Si continua sulla stessa strada
Si è da poco conclusa (mentre sto scrivendo) la seconda puntata (delle prime due) della nuova (e forse ultima) serie de I Medici, sottotitolata quest'anno Nel nome della famiglia.
Non starò qui a ribadire il mio disappunto sulla distribuzione delle parti e di quanto poco italiana sia questo telefilm (per altro condiviso da molti); italiana solo nel soggetto e nello staff di produzione (alquanto ovvio visto che è girato in Italia) infatti. L'ho già ampiamente enunciato nelle recensioni della prima e della seconda serie. Però... però, una piccola parentesi la devo aprire. Questa:
Voglio, al contrario, esprimere nuovamente l'apprezzamento per i costumi, la sigla e il set che, per quanto palesemente falsificato in alcuni casi (vedi la Curia romana), propone sullo schermo degli scenari magnifici.
In questa serie la trama si concentra ancora una volta su Lorenzo “il Magnifico”, interpretato sempre da Daniel Sharman e ricomincia all'indomani, per così dire (passano dei mesi infatti), della congiura de'Pazzi avvenuta il 26 aprile 1478 di cui furono protagonisti la sanguinosa morte di Giuliano de'Medici e la conseguente furia omicida dei Fiorentini. Perciò molti volti della seconda serie non sono più presenti, eccezion fatta per Bradley James nel ruolo del fratello del Magnifico che ricompare nei vari flashback del medesimo. La loro mancanza è dovuta in parte per l'eliminazione del personaggio (vedi i Pazzi), ma sopratutto per un cambio radicale nell'organico. Il primo di queste scandalose trasformazioni riguarda il personaggio di papa Sisto IV.
Beneeee, han dato un calcio in Qulo a Raoul Bova. Troppi attori italiani in una serie che dovrebbe essere italiana? #IMedici #IMedici3 pic.twitter.com/okoRQMLo7A
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) December 2, 2019
Altra sostituzione (almeno pare da quanto si trova in internet) riguarda Caterina Sforza, Signora di Imola: dall'attrice Nicole Brignoli all'inglese Rose Williams (già vista in Reign nel ruolo di Claudia di Valois). E come nel caso antecedente, anche qui c'è stato uno stravolgimento del personaggio. Ne I Medici Caterina è dipinta come una poveretta, rimessa, sempre silenziosa che non alza un dito se non lo dice il marito ecc... In realtà, Caterina fu sempre una donna forte, autoritaria al pari degli altri Signori italiani; lei mosse guerre e fu attaccata da varie parti, non ultimo da Cesare Borgia. Insomma, tutt'altro che quella flebile donna che abbiamo visto stasera.
Infine anche l'interprete di Girolamo Riario, Signore di Imola e marito di Caterina Sforza nonché nipote di papa Sisto IV, è stato sostituito: nelle precedenti spettò a Marius Bizau, attore rumeno ma italianizzato, il quale si è visto privare del ruolo per il raccomandato Jack Roth, figlio del ben più celebre (infatti somigliantissimo) Tim Roth.
A ingrossare le fila degli anglofoni e a ridurre quelle italiane, a cui vengono lasciati ruoli marginali per lo più, ci sono due nuove new entry: Bruno Berardi, consigliere/segretario personale di Lorenzo “il Magnifico”, impersonato da Johnny Harris e Toby Regbo in quelli di Tommaso Peruzzi (già visto in Reign, dove lavorò affianco a Rose Williams che qui ritrova sul set). Entrambi i personaggi sono stati creati, presumibilmente, ad hoc per la serie: dalle fonti pervenuteci non risulta che Il Magnifico avesse un segretario con tali generalità e, ancor più inverosimile, che all'indomani della Congiura de' Pazzi ci fosse a Firenze anche un solo Peruzzi; la loro famiglia fu infatti esiliata perché invischiata nel complotto.
Per quanto riguarda la controparte italiana del cast principale, anche noi abbiamo ricevuto un contentino giusto per farci tacere. Nello specifico si trattano di Francesco Montanari, nel ruolo del prete avverso ai Medici Girolamo Savonarola (perfetto per la parte); Neri Marcorè qui nelle vesti di papa Innocenzo VIII Cybo, successore di Sisto IV e predecessore di Alessandro VI Borgia; Daniele Pecci in quelli di Ludovico Sforza “Il Moro”. A concludere l'elenco vi è poi Giorgio Marchesi che impersona un fantomatico Giacomo Spinelli.
Concludo la critica relativa al cast evidenziando come dei tre piccoli attori che interpretano i figli di Lorenzo e di Giuliano, solamente uno è italiano: Nico Delpiano nei panni di Giovanni (futuro Leone X).
