Nelle notti d'Oriente...
Prima di continuare ecco la trama, anche se... è davvero il caso di riassumere questa storia? Chi non la conosce?
Una premessa generale, probabilmente, è d'obbligo: in questa “recensione” troverai più critiche che lodi caro/a lettore/trice, perché di simile al cartone c'è ben poco. È inutile che ci nascondiamo dietro al “è basato sul...”, perché anche i Puffi sanno che se tu Disney fai un remake (cioè un “rifare”), i fan lo rivogliono uguale, no?!
Ora veniamo a noi. Inizialmente avevo intenzione di elencare prime le poche lodi e poi continuare con la valanga di critiche, però il testo sarebbe stato disarmonico per non dire macchinoso. Quindi dividerò le mie impressioni in categorie ed esporrò gli aspetti positivi e negativi insieme. Solamente una critica sarà a se stante. Si tratta dell'intro del lungometraggio: tutti hanno presente il classico castello con la nota musichetta. Ebbene negli anni passati l'introduzione è stata modificata a seconda dell'argomento: per esempio ne I pirati dei Caraibi la bandiera era la Jolly Roger, ne La bella e la Bestia tutto il castello era disegnato diversamente, ne Il ritorno di Mary Poppins il fiume è stato trasformato in una strada alberata di ciliegi e così via. Chissà per quale assurdo motivo, in Aladdin questo non è stato fatto. Tutto è rimasto uguale e un po' dispiace, perché sarebbe stato carino se il palazzo fosse stato trasformato in quello del cartone. Sarebbe stato più magico.
E vabbè... Dunque! Da dove iniziamo? Dalle canzoni? No, partiamo da...
LA STORIA
Allora la trama di questo live action è stata completamente rimestata; non segue infatti alla lettera il cartone e sono state aggiunte molte nuove sequenze, così come nuovi personaggi. Se da un lato alcuni di tali cambiamenti possono risultare anche interessanti e accattivanti (es: il pretendente nordico di Jasmine, invece che arabo), dall'altro non ho apprezzato come certi aspetti, definiamoli “canonici”, inerenti i personaggi siano stati modificati: esempio stupido e banale, la svolta femminista. Sì ok, magari con il senno di poi l'ho gradito, però reputo fondato pensare che il suo inserimento sia stato influenzato dalle cronache di attualità e dalla rinascita del femminismo, piuttosto che da una convinzione personale del regista. Cioè ammettiamolo, se in questi anni non ci fosse stata una ripresa del potere rosa con tutte le marce e manifestazioni (giustissime per carità), col cavolo che questa storia avrebbe avuto un simile svolgimento. Tuttavia, ripeto, non dispiace e anzi son ben altri gli stravolgimenti che mi hanno fatto sanguinare gli occhi … e le orecchie!
IL CAST
Devo fare una confessione: a parte Will Smith, non conosco praticamente nessun altro attore presente e credo di non essere il solo. Il “protagonista” è interpretato da Mena Massoud, un commediante sconosciuto il cui primo ruolo importante è stato proprio il succitato. La sua scelta si è rivelata davvero ottima, perché impersona alla perfezione Aladdin: se il “diamante grezzo” esistesse nel mondo reale, avrebbe certamente le sue sembianze. In più Mena è uno gnocco pazzesco, bisogna dirlo, con dei denti ultra-white che sono proprio in sintonia con l'atmosfera e il contesto. C'è forse un aspetto sul suo personaggio che non mi ha entusiasmato; ossia la continua e insistente ripetezione di epiteti quali “straccione”, “ladro” o “cane”. Naturalmente non è una sua colpa (bensì del regista e dello sceneggiatore), però questa insistenza, questa ostinazione a voler rimarcare il suo status sociale dopo un po' diventa noiosa e petulante!
I COSTUMI
“Spettacolari” e “affascinanti” sono aggettivi che forse non descrivono appieno la bellezza dei vestiti e degli accessori. Un tripudio di colori che ricordano molto i tradizionali abiti variopinti persiani e indiani, abilmente sfoggiati nella scena del ballo e dell'ingresso trionfale di Alì. Però, perché c'è un però, quelli del cast principale non sono canonici; tranne forse il famoso vestito azzurro di Jasmine che si intravede, gli altri son quasi tutti differenti e non rispecchiano il cartone: Aladdin indossa un gilet rosso su una camicia bianca invece di uno viola a petto scoperto; il suo vestito da principe è orrendo (ma quello del ballo è suggestivo); gli abiti di Jafar da Visir e stregone sono totalmente ridisegnati e anche il bastone è diverso (per quanto il secondo sia molto più figo del primo); anche il sultano ha un look differente. Tuttavia, per quanto l'aspetto dei personaggi non sia quantomai simile all'animazione del 1992, il parere sui costumi rimane pur sempre positivo e una lode ai costumisti è doverosa (eccezion fatta per Jafar).
