Quando non si impara dai propri errori!
Ieri sera sono andate in onda le prime due puntate della seconda serie (o stagione) de I Medici sottotitolata Lorenzo il Magnifico e se non fosse stato per la curiosità di vedere cosa davano su Rai 1, me le sarei perse. Perché? Perché dopo averci “sfranto” i coglioni da agosto con tutti gli spot e le pubblicità sulla “prima mondiale”, lunedì il primo canale della TV nazionale ha trasmesso l'ennesimo promo con la scritta “ - 3 ”. Quindi come minimo sarebbe dovuta andare in onda stasera, ossia mercoledì o al più tardi giovedì. Invece hanno deciso di anticipare il tutto al 23 ottobre. Ma la domanda sorge spontanea: hanno anticipato o era già previsto? E se fosse stato previsto, perché c***o inserire quel “ -3 ”?
Scusate il piccolo sfogo. Per questo motivo, comunque, ammetto di aver seguito svogliatamente i due episodi, ma ciò non significa che non sia stato attento agli errori storici. Perché ce ne sono e me li aspettavo.
Di positivo in questa recensione, non troverete NULLA; infatti si tratta più di una critica. In realtà non è del tutto esatto, poiché qualcosa di bello c'è: la sigla, i costumi e il set, tutti con firma italiana. Per il resto possiamo buttare via quasi tutto.
Non starò qui a ribadire la mia avversione verso gli statunitensi e la scelta di affidare a due di essi il compito di scrivere la sceneggiatura di (quasi) ogni episodio, cosa che ho già fatto due anni fa nel primo post su I Medici e nemmeno criticherò la (stupida) decisione di affidare i maggiori ruoli ad attori anglofoni piuttosto che favoreggiare (o sarebbe meglio dire, attribuire per merito e pertinenza) i nostri (la storia sarebbe troppo lunga ma la riassumo così: gli ideatori son americani ma le aziende produttrici di maggioranza sono italiane; quindi chi ha l'ultima parola sono i produttori non gli ideatori). Mi limito soltanto a dire che trovo alquanto patetica la scelta della (ex?) direttrice di Rai Fiction, Eleonora Andreatta, di chinare la testa e cedere alle richieste dei due yankees piuttosto che far valere i nostri attori; il tutto per cosa? Perchè “La serie de I Medici non è soltanto un period drama, ma la testimonianza dello sforzo della Rai per esserci nel mercato internazionale”. Parole sue. Perciò non è una serie storica ma una minchiata buttata lì solo per far spettacolo e per far divertire l'americano medio, a cui non interessa che la Storia sia corretta purchè ci siano sangue, tette, culi o in generale sesso (per carità, non sono un bigotto e si sa che il sesso vende). Pertanto la Andreatta pur di “esserci nel mercato internazionale” ha preferito sborsare soldi per creare una serie dove gli attori italiani sono messi in secondo piano (se avete osservato bene la regia si è concentrata di più sugli attori anglofoni che sugli italiani, così come già i ruoli) e dove la NOSTRA Storia è stata rimodernata per motivi di spettacolarità. Un grosso applauso per questa stupida scelta.
La nostra identità è sacra, le nostre origini sono il ceppo su cui formeremo il nostro domani. Offrire ai giovani un'immagine così da paccottiglia di un passato glorioso è un crimine contro i beni culturali.
Sono dell'avviso che se la Rai avesse voluto entrare nel mercato globale e avere più successo, allora avrebbe potuto accettare la proposta dei due ideatori ma affidare tutto il lavoro a italiani e far comparire solo uno o due attori anglofoni famosi. In questo modo invece, per quanto lo staff (dai costumi agli addetti vari) sia italiano e abbia fatto un lavoro eccezionale, l'attenzione rimarrà accentrata sempre e solo sugli statunitensi. E con questo mi taccio. Scusate lo sfogo bis.