Riguardo la trama ormai abbiamo capito che è stata stracciata, ri-assemblata e ricucita come volevano gli ideatori, però una delle cose che non vengono messe in risalto è il mecenatismo di Lorenzo. Sì ok, nella seconda serie si vede Botticelli al lavoro (per altro anacronisticamente) e nelle due puntate di stasera alcuni operai che decoravano Casa Medici. Ma non basta. Lorenzo si aggiudicò il titolo de “Il Magnifico” non perché era figo o perché seppe governare la città, ma anche per le sue doti come letterato. Tutto questo nella serie, per ora, non si vede e perché? Bah, chi lo sa, forse perché agli statunitensi la cultura non interessa.
Finisco l'analisi, parlando della durata della serie: solo otto episodi per narrare una parte assai importante della nostra Storia recante vicende che influirono molto sulla nostra cultura e sul nostro patrimonio artistico ed eredità culturale. Ciò conferma quanto la RAI non sia ancora in grado di produrre e gestire serie TV e telefilm a sfondo storico, ma sopratutto il mancato (se non poco) interesse dell'azienda verso contenuti di livello culturale, preferendo spendere soldi nelle classiche e banali commedie (se religiose, pure meglio) che hanno molto più risalto. La Storia, in Italia, rimane confinata in un unico canale e con dei programmi ben specifici. Al contempo, dimostra anche il disinteresse statunitense per argomenti di questi tipo e per la Storia antecedente il 1776 (comunque non riguardante il Nuovo Mondo): eh certo, come dar loro torto, non ci sono inseguimenti con le macchine, non c'è guerra, non ci sono carneficine; insomma non c'è movimento o la morte in scena (difatti l'assassinio di Giuliano è stato spettacolarizzato alla grande e pure in modo pessimo). Forse era il caso di affidare il compito ai Canadesi e agli Irlandesi (vedi I Borgia). Per lo meno sono stati coerenti e costanti: tre serie, tutte e tre con otto episodi.
Questo il cast completo:
1. Lorenzo il Magnifico = Daniel Sharman;
2. Lucrezia Tornabuoni = Sarah Parish; 3. Clarice Orsini = Synnøve Karlsen; 4. Giuliano de' Medici = Bradley James (ric.); 5. Lucrezia Donati = Alessandra Mastronardi; 6. Bianca de' Medici = Aurora Ruffino (ric.); 7. Sisto IV = da Raul Bova a John Lynch; 8. Sandro Botticelli = Sebastian de Souza; 9. Marco Vespucci = Alessio Vassallo (ric.); 10. Roberto Cavalcanti = Alan C. Goetz (ric.); 11. Guido Cavalcanti = Michele Balducci (ric.); 12. Carlo de' Medici = Callum Blake; 13. Caterina Sforza =da Brugnoli a R. Williams; |
14. Fioretta Gorini = Chiara Baschetti;
15. Fra' Savonarola = Francesco Montanari; 16. Innocenzo VIII = Neri Marcoré; 17. Priore Convento S. Marco = Mark Answorth; 18. Giulio de' Medici (giov.) = Zukki Deabaitua; 19. Giovanni de' Medici (giov.) = Nico Delpiano; 20. Piero de' Medici (giov.) = Hughie Hamer; 21. Bruno Bernardi = Johnny Harris; 22. Raffaele Riario = Loris De Luna; 23. Giacomo Spinelli = Giorgio Marchesi; 24. Girolamo Riario = da M. Bizau a Jack Roth; 25. Tommaso Peruzzi = Toby Regbo; 26. Ludovico il Moro = Daniele Pecci. |
Ah! Una premessa, come già ribadito per la seconda serie:
Naturalmente tra gli errori non si tengono conto delle location utilizzate come set, non essendo ovviamente le residenze ufficiali delle famiglie menzionate (dagli Sforza/Riario ai Medici, passando per il Vaticano). Ciò è dato molto probabilmente per la mancanza dei permessi necessari. Tuttavia inserirò comunque, laddove ne sia a conoscenza, alcune indicazioni con i nomi reali degli edifici utilizzati come set. Diversa è la questione degli esterni (per esempio usare Pienza come set per Firenze) di cui non conosco le motivazioni, ma le cui “modifiche” mi sembrano in ogni caso assurde.
ERRORI DELLA 1 e 2 PUNTATA
- Prima scena primo errore: Fioretta Gorini ebbe effettivamente un figlio da Giuliano de' Medici, chiamato Giulio Zenobi che poi diverrà papa Clemente VII. Tuttavia il bambino nacque esattamente un mese dopo la congiura; dunque non poteva in nessun modo saper parlare, né tantomeno camminare.