IL SET E GLI EFFETTI SPECIALI
Stessa opinione la riservo al set e agli effetti speciali. In questo caso le critiche principali riguardano più che altro scelte futili e di poco conto, come l'aver posizionato Agrabah vicino al mare piuttosto che in pieno deserto o la resa visiva del castello e della Caverna delle Meraviglie: in entrambi i casi hanno voluto renderli i più realistici possibile; per quanto concerne il palazzo prendendo (a mio avviso) spunto dalla magnifica Moschea Blu di Istanbul (è praticamente identico, salvo il colore) e il risultato è eccezionale. Se esistesse davvero una residenza principesca di tali fattezze la gente rimarrebbe sbalordita e accorrerebbe a visitarla. Inoltre al suo interno si trovano elementi decorativi provenienti da diverse culture orientaleggianti che ricordano molto sia l'arte islamica (gli archi con le pietre bicolori della cattedrale di Cordoba, per esempio) sia quella indiana. L'insieme finale è spettacolare. Lo stesso vale per la città, molto ben ricostruita. Anche nel caso della Caverna c'è stato un cambiamento e concerne l'animazione: i supervisori hanno disatteso parecchio le mie aspettative, poiché speravo di vedere qualcosa di straordinario, con la testa della tigre comparire dalla roccia magari e risvegliarsi; invece anche qui hanno preferito ricrearla in maniera più naturale, scolpendola come fosse parte integrante della montagna e gli unici effetti sono concentrati sulla bocca che si chiude e sugli occhi accesi. Anche l'interno è difforme: le ricchezze son poche, è molto più cupo e l'ambiente risulta più simile alle nostre grotte, inoltre la lampada è posizionata su un'altissima roccia impervia (senza gradini). Tuttavia questi aspetti per quanto non fedeli al cartone, creano una situazione e un'ambientazione davvero suggestive (ok magari avrebbero potuto abbondare con l'oro e i gioielli!!!).
Tra i vari effetti speciali ho apprezzato sopratutto la resa grafica di Rajah, la tigra domestica di Jasmine: così perfetta e naturale nei movimenti e nelle espressioni. Invece nel ridisegnare Iago il regista ha esagerato con la realtà. Come ho espresso nel paragrafo precedente, trovo molto interessante e sagace voler ricreare ambientazioni, animali e quant'altro nella maniera più realistica possibile, eppure in questo specifico caso Ritchie ha forse perso di vista che si tratta pur sempre di un racconto fantastico; perciò va bene creare un palazzo che sia veritiero, ma non si può snaturare un animale parlante rendendolo un semplice pappagallo ripetente, perché allora se vogliamo proprio dirla tutta non ogni singolo Ara Macao (razza cui appartiene Iago) sa “parlare”. Ma al di là di ciò, trovo assurdo che in una storia in cui sono presenti geni delle lampade, magia e altri elementi fantastici si voglia standardizzare uno dei personaggi (di una certa rilevanza), solo perché un animale. Mi sembra sciocco e svilente... per il pappagallo.
Anche le sequenze canterine e in particolare quelle de Un amico come me e Il grande Alì le ho trovate davvero spettacolari, per quanto non somiglianti e il mattatore delle due scene è ovviamente il Genio. Ho già avuto modo di commentare la prestanza fisica di Will Smith e adesso vorrei concentrarmi sul suo aspetto “geniale”. Mi sono piaciuti molto i decori delle braccia e i bracciali da schiavo, però ancor più la coda tutta nuvolosa e fumosa come se fosse una piccola tempesta con lampi. Davvero strepitosa.
Ciononostante, al di là degli elogi, si fa sentire la mancanza di qualsivoglia elemento parodistico e riferimento ai vari Classici Disney che caratterizzano il cartone (es: le parodie del Genio nella Caverna, la testa che si trasforma in Pinocchio, i riferimenti a Lassie, il tempietto di Hercules), venendosi così a perdere quella magia che contraddistingue ogni lungometraggio d'animazione fuoriuscito da Burbank.
IL DOPPIAGGIO E LE CANZONI
Infine, per concludere in bellezza questa critica, la nota più dolente di tutte che mi ha fatto davvero incazzare: il doppiaggio delle canzoni!
