, che spesso sono vittime di violenze sessuali.
Queste sono dunque le facce delle numerose medaglie del Brasile, del Paese non solo verde-oro ma anche rainbow.
A presto...
Articolo dell'HP: http://www.huffingtonpost.it/2016/06/30/rio2016-inferno-criminalita_n_10750318.html
Articolo del FQ: http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/21/olimpiadi-rio-2016-brasile-a-rischio-default-sanita-mobilita-e-pubblica-sicurezza-al-collasso/2845721/
Note:
1 Verso tratto da Aquarela do Brasil.
2 http://news.bbc.co.uk/2/hi/americas/6738905.stm
3 Verso tratto da Aquarela do Brasil.
Aggiornamento: modificata l'impaginazione e ridimensionata la copertina (Aggiornato il 20/12/2020).