- Anche i figli di Lorenzo “il Magnifico” sono stati fatti crescere col fertilizzante: Piero nacque nel 1472 (perciò aveva 6 anni), mentre il fratello Giovanni (futuro Leone X) nel 1475 (quindi 3). Passi Piero, Giovanni è decisamente troppo grandicello; forse gli autori, il regista o chi ha fatto il casting li hanno invertiti.
- Nei due episodi sono presenti solo i primi due figli maschi di Lorenzo e Clarice. In realtà la coppia, al momento della congiura, aveva già sei figli: la primogenita Lucrezia nata nel 1470, Piero nel 1472, Maddalena nel 1473, Giovanni nel 1475, Luisa nel 1476 e Contessina nel 1478.
- La guerra tra Firenze e il Papato effettivamente ci fu ma non come dimostrata nella serie: furono coinvolti anche i Francesi di Luigi XI, l'imperatore del SRIG Federico III e il re d'Inghilterra Enrico IV che cercarono di fare da mediatori. Inoltre gli schieramenti erano così composti: da un lato il Papa (con Urbino e vari Signori) e il re di Napoli, dall'altro Firenze (e Rimini) con Milano (e Mantova) e Venezia.
- Non ci fu nessun capitano Guiscardi. Semmai a comandare le truppe fiorentine ci furono i Guicciardini.
- Papa Sisto IV non lanciò una scomunica sulla città bensì su Lorenzo, i Medici e i suoi seguaci. Firenze fu colpita da un interdetto (come Venezia nel 1606), consistente in una pena minore rispetto la scomunica: “sono vietati ai fedeli i divini uffici, l’uso di taluni sacramenti e la sepoltura ecclesiastica, senza che con ciò s’intenda sciolta la comunione con la Chiesa” (cit. Treccani) La scomunica, invece, “esclude il fedele dalla comunità ecclesiale; chi ne è colpito non può prendere parte come ministro alla celebrazione dell’Eucarestia né ad altra cerimonia di culto pubblico; non può celebrare sacramenti né sacramentali, né ricevere sacramenti; non può esercitare funzioni in uffici o ministeri o incarichi ecclesiastici”; in breve non si fa più parte della Chiesa.
- Il cardinale Raffaele Sansoni Riario non viene tenuto rinchiuso per molti mesi. Imprigionato dopo la congiura, fu liberato da Lorenzo pochi giorni dopo essere stato scomunicato. Il giorno successivo Sisto IV pose l'interdetto sulla città.
- La tomba di Giuliano di Piero de'Medici in effetti era situata nella chiesa di San Lorenzo, prima di essere traslata nella cripta medicea. Tuttavia è assai improbabile che fosse posizionata sotto un altare secondario, vicino all'ingresso e non in una cappella ben più centrale. (NB: la tomba di Michelangelo NON è quella del fratello del “Magnifico”.)
- Girolamo Savonarola non era a Firenze nel 1478. Infatti entrò a far parte del convento di San Marco solamente nell'aprile 1482; perciò non ci furono contatti con “Il Magnifico” negli anni precedenti, come invece si vede nella serie. Anzi, qualora ci fossero stati (e non ci sono testimonianze e fonti che lo confermino), avvennero solamente dopo il 1490 ossia al ritorno del frate a Firenze da Ferrara. È nota invece l'avversione del frate per la famiglia Medici.
- Lorenzo de'Medici NON scriveva in inglese le sue lettere!!! Potremmo parlare già di italiano, oppure al massimo in francese o latino, ma non in inglese! Forse gli ideatori o il regista pensano che l'attore non sia in grado di saper ricopiare poche parole in italiano?
- Il mecenatismo di Lorenzo e la sua stessa passione e produzione culturale non sono bene dimostrati (vedi paragrafo nel testo).
- Come già ribadito nella seconda serie, Carlo de' Medici non fu né un orfanello né tantomeno uno sbandato accolto dalla famiglia. Inoltre nel 1478 aveva già la veneranda età (per l'epoca) di 48 o 50 anni; non era quindi un giovane trentenne. Inoltre non fu mai imprigionato e non ebbe particolare rilevanza nella guerra.
- L'entrata di Castel S. Angelo è una laterale. L'errore sta nella pavimentazione stradale che è rimasta quella moderna con i sanpietrini, del tutto anacronistica.
- Come per la nota 12, ribadisco che Botticelli NON fu un orfano raccattato dai Medici, i suoi genitori erano vivi e vegeti per gran parte dell'infanzia e adolescenza. Inoltre si sviluppò nella bottega di Filippo Lippi e poi entrò nella scuderia di Lorenzo, ma non in casa sua.