Ce ne fosse stata UNA e ripeto UNA, che lo studio di doppiaggio italiano l'avesse rifatta identica e questo obbrobrio è stato ripetuto anche in altri precedenti remake come Cenerentola o Il libro della giungla e ovviamente La bella e la Bestia! E mi rivolgo la solita domanda: se c'è già una canzone che è entrata nella testa di milioni di bambini durante l'infanzia, con cui sono cresciuti, PERCHÉ ca**o andare a cambiare le parole??? Per renderla più simile alla traduzione? Bella mer*a!! Tutte e ripeto T-U-T-T-E le canzoni di questo film sono state rimaneggiate; quando, vedendolo, penserete “finalmente una identica”... tac! ecco zompare come un avvoltoio su una carcassa la correzione e la sostituzione delle parole, che sostanzialmente vogliono dire la stessa identica cosa MA no! Han dovuto sostituirla perché più simile alla traduzione originale e così facendo han rovinato il film (già di per sé critico). Poi per quanto concerne quelle emblematiche (Un amico come me e Il mondo è tuo) è meglio sorvolare perché rischio di avere un embolo. Vorrei davvero conoscere quel deficiente che ha deciso di fare questi cambiamenti e chi sceglie gli studi di doppiaggio.
Essendo Will Smith a interpretare il Genio, secondo te chi presterà la voce per doppiarlo? Se stai pensando, caro/a lettore/trice, “beh ovviamente il suo doppiatore ufficiale” allora sappi che hai fatto bingo! Il ragionamento infatti calza, ma se sei un ragazzo cresciuto negli anni '90 con la Disney questo collegamento non è affatto immediato; perché parlando del Genio la prima e unica voce che ti verrà in mente sarà quella di...? Bravo, Gigi Proietti, il grande attore romano che nel 1992 fu scelto per ricoprire il ruolo di Robin Williams. Un colpo al cuore? No, perché alla fine sentire e vedere Will Smith con la voce di Proietti sarebbe stato paradossale e quindi Sandro Acerbo (Marco Manca per il canto) se l'è meritato ed è stato molto bravo. MA... Ma il mattatore romano non è stato mica messo da parte. Ricordi quando parlando di Navid Negahban, ho affermato che il suo sultano è stato particolarmente impreziosito dalla voce italiana? E chi mai potrebbe essere se non proprio Gigi Proietti? Ebbene sì, nel remake l'attore ha smesso i panni del Genio per assumere quelli del regnante e devo ammettere che la scelta non si è mai rivelata più vincente! Complimenti a Proietti e anche agli altri doppiatori per il loro lavoro: Manuel Meli per “Aladdin”, Giulia Franceschetti per Jasmine (Naomi Rivieccio nel canto), Fabrizio Mazzotta nelle piume di Iago, Angela Brusa nelle vesti di Dalia, Edoardo Stoppacciaro per il principe Anders, Carlo Scipioni per Hakim e Roberto Fidecaro che ha prestato la voce alla Caverna delle Meraviglie. L'unico a non essermi piaciuto è Francesco Venditti ma per un motivo semplice: avrei preferito una voce più cupa, più greve per Jafar, come quella di Massimo Corvo che ne fu il doppiatore nel 1992. Naturalmente, come già spiegato, sarebbe stato necessario anche un'altro attore; tuttavia come voce di Marwan Kenzari non è malaccio.
Ecco lettore, siamo arrivati alla fine di questo viaggio. Spero di non essere stato fin troppo pesante e petulante, ma essendo un fan Disney non potevo esimermi da certe posizioni e critiche. In calce troverai le principali differenze tra il cartone e il film con qualche nota aggiuntiva.
Grazie per la pazienza e per aver letto tutto quanto. Sentiti libero di commentare qui sotto.
Buona visione!
Valutazione finale: versione italiana 😡👎🏼.
PS: Non mi sono dimenticato di Abu (letto Abù), ma ho voluto evitare almeno di commentare lui, sennò sarebbe stata una tragedia!
NB: gli errori concernenti le canzoni si riferiscono alla versione italiana.
- L'inizio è totalmente diverso, eppure interessante. In entrambi i casi però la storia di Aladdin è presentata come una leggenda, ma qui non è lui il protagonista.
- La canzone Notti d'Oriente è sbagliata; solo il ritornello è simile.
- Il modo in cui Jafar arriva alla Caverna delle Meraviglie è sbagliato. Manca la sequenza dello scarabeo e del servo. Nel presente film la Caverna non è (del tutto) animata.
- Aladdin, nel cartone, non vende la merce rubata. Lo si vede rubare un pane e poi donarlo ai due bambini poveri, che poi salva dall'ingresso di un principe arabo (in solitaria) a palazzo.
- La canzone La mia vera storia di Aladdin è totalmente sbagliata, sia nel testo che nella sequenza (non la canta in quell'occasione). In più la mercante di colore ha un atteggiamento molto arabo.