Per quanto riguarda i due episodi e la trama di questa seconda serie/stagione, non mi è piaciuta la scelta di concentrarla sui primi anni di Lorenzo il Magnifico. Avrei preferito di gran lunga che gli sceneggiatori proseguissero con la cronologia e sviluppassero la serie con Cosimo de'Medici e Piero il Gottoso (così denominato in quanto affetto dalla gotta medicea) al comando del Banco e della città, per poi finire con l'ascesa di Lorenzo. Difatti tra la chiusura nel 1458 circa della prima stagione e il salto diretto alla congiura di Pitti del 1466 (sempre che di quella si tratti, visto che è stata descritta malissimo) con un Piero già adulto, si son persi diversi eventi storici di importanza rilevante nella nostra Storia e sopratutto nella storia di Firenze: innanzitutto la creazione della Signoria, la battaglia di Anghiari, la Pace di Lodi, il Concilio di Firenze, la nascita dell'Accademia neoplatonica, la congiura di Pitti (appunto) e per finire la guerra con Venezia (1466-1467, nei primi due episodi non si è vista perché iniziati intorno al 1468). Eventi questi che sia a livello storico che culturale hanno contribuito a formare la nostra Italia e a formare il nostro pensiero. Quindi non quisquilie che possono essere messe da parte. Senza contare che questi fatti già di per sé sono spettacolari da raccontare, senza dover sconvolgere la Storia o arricchirla.
Perciò la mia non è tanto una critica quanto una preferenza, specie visto che si sta già girando la terza serie/stagione che è ancora incentrata su Lorenzo.
In generale questi due primi episodi li ho trovati piatti, senza alcun tipo di attrazione ma forse è dovuto alla poca attenzione che ho prestato loro. In ogni caso non ho nulla di diverso da dire rispetto ai corrispettivi della prima stagione. Anche sul cast, le impressioni sono le stesse con una sostanziale differenza forse: mentre nella prima gli italiani nel cast principale erano 5 su 16, ora son 3 su 9 (Mastronardi, Ruffino e Martari), visto che due ruoli sono stati tolti agli italiani e dati a due anglofoni (rispettivamente quelli di Piero de'Medici e della moglie Lucrezia Tornabuoni). Se dovessimo considerare anche i ruoli secondari invece sarebbero la metà. Ciò che comunque rimane sconcertante è che i ruoli primari siano affidati sempre e solo ad anglofoni famosi. Vediamo un po' chi sono:
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Ovviamente essendo dei professionisti non posso giudicare che positivamente il loro livello di recitazione, per quello che mi è permesso dire; forse han dipinto un po' troppo Lorenzo e Giuliano come dei guerrafondai, ma si sa come sono gli yankees.
Spero che le prossime puntate siano più avvincenti e più realistiche, altrimenti la seguirò soltanto per segnarmi gli immensi errori storici. Anzi, son curioso di vedere come faranno a ristabilire la discendenza, fato che nella prima serie gli sceneggiatori hanno avuto la geniale idea di uccidere il capostipite del ramo granducale.
In ogni caso rimango fermo su un'idea: che noi Italiani, o meglio la TV italiana, ormai non è più in grado di creare un buon prodotto perché preferisce appoggiarsi ad altri, non concedendo la giusta fiducia ai nostri creativi in qualunque campo, escluse le commediole che han già rotto le balle. Volete vedere una bella serie tv ben fatta e completamente originale (ossia scritta, diretta e girata interamente nel proprio Paese)? Seguite Isabel su Rai Premium il mercoledì sera. È una serie integralmente spagnola basata, come dice il nome, sul regno della Regina Cattolica Isabella I di Castiglia, della quale stiamo preparando una recensione. Benchè vi siano degli errori effimeri (diversamente che ne I Medici dove ce ne sono anche di madornali), Isabel è un prodotto di qualità e di fondata accuratezza storica.
Questo è quanto. In calce troverete gli errori delle prime due puntate!
Alla prossima gente!
Valutazione finale: 🤐🤐
ERRORI STORICI DEI PRIMI DUE EPISODI:
1) Agnuolo o Angelo Poliziano entrò sotto l’ala protettiva di Lorenzo Il Magnifico solo nel 1473 e non già da giovane;
2) La presenza di Botticelli a casa Medici non è provata. Certamente non fu sotto la protezione della famiglia dall’adolescenza, la quale passò gran parte nella bottega di Filippo Lippi fino al 1469. È certo tuttavia che dal 1475 i legami con la famiglia erano più saldi;
3) Piero de’Medici non accettò mai il supporto offerto da Giovanni Maria Sforza, e non in cambio della cancellazione del suo debito.