- La Loggia dei Lanzi non fu MAI affrescata dal Botticelli e non ci rimangono fonti visive degli impiccati se non il disegno fatto da Leonardo a margine di un suo quaderno.
- La minaccia lanciata dai vescovi della Toscana in realtà non era di scomunica bensì di convocare un Concilio (ben peggiore) e non riguardò nemmeno i vescovi. Infatti la cosiddetta Synodus florentina fu una sorta di lettera aperta a tutti i sovrani cristiani (in primis il monarca francese) volta a convocare un concilio per sconfessare e detronizzare quel pontefice artefice di tanti scandali. Però i vescovi revocarono l'interdetto con l'avvallo anche di molti dottori delle università di Padova e Bologna, che riuscirono a dichiararlo nullo.
- A Firenze non ci fu il vaiolo! Lorenzo inviò Clarice e i propri figli a Pistoia sia per i tumulti internazionali sia perché nella città scoppiò un caso di Peste.
- La casa di Pistoia in cui risiedettero Clarice e i figli, con Poliziano non era la villa di famiglia. Furono infatti ospitati da un cittadino filo-mediceo, tal Andrea Panciatichi, nel centro della città, presumibilmente per motivi di seguito riportati.
- Clarice, quando si trovava a Pistoia, era sì incinta ma non in uno stato così avanzato. Infatti era appena tra il 4° e il 5° mese di gravidanza e diede alla luce il bambino nel marzo 1479: un maschio, Giovanni. (Come detto nella nota 3, Maddalena aveva già 5 anni a quel tempo). Inoltre l'attentato alla famiglia non fu ordito da Riario, bensì dal re di Napoli in accordo con la fazione anti-medicea. Nel novembre 1478 fu arrestato uno dei responsabili e impiccato il mese seguente. Clarice e i figli si spostarono quindi a Mugello.
- Lo scontro tra Clarice e Poliziano avvenne solamente nel maggio 1479. Sorvolo sulla sua rappresentazione: se fosse una discussione quella...
- Leonardo da Vinci era certamente a Firenze nell'anno della congiura ed era al servizio del Verrocchio, per quanto indipendente. Aveva 26 anni a quel tempo (e non 35/40 come li dimostra l'attore) e non era ancora affascinato dall'anatomia umana, che approfondì qualche anno più tardi.
- A Firenze non ci fu nessun "Magistrato" (cioè Magistero) chiamato “Consiglio dei Dieci” durante la vita di Lorenzo de'Medici. Nella Repubblica fiorentina vi furono gli Otto di Balia, che avevano funzioni di giustizia e il Consiglio dei Settanta formato da trenta membri della Repubblica e altri 40 cittadini popolani.
- Lorenzo “Il Magnifico” si recò a Napoli nel dicembre 1479, ossia più tardi rispetto i fatti narrati.
Fonti: Treccani, il Dizionario Biografico degli Italiani e altre fonti storiche.
- Il mercante con vesti orientali che esclama frasi come “a Dio piacendo” “Dio sia lodato” è una evidente cristianizzazione, quanto meno nei dialoghi italiani. Naturalmente potrebbe non essere di fede musulmana, però in parte lo si intuisce nel corso della puntata.
- Il figlio naturale di Ferdinando “Ferrante” I di Napoli si chiamava Arrigo e non Enrico (che è la sua forma moderna).
- Naturalmente il castello usato come set per la residenza del sovrano di Napoli, non corrisponde a realtà. Quello inquadrato è il castello Orsini-Odescalchi di Bracciano, mentre il maniero sulla costa è quello di Santa Severa (RM).
- Lucrezia Tornabuoni che amministra i beni della banca è alquanto improbabile. Le donne all'epoca non avevano un simile peso politico-sociale nella cura delle cose finanziarie.
- Non si fa cenno ad alcun figlio nato a Riario: in realtà ne ebbe tre in successione (1478, 1479, 1480) e altri in seguito.
- Riario non si recò a Napoli contemporaneamente con Lorenzo. Non c'è nessuna fonte che lo attesti. Così come non c'è nessuna prova tangibile che Lorenzo venne fatto prigioniero su riscatto di 50 mila fiorini, né tantomeno Riario. È tuttavia vero che Lorenzo trascorse un soggiorno a Napoli tra il dicembre 1479 e febbraio 1480, rientrando a Firenze nel marzo successivo. Secondo alcune fonti l'accordo tra Lorenzo e Ferdinando I fu siglato già nel dicembre 1479.
- L'attacco Ottomano e la conseguente conquista di Otranto non avvenne il 13 dicembre, come fatto apparire nella puntata, bensì nell'agosto 1480. Successivamente la flotta aragonese con alleati (papato e Ungheria) riuscì a scacciare il Turco nel settembre 1481 (Maometto II era già morto).