- Il nascondiglio di Aladdin è differente; eppure la resa scenica è davvero accattivante, meglio del cartone (specie le scale).
- Nel cartone Agrabah non è sul mare ma in pieno deserto.
- Jasmine non si mette a suonare un liuto (?) nel covo di Aladdin.
- Anche il reprise de La mia vera storia è stato modificato e il contesto è cambiato.
- Il principe pretendente non arriva ad Agrabah per mare, ma a cavallo e da solo. Non è nordico, bensì arabo (ma questo è interessante).
- La scena di Aladdin che rischia di finire sotto il cavallo della guardia è stata modificata: nel cartone non è Aladdin ma due bambini e non è una guardia bensì il succitato pretendente
- Il castello, così come la Caverna, è stato completamente ridisegnato (ma è figo).
- L'effetto ipnosi del bastone di Jafar è reso male. Non si vedono bene gli occhi illuminarsi, però l'idea di far cambiare sembianze al volto del Visir è accattivante.
- Sono stati inseriti elementi nuovi, come il menzionato Shirabad e il personaggio dell'ancella Dalia non presenti nel cartone.
- Inserita una nuova canzone per Jasmine, che è molto bella (il reprise invece poteva essere evitato)
- Molto bella anche la torre residenziale di Jafar con la sfera armillare (o è una volta celeste) in movimento.
- Nel cartone Jafar non svela ad Aladdin la vera identità della principessa e non si presenta a lui nelle vesti di Visir, bensì di vecchio prigioniero che lo conduce alla Caverna.
- Il tappeto magico non era intrappolato sotto un grosso masso, ma era semplicemente disteso sul suolo della Caverna.
- La lampada nel cartone si trova in una cavità secondaria e la roccia su cui è posta ha gli scalini. Qui però c'è maggior effetto.
- Abu non afferra il rubino per evitare che si rompa, bensì avido e ossessionato dalla ricchezza ruba un grande rubino posto su una statua. Abu non è così di buon cuore
- Anche il modo in cui la Caverna punisce Aladdin e Abu è differente almeno come inizio, però è stato comunque resa bene.
- Nel cartone solo dopo esser scappato dalla Caverna, Jafar rivela la sua vera identità.
- L'uscita del Genio dalla lampada è un po' banale, in più mancano le sue gag.
- Abu non è trasformata in musico ambulante, però la scena è parecchio divertente.
- La canzone Un amico come me è stata distrutta e riscritta: uno schifo! È stato inserito una parte rap (essendo Will Smith rapper) che però non dispiace e anche la coreografia, per quando dissimile, è comunque spassosa.
- La fuga dalla Caverna è alquanto insignificante. Inoltre il trucchetto usato è diverso: non si basa su un gioco di parole ma sullo sfregamento della scimmia (che non si vede bene) invece che di Aladdin
- La sequenza di riavvolgimento, non inclusa nel cartone, è molto divertente.
- Il Genio non sogna di diventare umano, ma solamente libero.
- Anche la scena in cui Aladdin è trasformato in principe avviene in un contesto diverso, così come lo è il vestito.
- La canzone Il pricipe Alì è stata modificata sia nel testo che nella coreografia. Aladdin non è timido ma spavaldo, si pavoneggia e il Genio rincara la dose. Inoltre nel cartone fa la sua comparsa su Abu-elefante e non su un cammello di fiori.
- L'idea di far partecipare il sultano alla coreografia è stato geniale e divertente.
- La scena di Alì che si presenta al sultano è stata totalmente rifatta, anche perché gli attori hanno improvvisato.
- Il punch non è propriamente arabo come drink.
- Naturalmente le sequenze con Delia non sono presenti nel cartone
- Pure la scena del ballo è nuova, ma è molto spettacolare per i colori utilizzati (forse la coreografia è un filino Bollywood style).
- La canzone Il mondo è tuo è stata dissacrata, anche nella sequenza. Mancano riferimenti ad altri Classici Disney e non c'è un giro del mondo quanto più del regno.
- Aladdin non viene legato e gettato in mare; il salvataggio del Genio avviene in un altro contesto.
- Aladdin non accusa Jafar e non gli rompe il bastone. Inoltre il Visir non viene imprigionato, bensì è lui a rinchiudere il sultano. Tutta la scena è stata riscritta.
- Lo stesso dicasi del modo in cui Jafar entra in possesso della lampada: completamente errata.
- Il Genio una volta liberato non diventa umano.
- La battuta sul Nilo è stata cancellata.
- Nel cartone non c'è nessuna svolta femminista, che qui appare scontata fin dall'inizio e quindi banale.
- La scena dei titoli di coda è stupenda.
Aggiornamento 2: corretto e modificato il testo. (Aggiornato il 27/12/2022)