Ipocrisia portami via
Mah, magari noi (e chi la pensi come noi) saremo dei folli, però affermare che un evento culturale che ti porta in casa migliaia di persone straniere non sia rilevante per la situazione interna ed esterna al Paese, ci sembra alquanto stupido. Oltre che ipocrita per i motivi già enunciati. In più, uno Stato dovrebbe sempre salvaguardare (nonché promuovere) la cultura, specie quella che trae turisti; e turismo = soldi. Ora, è logico che tra un festival musicale e i bombardamenti, quest'ultimi siano di primaria importanza e abbiamo priorità elevata, ma dire che è in fondo alla lista è sbagliato perché le due situazioni non si escludono a vicenda, anzi sono correlate. Invece, a sentire le parole del Governo di Netanyahu, pare proprio che la cosa più importante fosse il contrattacco e non la protezione dei cittadini e dei turisti. Fortunatamente abbiamo visto che il clima si è pacificato, o comunque si è disteso un poco, nella settimana scorsa e che tutto è filato liscio. Abbiamo anche scampato il pericolo di un'intromissione politica durante la finale, nella quale era stato invitato il primo ministro. Per lo meno ha avuto la decenza di non presentarsi e di non creare così scandali inutili; cosa che non si può dire della KAN.
In realtà non si tratta proprio di uno scandalo, bensì di una spiacevole situazione. Nella prima giornata dell'Eurovision, il sito d'informazione israeliano Ynet ha pubblicato una notizia secondo cui la giovane conduttrice Lucy Ayoub, che abbiamo imparato a conoscere, non sarebbe stata ricompensata con un premio aggiuntivo oltre al solito salario (da semplice dipendente della KAN). Detta in soldoni: non le sarebbe stato corrisposto un bonus per la conduzione dell'Eurofestival. E voi direte: ok e allora, chi se ne frega? Il problema è che solo nel suo caso si è verificata una simile situazione, dato che sia Assi Azar sia Erez Tal che Bar Rafaeli hanno percepito un bonus totale aggiuntivo di ca. 126 mila dollari (sui 30mila E. a capoccia). E perché la Ayoub invece no? Non ci è dato saperlo, ma non ci meraviglierebbe se fosse di natura “politica” (è risaputo che la giovane presentatrice sia contraria al Governo). Sappiamo però che Assi Azar devolverà in beneficienza (o ha già devoluto) tutto il suo bonus all'associazione Israeli Gay Youth, la quale dal 2001 si occupa di provvedere aiuto e supporto ai giovani appartenenti alla comunità LGBT con problemi relativi l'identità sessuale e di carattere sociale.
Queste erano le uniche due notizie con qualche rilevanza uscite prima e durante l'Eurovision Song Contest 2019.
Grazie per aver letto fin qui! Pubblicheremo a breve le nuove e già problematiche news riguardanti l'Eurovision Song Contest 2020.
A presto!
Fonti: Eurofestival News, Haaretz, Ynet News, Express.co.uk, Eurovision World.com.