- Enrico d'Aragona non muore a Otranto né da giovane; si sposò ed ebbe figli. Morì per un intossicazione.
- L'attacco Ottomano a Otranto contribuì fin da subito a far cessare la guerra di Firenze.
- All'inizio della quarta puntata si legge. “7 anni dopo”. Che il conteggio inizi dal 1479 o dal 1480, in ogni caso gli eventi narrati sono tutti anacronistici, perché accorsi ben prima (e quindi durante) del 1486-1487.
- Tutta la vicenda della conferenza di Firenze è inventata. La Pace tra Firenze e Roma fu siglata il 3 dicembre 1480 nella Città Santa (tra gli ambasciatori fiorentini c'era Soderini).
- Il set di Ferrara non è ovviamente Ferrara.
- La guerra di Ferrara NON avvenne nel 1486 come, per altro, non è minimamente descritta nella puntata. Accorse invece dal 1482-1484 ed ebbe risvolti ben più gravi. Viene infatti fatta passare come una scaramuccia tra Riario e Lorenzo. In realtà Riario non occupò mai la città, ma fomentò i Veneziani affinché la attaccassero per potersi espandere. “La guerra del sale” (così chiamata perchè Ferrara iniziò la produzione salina) fu quindi iniziata dai Veneziani con l'appoggio del papato (quindi di Riario) e dei Gonzaga. La Lega di Venezia e il papa iniziò dopo l'accordo di pace con Firenze e terminò prima del 1484.
- La città non fu mai presa da Riario. Ovviamente Tommaso Peruzzi e tutto il suo avvicendamento non ebbero mai luogo.
- La “Tentazione di Cristo” del Botticelli della cappella Sistina è del 1480-1482, quindi era già completata quando scoppiò la guerra di Ferrara.
- Come già spiegato nel paragrafo precedente, Savonarola arrivò a Firenze nel 1482 e la lasciò nel 1487. Poi vi fece ritorno nel 1490 e venne riassegnato al convento di S. Marco su pressioni sì del Magnifico, ma consigliato da Pico della Mirandola. Divenne priore nel 1491 ossia ben dopo i fatti narrati.
- Non ci sono fonti e resoconti della morte di Lucrezia Tornabuoni; si conosce solo la data della sua morte: 28 marzo 1482.
- Non essendoci Riario a Ferrara non ci fu nemmeno la moglie, Caterina Sforza.
- Lorenzo NON viaggiò a Roma, benché fu invitato dal pontefice, però nel 1480. Infatti non prese parte della delegazione fiorentina per la pace.
- Ovviamente il papa Sisto IV non si inginocchiò mai ai piedi di Lorenzo. È una scena creata (molto) a effetto.
- Come già detto nella 14, tutta la storia della famiglia Soriano e di Peruzzi è inventata e quindi tutte le sequenze riguardanti quest'ultimo, dal suo attentato al suo salvataggio non sono mai avvenute.
- Come già in 16, Savonarola divenne priore di San Marco nel 1491 ben dopo gli eventi.
- La Pace di Bagnolo fu siglata come fine della guerra di Ferrara il 7 agosto 1484 e non come una conferenza mondiale simile al Congresso di Vienna.
- Il palazzo spacciato per Bagnolo è in realtà il palazzo Farnese di Caprarola
- Lorenzo non chiese mai perdono al papa, giacchè ottenne la revoca della scomunica e (ufficialmente) dell'interdetto cittadino già nel 1480.
- Sia Giovanni che Giulio de'Medici non andarono a Roma a studiare diritto canonico. Giulio accompagnò il cugino nel 1492 quando questi divenne cardinale.
- Sisto IV morì nel 1484 subito dopo la firma della Pace di Bagnolo, non nel 1486-1487 come si suppone nella serie.
Fonti: Treccani, il Dizionario Biografico degli Italiani e altre fonti storiche.
ERRORI PUNTATA 5 e 6
A.S: ok che per poter girare in certi luoghi di culto servono dei permessi, specie se lo si fa in Vaticano e si sa che la S.S. difficilmente concede queste autorizzazioni per film o serie tv. MA... ma almeno si poteva ricreare la Sistina con la pc grafica, no? Comunque le due puntate erano completamente sbagliate. Fasulle dall'inizio alla fine.
- Come già evidenziato alla fine delle scorse due puntate, la consacrazione di Giulio e Giovanni non avvenne in quegli anni e non a Roma.
- I disordini di Roma sono fatti passare come mancanza di controllo. Invece il vero motivo è che la popolazione fu sollevata dai Colonna contro Girolamo Riario.