4) Sforza non giunse mai alle porte di Firenze, poiché fu fermato prima;
5) Lorenzo non “spodestò” il padre. Assunse le redini alla sua morte;
6) Lorenzo non andò mai a Roma con la madre e, pertanto, non conobbe mai Clarice a una festa. Fu la madre, dietro previ accordi con il padre Piero, a incontrarla quando si viaggiò sola a Roma e una volta tornata a Firenze, ne fece rapporto al marito. In realtà Lorenzo non si preoccupò affatto di Clarice e della questione matrimoniale che, anzi, delegò alla madre.
7) Carlo de’Medici non fu un orfano qualcuno allevato dai Medici. Si trattò di un figlio naturale (ossia illegittimo) di Cosimo de’Medici con la schiava circassa (interpretata da Sarah Felderbaum nella prima serie, per altro);
8) Clarice non si sposò per procura con Carlo de’Medici bensì con Filippo de’ Medici, arcivescovo di Pisa, lontano parente di Cosimo de'Medici, nonno di Lorenzo;
9) La morte di Piero de’Medici non avvenne qualche giorno dopo il matrimonio per procura tra Lorenzo e Clarice, bensì un anno dopo.
ERRORI STORICI NEGLI EPISODI 3 E 4
NB: Naturalmente tra gli errori non si tengono conto delle location utilizzate come set, non essendo ovviamente le residenze ufficiali delle famiglie menzionate (dagli Sforza ai Medici, passando per il Vaticano). Ciò è dato molto probabilmente per la mancanza dei permessi necessari. Diversa è la questione degli esterni (per esempio usare Pienza come set per Firenze) di cui non conosciamo le motivazioni, ma le cui “modifiche” ci sembrano in ogni caso assurde.
- Francesco della Rovere divenne papa col nome di Sisto IV nel 1471, quindi dopo l'ambientazione della puntata;
- Lorenzo andò a Milano nel 1469 ma non si sa se con il fratello e comunque in occasione del battesimo del primogenito di Galeazzo, di cui era padrino, non quindi per questioni finanziarie;
- Galeazzo Maria Sforza viene dipinto come un uomo rozzo e crudele: in realtà era ambizioso e impulsivo ma non un boia;
- Si scorge una delle porte di Firenze, la principale, in salita ma la città giace su un territorio pianeggiante;
- Nessuna fonte certa sui genitori di Francesco de'Rossi detto il Salviati, il quale viene descritto nelle stesse semplicemente come orfano;
- Filippo de' Medici, arcivescovo di Pisa non menzionato, morì nel 1474 e non nel 1468 o 1469 come nella puntata;
- Salviati viene definito “nipote di Jacopo” all'inizio della terza puntata (e nelle precedenti), poi viene chiamato cugino;
- Clarice non arriva a Firenze con la suocera, bensì con Giuliano de'Medici e dal cugino Pier Francesco assieme ad altri. Inoltre nella serie viene dipinta come una bambina debole e infantile, invece era una donna forte, austera, ligia alla religione e per questo anche altruista, secondo le fonti pervenute;
- Lo stemma dei Medici è sbagliato sia nel numero delle palle sia nella loro disposizione.
- Pompeo Litta, esimie genealogista, nei suoi alberi genealogici non riporta alcuna Novella Foscari, la quale non è menzionata nemmeno sotto la voce di Francesco de'Pazzi.
- Volterra si sollevò nel 1472 per la questione dell'allume, non prima.
ERRORI STORICI NEGLI EPISODI 5 E 6
NB: nelle cronache e nelle fonti dell'epoca non è mai menzionato un Luca Soderini come amico dei Medici. Al contrario si parla di un Tommaso Soderini il cui padre prese in effetti parte alla congiura di Luca Pitti. Questi però morì nel 1485.
