Che delusione!
Sta per iniziare la madre di tutte le trasmissioni per l’homo twittericus. #ESCITA
— E c'eccìs! (@Inviaggiatore) 14 maggio 2019
In realtà la prima semifinale è stata un po' deludente, per non dire schifosa, tanto per le canzoni orrende quanto per le esibizioni dei cantanti. Infatti diversamente dagli anni scorsi, visto l'andamento uniremo la cronaca al live twitting nello stesso “articolo”. La serata d'altronde era così piatta, che nessuno ha fatto commenti sui vestiti di scena e/o sui colori predominanti, così giusto per darvi un'idea. Anche il trash non era alquanto presente, tranne in alcuni casi (quale il Portogallo) in cui era travestito da “cattivo gusto”.
Ad aprire l'Eurovision Song Contest 2019 in diretta da Tel Aviv è stata la balenottera azzurra che lo scorso anno ha vinto grazie alla compravendita di voti e alla pubblicità convulsiva attuata sui vai social gay (vedere qui). Dopo una intro con un video ripercorrente l'infanzia dell'artista da quando era una piccola ballerina di Botero alla vittoria del 2018, video che si sarebbe potuto benissimo evitare, Netta, con un abito che definirlo pessimo sarebbe eufemistico, ha intonato nuovamente Toy in un arrangiamento diverso. Ma per quanto si possano cambiare gli accordi (che non poi ce ne sono visto che è tutto elettronico) e il ritmo, la canzone rimane sempre una schifezza. L'unica cosa bella della sua esibizione è stato l'immancabile gatto giapponese, questa volta realizzato con una struttura di triangoli luminosi che riprendeva lo stile del palco. Ah già! Il palco! Non se l'è filato nessuno! Molto grande, anche troppo tenendo presente l'angusto spazio ospitante la manifestazione, ma certamente degno del suo architetto. Tuttavia non ci è piaciuto il modo il cui venivano rappresentate le bandiere delle Nazioni, attraverso l'illuminazione del soffitto triangolato. Per quegli Stati con vessilli semplici come il nostro potrà anche funzionare, ma per quelli in cui sono presenti simboli quali San Marino o Malta, non è molto azzeccato. Inoltre essendo riprodotto sul soffitto, attira meno l'attenzione rispetto agli schermi sullo sfondo o alla cornice del palco (vedi Kiev).
Vi sarete accorti che abbiamo elegantemente glissato su Netta, perché abbiamo espresso già troppe parole per lei. Terminata la sua esibizione sono apparsi i quattro conduttori che vi avevamo già presentato: i due giovani Assi Azar e Lucy Ayoub, relegati alla green room che, lo ricordiamo, è da tutt'altra parte (maggiori info qui) e che avrebbero meritato maggiormente di essere i due host principali. Questi due ragazzi sono i veri “beniamini” della serata e sono anche quelli cui bisogna prestare maggior attenzione per motivi diversi: Lucy perché rappresenta una sorta di “minaccia” per il Governo, essendo per metà arabo-cristiana e per metà ebrea e avendo sempre osteggiato la politica israeliana. Proprio la Ayoub, durante la serata ha spiegato che la KAN ha lanciato un progetto per le persone con disabilità audiovisive affinché tutti potessero assistere allo show “come dovrebbe essere”. Una frecciatina? Forse. Assi invece, oltre a essere un fregno da morire, è un
39enne blogger, scrittore, attivista, #AssiAzar è tra i conduttori a Tel Aviv di #Eurovision2019. Sposato con lo spagnolo Albert Escolà, devolverà i 30.000 euro del compenso ad associazioni che lottano per i diritti #LGBT #Eurovision #ESCIta □️□ pic.twitter.com/9roj0x1KIP
— radio_zek (@radio_zek) 14 maggio 2019
Il primo a scendere in gara è stato Cipro, rappresentata dalla cantante georgiana poi naturalizzata greca Tamta (Goduadze il cognome) che, come ci rende noto la guida redatta da Eurofestival News, si sposò a 14 anni (con uno di 16) ed ebbe subito una figlia. Quindi facendo i calcoli ora la bimba, Anna, ha 24 anni. Gossip a parte, la canzone è stata definita da molti un plagio o meglio una rielaborazione di Fuego di Eleni Foureira dello scorso anno; ma d'altronde il team di compositori è lo stesso. E il titolo di certo non aiuta: Replay. Ecco alcuni tweet:
|
|
A seguire Cipro è stato il Montenegro, il quale ha subìto un cambiamento generale e invece di portare quel trash che adoriamo e che siamo abituati a sentire, si è presentato con i D’Mol, un gruppo di sei componenti (tre maschi e tre femmine) precipitati direttamente dal Paradiso. Vestiti a parte (una delle ragazze deve aver rubato una nappa delle tende dell'albergo) e uno dei cantanti molto fregno (Rizo Feratovic), la canzone, Heaven, era molto interessante e orecchiabile però c'è chi ha giustamente detto...
