Soldi (x3), Deve essere divertente nel mondo dei (UOMINI) Ricchi!
Anche quest'oggi vi presentiamo un riassuntone di notizie provenienti dal wild world (web), in particolare da Israele, sede della 64esima edizione dell'Eurovision Song Contest e da oltreoceano.
Come sempre cercheremo di andare in ordine cronologico, iniziando dalla notizia più datata a quella più recente.
Tempo fa vi avevamo parlato di un canadese ebreo multimilionario che si era offerto di sborsare soldoni pur di permettere alla IPBC/KAN di organizzare l'Eurofestival, quando c'era ancora alta marea tra la TV statale e il governo israeliano. Poiché successivamente le cose furono (s)fortunatamente sistemate, Sylvan Adams non ebbe modo di correre in banca a fare il bonifico (almeno da quanto sappiamo)... fino a oggi. Infatti il magnate canadese ha trovato l'occasione per metter mano al portafoglio, quando è trapelata la notizia che i dirigenti della KAN erano in trattative per portare un super ospite all'Eurovision. E chi sarà mai? A Stoccolma nel 2016, la Svezia chiamò Justin Timberlake per fare una “comparsata” e cantare, non in playback, Can't stop the felling, il suo singolo del momento.
Così riporta Ynetnews le parole di Danny Ben Naim, socio/assistente del multimilionario, dichiarate in un'intervista al sito israeliano Mako.
Capite? In pratica è per far batter cassa alla KAN e per dimostrare al mondo quanto sia bello che un Paese, non contento del territorio già concessogli, stia usurpando la terra abitata da secoli da altri con la forza e la violenza (non che i Palestinesi siano da meno, ma hanno tutto il diritto di difendersi); quanto sia bello un Paese che se ne frega dei diritti civili e sia naufragato in una pericolosa deriva estremista ultraconservatrice che presto o tardi cancellerà anche la libertà di culto, mentre alla sua guida c'è un dittatore che si crede superiore persino alla legge e che viene considerato un "cancro che minaccia la democrazia".
Naturalmente la notizia di Madonna quale possibile ospite ha fatto subito scattare in piedi i suoi fan e i fan dell'Eurovision (benché i due gruppi spesso coincidano) e tra le tante ovazioni ci sono state però anche molte accuse e molte rimostranze. Per esempio il sito tedesco Klatsch-Tratsch ha fatto notare la folle idea di chiamare un artista straniero piuttosto che dare visibilità a gruppi musicali autoctoni e farne accrescere la loro fama; un pensiero questo che dimostra anche l'ipocrisia delle parole di Naim (se vuoi far vedere la bellezza del tuo Paese, non chiami uno che non è nemmeno tuo connazionale!). È pur vero, però, che anche a Stoccolma non si esibirono artisti svedesi (tranne il manzo Måns), però per lo meno non ebbero la presunzione di eleggere Timberlack a simbolo di propaganda turistico-politica. Difatti molti cibernauti, specialmente israeliani, concordano con l'opinione tedesca e nell'ultimo mese in molti hanno espresso sdegno e insoddisfazione (nonché palese avversione) per una simile scelta, volendo al posto di Madonna la cantante Dana International.
Ammettendo di essere ignoranti sull'argomento, siamo andati a cercare chi sia questa interprete. A quanto sembra Dana International è stata la rappresentante israeliana che ha vinto all'Eurovision Song Contest del 1998 di Birmingham (G.B.) e che si ripresentò a Düsseldorf nel 2011, anno in cui noi tornammo in gara, non avendo successo. La richiesta di avere quest'artista al posto di Madonna non riguarda solo la vittoria di ventuno anni fa, bensì bisogna ricercarla nella persona e nel suo passato. Dana infatti è una ex transessuale, che nel 1993 si sottopose all'operazione per il cambio di sesso, quale ultimo step della transizione da uomo a donna, cominciata con trattamenti ormonali. Nato Yaron, oggi il suo vero nome è Sharon. Proprio per questo suo cambiamento interiore ed esteriore è sempre stata sensibile ai diritti LGBT, di cui divenne presto un'attivista e un'icona gay. Ma Dana è anche apprezzata in Israele dai più democratici e liberali, ossia tutti quelli che non votano Netanyahu e la destra, perché è anche un simbolo di tolleranza. Oltre a cantare (da sempre) anche in arabo, nel 1999 in un'intervista televisiva sostenne che Israele non sia lo stato degli ebrei ma degli Israeliani, siano essi ebrei, musulmani o cristiani. E per tali affermazioni si attirò ovviamente le ire degli estremisti di destra. Già intuiva la brutta aria che stava tirando. Tuttavia non si espose solo per difendere i diritti dei Palestinesi, si impegnò per la difesa dei diritti umani ovunque nel mondo.
Perciò alla luce di tali notizie, forse Dana International avrebbe meritato maggiormente rispetto a Madonna e sarebbero stati soldi meglio spesi; probabilmente era un personaggio troppo scomodo per il dittatore... Mah. Ecco alcuni tweet sulla questione.
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Su Twitter poi la gente si è scatenata e vi è anche chi ha provato a sondare il terreno per vedere se questo ingaggio sia stato apprezzato o meno e il risultato è il seguente:
#Eurovision □□□
— Sondages Tweet □ (@Sondages_Tweet) 12 febbraio 2019
Pour un cachet à 1,5 millions de dollars, la Reine de la Pop : @Madonna chantera pour la finale de l’#Eurovision2019 à #TelAviv en #Israël le 18 Mai prochain.
Qu’en pensez-vous ? #DareToDream #Madonna
It's 5th February, not 1st April. Next.#Eurovision #Madonna https://t.co/yXX9cvz4W9
— John Eldon (@john__eldon) 5 febbraio 2019
The best thing about #Madonna doing #Eurovision is that hers will undoubtedly be the best song you hear all night.#PROMO #MAGIC
— Royal Highness □□ (@LightingMatchez) 5 febbraio 2019
A presto!
Fonti: Eurofestival News, MiamiDiario, Codes de gay, i24News, Nena news, Focus.de, Ynetnews, Corriere della Sera.