- La questione di Imola si svolse dal 1471 al 1473, perciò non in un anno né in pochi mesi;
- Caterina Sforza, figlia naturale poi legittimata, si sposò nel 1473 a 10 anni e non nel 1471 a 8 anni.
- Imola fu ceduta allo Stato Pontificio come dote di Caterina Sforza nel matrimonio con Girolamo Riario, nipote del papa e ciò venne discusso prima delle nozze, non dopo;
- Il figlio di Lorenzo e Clarice è una femmina, non un maschio, Lucrezia nata nel 1470 (e non nel 1471);
- Bianca de'Medici diede alla luce una femmina solo nel 1471, dopo una sfilza di altri figli nati ben prima.
- Francesco Salviati non era il consigliere principale di Sisto IV, bensì lo era il nipote Riario;
- I tumulti di Città di Castello avvennero nel 1474;
- Il dipinto Venere e Marte fu realizzato dal 1482 al 1483, quindi un decennio dopo i fatti narrati nella puntata e 7-8 anni dopo la morte di Simonetta;
- Simonetta rinchiusa nelle segrete è pura fiction. Non ci son fonti a testimoniarlo;
- Giuliano della Rovere (futuro Giulio II) aveva 31 anni al momento dell'attacco a Città di Castello e non era quindi un quarantenne (o cinquantenne);
- Tutta la sequenza di Città di Castello è fantasia. Lorenzo fece pressioni affinchè il governo fiorentino mandasse aiuti e così fece. Furono mandate delle truppe per interrompere i rifornimenti dell'esercito papale. Solo allora Sisto IV ritirò il conto dalla banca Medici e tolse l'incarico di depositario pontificio a Lorenzo e Giuliano;
- Non viene menzionata né la vicenda della successione della signoria di Rimini, né dell'alleanza con il re di Napoli, il cui mancato intervento a Castello fu uno dei motivi per la creazione di una nuova alleanza;
- Simonetta morì di tisi nel 1475, non nel 1471 come si vuole supporre. Almeno un due sputacchiate di sangue le potevano mettere;
- Il trattato tra Firenze, Milano e Venezia fu stipulato nel novembre 1474;
- Galeazzo Maria Sforza morì il 26 dicembre 1476 ma non per mano dei Pazzi ma di un nobile milanese, Giovanni Andrea Lampugnani, per questioni interne
ERRORI STORICI NEGLI EPISODI 7 E 8
Critiche: tralasciando gli inseguimenti tipici delle serie tv statunitensi (che han già rotto il cazzo) e il modo in cui è stata rappresentata la congiura (veramente pessimo), la critica principale va alle riprese aeree. Queste si sarebbero potute evitare, dato che tutto il mondo conosce (o saprebbe riconoscere) piazza della Signoria a Firenze e, pertanto, si nota benissimo che quella ripresa non è la città gigliata.
- il conte Giovanni Battista da Montesecco, benchè soldato, non era così entusiasta di prender parte a un omicidio. Tutt'altro. Salviati e Francesco de'Pazzi cercarono duramente di convincerlo;
- papa Sisto IV era coinvolto fin dall'inizio nella congiura e secondo alcuni storici e da alcune fonti dell'epoca, fu anzi uno dei mandanti (assieme ai Pazzi);
- Non ci sono prove né fonti che indichino la presenza di Clarice a Roma nel marzo 1478;
- Il personaggio di Pazzino de'Pazzi è attorniato dalla leggenda. Non si sa se sia realmente esistito, ma è certo che non poteva essere presente alla Prima Crociata né, tantomeno, che le tre pietre fossero provenienti dal Santo Sepolcro. Per una spiegazione più approfondita si veda: http://umanesimi.blogspot.com/2017/04/il-crociato-inesistente-pazzino-de-pazzi.html
- Il 31 marzo 1478 non era di domenica, bensì un martedì. Inoltre viene rappresentata la cerimonia del Fuoco Sacro (ancora oggi celebrata nel S. Sepolcro), tanto cara ai Pazzi, la quale avveniva però la sera del Sabato Santo e con modalità diverse (vedi link precedente);