|
|
|
|
|
|
|
|
Per non dimenticare la Repubblica Ceca. #Eurovision #ESCIta #ESC2019 pic.twitter.com/miVYeCf4Pr
— M@nu L™ (@ManuelHolmes_) 14 maggio 2019
|
|
|
|
In Bielorussia la dittatura ha fermato il tempo all'era Britney Spears. #ESCita #ESCrsm
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) 14 maggio 2019
|
|
|
|
Belgio.... un paese con 400 lingue riconosciute e lui in quale canta? inglese.... NON MERITI DI PASSARE! #ESCita #ESCrsm
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) 14 maggio 2019
|
|
|
|
L'Australia ha deciso di omaggiare l'Europa con una grande citazione.#Eurovision #aus #ESCita #ESC2019 pic.twitter.com/xY9YtvhQ5E
— Francesco Fumarola (@fra_fuma) 14 maggio 2019
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
A ravvivare gli animi e a far bagnare le mutande di molti presenti a Tel Aviv e di molti telespettatori, ci ha poi pensato Assi. Già lui è un bel ragazzo, ma ha voluto smascherare degli altarini che ci son piaciuti particolarmente. Durante la mini intervista ai cantanti di Francia, Israele e Spagna, dichiarando di voler "far contento il mio marito spagnolo, che è qui che mi sta guardando” (è infatti sposato con l'architetto Albert Escolà Benet), Assi si è rivolto proprio all'artista iberico Miguel “Miki” annunciando che voleva mostrargli qualcosa che ha “tenuto nascosto a tutti noi, compresa questa stasera”. E così facendo ha tirato fuori da sotto il banco un piccolo cartonato con la foto mezzo nuda del cantante (vedi foto), domandandogli “perchè ci hai tenuto nascosto questo Miki, la gente se lo sta chiedendo”.
Il ragazzo, classe '96, visibilmente imbarazzato ha risposto che la foto era presente sul suo profilo Instagram, che aveva cancellato dopo essere entrato a Operación Triunfo, lo show che da qualche anno sceglie il rappresentante spagnolo per l'Eurovision. Una volta selezionato, ha cercato su Google il proprio nome e sulla sua pagina di Wikipedia era comparsa quella foto.
Non fosse stato per questi momenti, la serata sarebbe stata alquanto scialba. Invece ci ha molto sorpreso venire a conoscenza che l'artista francese, Bilal Hassani, non è una donna bensì un ragazzo. Ci ha scioccati perché la davamo donna al 100%; però col sennò di poi effettivamente quelle sopracciglia non erano molto femminili. Sul rappresentante israeliano non ci esprimiamo, tranne far notare che ha un naso che fa provincia; durante l'intervista Assi ha detto che Kobi Marimi si è commosso alla fine delle prove. Se ha pianto a tutte le prove allora non è emozione, è strategia.
Questo è quanto di interessante (poco) è successo nella serata di ieri. Vediamo ora i risultati e chi è passato in finale.
Detto ciò non ci resta che darvi appuntamento per domani sera, sempre ore 21.00 e sempre su Rai4 e speriamo con una SF2 molto più emozionante e divertente! In calce troverete il video per rivedere la prima e alcuni tweet riguardanti i risultati.
Buona giornata!
|
|