- Tutto il conclave che portò all'elezione di papa Innocenzo VIII è sbagliato. Innanzitutto fu il primo a tenersi nella Cappella Sistina, non in una a caso come si è visto. Poi anche la meccanica dell'elezione era diversa. (Rimando alla Treccani per la spiegazione) Di corretto c'è che inizialmente, ma per poco, i favoriti furono Nardini e Conti (o Barbo).
- Non ci son fonti che attestino una diretta pressione di Lorenzo sul conclave con pagamenti. Al contrario, ciò che è assolutamente certo è che i veri fautori delle strategie furono Giuliano della Rovere (Giulio II) e Rodrigo Borgia (Alessandro VI) che costituivano le principali fazioni e riservarono ingenti tangenti sui propri candidati. Fu infatti Giuliano a premere per l'elezione di Cibo dopo aver inizialmente proposto Barbo. Di Lorenzo non c'è traccia.
- Innocenzo VIII non era un uomo virgulto e nel pieno degli anni. Era di salute cagionevole, paffuto e vecchio.
- Nella delegazione fiorentina a congratularsi con il nuovo papa non ci fu Lorenzo, bensì un vasto numero di rappresentanze cittadine(“Francesco Soderini, Antonio Canigiani, Bartolomeo Scala, Guidantonio Vespucci, Agnolo Niccolini e Giovanni Tornabuoni) e in nome del padre anche Piero de'Medici.
- Il cardinale Latino Orsini, zio di Clarice, era già morto dal 1477. In conclave c'era Giovanni Battista Orsini, cugino direttissimo di Clarice (figlio della sorella di sua madre Maddalena, nonché sorella di Latino e figlio del fratello di suo padre Giacomo)
- Clarice Orsini non fu mai rapita e quindi tutta la sequenza con Caterina non è mai esistita, nemmeno il libretto, per quanto interessante.
- Girolamo Riario non fu ucciso dalla moglie. Infatti non erano nemmeno a Roma, perché lasciarono la città subito dopo la morte dello zio Sisto IV a causa dei disordini insorti contro di lui. Fu ucciso a Forlì, di cui era Signore, nel 1488 da alcuni suoi collaboratori in un agguato notturno.
- Conseguentemente anche la sequenza con Giulio de'Medici e il carnefice è stata creata ad hoc.
- Innocenzo VIII non fu incoronato il giorno dopo, ma quasi due settimane più tardi.
- Lo stemma visibile sul trono alle spalle di papa Cybo (o Cibo) è sbagliato; è ancora quello dei Della Rovere.
- La tiara di Cibo è molto simile ai disegni pervenutici, ma è anche troppo identica a quella di Giovanni XXIII.
- La questione dei soldi presi dai Medici dalle casse cittadine è sbagliata. Pare che fu lo stesso Lorenzo a prelevare somme già nel 1481, cioè dopo la guerra seguita alla congiura.
- Essendo inventato il personaggio di Bruno, la scena riguardane il fratello e Sarzana è inventata.
- La cena tra Botticelli, Poliziano e Leonardo in casa Medici è fasulla. Questo perché... (continua nella prossima)
- Leonardo era già a Milano dal 1481. Ne è prova una lettera del Magnifico del 1487 a Ludovico il Moro.
- Lorenzo non andò mai a Milano quando governavano Gian Galeazzo Maria Sforza e “Il Moro” come reggente. L'unico viaggio intrapreso dal Magnifico a Milano fu nel 1465.
- Non viene spiegata (e quindi manca) tutta la questione della congiura dei baroni di Napoli, che comportò il primo screzio tra il papa e Lorenzo su versanti opposti.
- La catapulta di Leonardo è ricostruita male.
- Non esistendo Peruzzi, non esiste nemmeno la sua attività di revisore dei conti né la sua chiacchierata con Savonarola. La revisione della contabilità fu però effettivamente richiesta dallo stesso Lorenzo in varie occasioni.
- Piero de'Medici non fu lasciato solo a se stesso, ma venne seguito da vicino dal padre.
Fonti: Treccani, il Dizionario Biografico degli Italiani, Gallica altre fonti storiche.
ERRORI 7 E 8 PUNTATE
A.S: in base ai dialoghi della prima puntata, si può intuire che siamo nel 1489. Ma il tempo è relativo poiché anche questi episodi sono completamente anacronistici, per non dire errati.
- Lorenzo non era malato di gotta da tempo, malattia ereditaria in famiglia (il padre fu per altro soprannominato Piero “Il Gottoso”), si accentuò solamente nel periodo della morte della moglie.
- Savonarola, come già ripetuto, si scagliò contro i Medici solo dal 1490 e in particolare contro Piero.