- Il cardinal Raffaele Sansoni Riario era nipote in seconda di Sisto IV (che quindi era suo prozio) per parte di madre;
- La Processione dei Magi, anche chiamata Cappella dei Magi, sono un ciclo di affreschi presenti nella cappella di palazzo Medici (Ricciardi oggi) a Firenze che è finemente decorata. Non era quindi solo una piccola sala con uno sparuto altare;
- Il seguito del cardinal Riario constò di molti uomini che non avevano bisogno di travestirsi: si sapeva infatti essere sia balestrieri che fanti;
- Riario non giunse a Firenze perché inviato dal papa, ma per sfuggire dalla peste che aveva colpito Pisa, dove studiava, su invito dei Pazzi;
- Nella puntata non si è dato grande risalto ai timori del Magnifico. Lorenzo infatti sospettò di un attentato e per questo cercò di non trovarsi mai insieme al fratello, in modo tale che ci fosse almeno un Medici a guidare la famiglia;
- Il primo tentativo di attentato non fu nella casa cittadina dei Medici ma nella villa di Fiesole, dove Lorenzo ricevette il cardinal Riario e diede un banchetto in suo onore. Non avvenne di sera, ma di giorno;
- L'assassinio di Giuliano e il ferimento di Lorenzo non avvenne dopo che il celebrante alzò l'ostia consacrata, bensì dopo la comunione. Inoltre, secondo alcune fonti, i due Medici non erano fermi ma si muovevano tra i loro amici in due gruppi distinti. Giuliano, poi, fu tramortito con un colpo alla testa;
- Proprio per questa situazione, Lorenzo riuscì a salvarsi perché scappò nella sagrestia nuova e da lì corse a casa, lasciando Giuliano a terra. Il suo corpo fu poi rimosso dai preti;
- Salviati non si impossessò del palazzo della Signoria, perché il gonfaloniere di Giustizia si accorse della trama e si difese colpendo l'arcivescovo, mentre gli uomini del prelato venivano rinchiusi in una stanza (poi furono impiccati). Quindi tutta la scena di lui che parla al balcone è pura fantasia.
- Nella puntata il cardinale Riario sparisce dalla scena, ma ebbe un ruolo cruciale perchè fu rinchiuso a Palazzo Vecchio come ostaggio, con la scusa di proteggerlo. In effetti questa precauzione gli si rivelò salvifica, perché scampò il pericolo di venire linciato;
- La folla NON supportò Pazzi e non lo stette ad ascoltare, ma si pose fin da subito dalla parte dei Medici iniziando una feroce rivolta;
- Lorenzo NON aizzò la folla, la quale imperversava furente per la città in maniera spontanea agendo di propria iniziativa. Difatti Lorenzo rimase rintanato in casa sua per una decina di giorni per la propria sicurezza a causa delle manifestazioni di supporto;
- Jacopo Pazzi NON fu fermato alle porte della città. Riuscì a fuggire dalla città grazie ad alcuni suoi uomini armati e ad avvertire l'esercito dei suoi alleati del fallimento. Venne poi catturato nella campagna toscana e impiccato quattro giorni dopo )e non lo stesso quindi) e il suo cadavere fu poi gettato nell'Arno (come quello del nipote);
- Francesco de'Pazzi scappò a casa dello zio ma venne catturato e poi impiccato;
- Ovviamente il dipinto Venere e Marte NON fu bruciato, perché la datazione della sua realizzazione è postuma (vedi sezione precedente). Ciò spiega anche la sua presenza alla National Gallery di Londra;
- Anche la Primavera è stata anticipata; infatti fu realizzata nel 1482, secondo le fonti.
Fonti: Treccani, il Dizionario Biografico degli Italiani e altre fonti storiche.
Aggiornamento: aggiunta di una foto (6/11/18) e degli errori presenti negli episodi 3, 4, 5 e 6. (Aggiornato il 7/11/18).
Aggiornamento 2: aggiunta degli errori delle puntate 7 e 8 e delle fonti. (Aggiornato il 14/11/18).
Aggiornamento 4: aggiunto link diretto (sottostante) per la 3a serie. (Aggiornato il 23/03/2021)