- Giovanni de' Medici divenne cardinale effettivamente a 14 anni il 9 marzo 1489 ma in pectore, ossia che il suo nome non venne rivelato nel concistoro. Infatti fu reso noto solo nel marzo 1492.
- Che Michelangelo entrò in contatto col giardino di S. Marco è fuor dubbio, ma lui era già conosciuto a Firenze dal 1487 come allievo del Ghirlandaio. Il fauno è datato effettivamente intorno al 1489; oggi è andato perduto.
- Non ci sono fonti che attestino la vicinanza di Piero de'Medici con Savonarola, ma è alquanto probabile che si conoscessero. Tuttavia si sa che le invettive del frate lo presero di mira dopo la morte del padre e sopratutto dopo gli eventi di Carlo VIII.
- Non furono mai testimoniati e riportati attacchi diretti contro la Casa dei Medici e quindi contro Lorenzo, da parte dei sostenitori di Savonarola. Gli atti sovversivi e criminali compiuti dai suoi ebbero maggior peso dopo il 1494.
- Piero de'Medici era già sposato per procura da due anni con la cugina della madre, Alfonsina Orsini e per rito religioso dal maggio 1488. Inoltre aveva già dei figli nel 1489.
- La figura di Piero de'Medici è stata rimodellata come quella di un bambino capriccioso ed egoista. In realtà era conscio del suo status e quindi molto più presente nella vita politica della famiglia; difatti sostituì in diverse occasioni il padre in rappresentanze pubbliche (es: la delegazione che viaggiò a Roma per l'elezione di Cibo).
- Maddalena de'Medici e Francesco “Franceschetto” Cibo erano già sposati. Il matrimonio per procura avvenne il 25 aprile 1487, mentre quello religioso il 20 gennaio 1488. Dopo le nozze, Maddalena tornò a Firenze fino alla maggiore età.
- La morte di Clarice è completamente errata. Innanzitutto morì attorniata dalla famiglia, ma senza Lorenzo che non era in città e non tornò nemmeno per le esequie. Sopratutto non morì per le conseguenze di un aborto, bensì (molto probabilmente) per tubercolosi di cui soffrì da tempo. Infatti era già ammalata quando andò nel 1487 a Roma e quando ci tornò l'anno successivo. Morì poco tempo dopo il ritorno dalla Città Eterna dove aveva accompagnato la figlia Maddalena per le nozze.
- Alessandra Mastronardi alias Lucrezia Donati che dice “help” e non aiuto. Ok non è un errore ma almeno dirlo in italiano, visto che non c'è l'audio.
- Clarice fu sepolta a San Lorenzo (che non è la chiesa inquadrata), probabilmente nella Sagrestia Vecchia e non in una cappella laterale.
- Bianca de'Medici, sorella di Lorenzo, non fu vicina a lui negli ultimi istanti essendo ancora esiliata dalla città.
- Come già ampiamente spiegato, l'ascesa politica di Savonarola ebbe slancio nel 1494; prima di allora le sue predicazioni furono mirate contro la ricchezza e il potere anche dei Medici ma non contro Lorenzo.
- Lorenzo non ordì mai attentati contro Savonarola. Quindi tutta la scena del piano per ucciderlo e del fatidico sermone di domenica è inventata.
- Lorenzo viene dipinto come un tiranno, ossessionato dal potere e un padre-padrone. In realtà la sua ossessione furono solo l'arte e la cultura, ponendo Firenze al centro del mondo.
- Lorenzo che schiaffeggia il figlio, dandogli del debole è contrario a quanto dicono le fonti; anzi la sua preoccupazione non era tanto la debolezza del figlio quanto l'eccessiva ostentazione del lusso (abiti costosi ecc).
- Il Consiglio dei Dieci appare solo nel 1498, probabilmente instituito in seguito alle imprese di Carlo VIII. Durante gli anni di Lorenzo vi fu il Consiglio dei Settanta e la Balia.
- La scena dell'arringa di Savonarola è sbagliata. Lorenzo era già morto e il “popolo” a governo della città, in realtà lo stesso frate, fu imposto solo nel 1494 dopo la cacciata dei Medici da Firenze, conseguente la discesa di Carlo VIII in Italia.
- Anche la presenza dei bambinelli è anacronistica. Innocenti quanto un lupo, quei bambini, seguaci e indottrinati da Savonarola, iniziarono la loro pratica solo dopo il 1494.
- Niccolò Machiavelli non iniziò la sua carriera come spia e informatore; è alquanto improbabile. La sua attività politica ebbe inizio dal luglio 1498; degli anni precedenti si conosce solo la sua formazione accademica.
- Lorenzo non morì a Firenze. La minaccia di Savonarola di distruggere le opere d'arte, ossia il falò delle vanità, avvenne solo il 7 febbraio 1497.
- Lorenzo de' Medici detto “Il Magnifico” morì il 8 aprile 1492 nella villa di Careggi, dove decise di trasferirsi sperando in un giovamento.
- La presenza di Savonarola al capezzale di Lorenzo è argomento di dibattito. (Controllo in corso delle fonti)
- Casualmente il dipinto “Venere e Marte” di Botticelli viene fatto rivedere nelle scene finali. Ma non era andato bruciato nella seconda serie? Ovviamente errore madornale quello.
COMMENTO FINALE
Fortunatamente questa è stata la terza e ultima serie (o stagione) de I Medici, una serie tv dove la nostra Storia è stata stracciata, riscritta e rappresentata nel peggiore dei modi. E per cosa? Per “lo sforzo della Rai per esserci nel mercato internazionale”, parole della direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta. Ossia per soldi e fama. Vabbè, non torniamo sull'argomento già ampiamente dibattuto.
Per chi volesse scoprire quali errori (e ce ne sono a bizzeffe, visto che la trama è COMPLETAMENTE sbagliata) siano stati perpetrati nelle serie precedenti, o per lo meno quelli da me riscontrati, riporto i link di seguito. Gli errori dei primissimi otto episodi sono suddivisi in tre parti:
- I MEDICI 1: Capitolo I, Capitolo II e Capitolo III; (nelle pagine dei singoli capitoli troverete i link che vi ricondurranno nelle successive parti).
- I MEDICI 2.
Ultima cosa. In calce al post della seconda serie troverete un commento di una ragazza. Ora, mi scuso innanzitutto con la suddetta per non averle risposto (non mi ricordo di averlo fatto, son sincero), perciò lo faccio adesso.
La motivazione da lei fornita è quanto mai puerile. La dicitura che si legge nei titoli di coda “fatti e nomi sono puramente casuali” oltre a essere una giustificazione banale, un dito dietro cui si rifugiano tutti gli autori per pararsi il deretano dai monumentali strafalcioni scritti (in questo caso specifico), è sopratutto una presa in giro per l'intelletto degli spettatori nonché una scusante patetica e in questo caso sterile, futile, per non dire una incommensurabile cazzata! Fermatevi a riflettere un secondo: come possono gli autori inserire una simile dicitura, quando la serie si intitola “I Medici”, quando l'argomento verte proprio su una famiglia e su personaggi realmente esistiti, che hanno vissuto e hanno camminato nei palazzi e nelle strade che noi oggi visitiamo (alcuni non ci sono più, questo è vero)?
Ok ci può stare che i luoghi utilizzati per i set non siano quelli reali (anche se sugli esterni ci sarebbe molto da ridire) e ci potrebbe stare anche l'inserimento di qualche personaggio inventato, ma che abbia un ruolo di secondo piano e non come il Peruzzi o Bernardi! Ma sopratutto non è ammissibile che le biografie (quindi la vita) di protagonisti del nostro passato siano riscritte a piacimento da quattro scemi senza arte ne parte! Questo è uno scandalo! Senza contare che molti fatti storici influenti nella nostra Storia e in quella raccontata non sono stati nemmeno descritti!
Non si sta parlando di un prodotto cinematografico di pura fantasia dove sono rappresentati qua e là figure inventate o anche reali poi ritoccate. Non è un romanzo, come Dannati di Glenn Cooper, in cui l'autore ha inserito personaggi storici e li ha “trasformati” per un suo diletto! Si sta parlando di una serie tv biografica, praticamente! Quindi dire “fatti e luoghi sono puramente casuali” è una buffonata! E tutti coloro che apprezzano la Storia e la cultura del nostro passato (ma anche quelle universali) dovrebbero rendersene conto.
Ecco questa è la mia risposta a coloro che dicono “eh si, ma tanto è una fiction” oppure “eh si, ma tanto c'è pur scritto che i riferimenti sono casuali”.
Grazie per aver retto sin qui lettore.
Buona giornata.
Aggiornamento 2: Inseriti un commento e gli errori riscontrati nelle puntate 4 e 6 del 9/12/2019 (Aggiornato il 10/12/2019).
Aggiornamento 3: Inseriti gli errori riscontrati nelle puntate 7 e 8 del 11/12/2019 e il commento finale. Inoltre sono stati aggiunti (in bordeaux) due errori dei precedenti due episodi. (Aggiornato il 12/12/2019)
Aggiornamento 4: ridimensionata la copertina e modificata l'impaginazione. (Aggiornato il 24/12/2020)