S.P.Q.R!!!*
Buongiorno a tutti i lettori!
È passato un po' di tempo dall'ultima recensione letteraria e riprendo questa rubrica parlandovi degli albi di Asterix che quest'anno compie 60 anni.
È passato un po' di tempo dall'ultima recensione letteraria e riprendo questa rubrica parlandovi degli albi di Asterix che quest'anno compie 60 anni.
La Francia ha voluto omaggiarlo con i 2€ commemorativi qui a lato. Penso che quasi tutti conoscano le avventure del piccolo Gallo biondo e del grosso... «Chi sarebbe grosso?!»... scusate del forzuto, ma snello, amico rossiccio contro il Romano invasore. O forse no? Beh allora permettetemi di riassumere la storia con una trama dall'incipit “famoso”.
Siamo nel 50 a.C. quando tutta la Gallia è occupata dai Romani! Tutta? No! Perché da qualche parte nell'Armorica, un piccolo villaggio resiste ancora e sempre all'invasore; un piccolo villaggio circondato da campi trincerati Romani. Ma gli abitanti resistono grazie alla pozione magica che dona una forza invincibile, preparata dal saggio druido Panoramix e somministrata a tutti gli abitanti. «Non a tutti!!!» Già è vero. Tra i Galli ve ne uno a cui sempre vietato berla, perché non gli serve essendo caduto nel paiolo quando era piccolo: il suo nome è Obelix, il fidato amico di Asterix, il guerriero più astuto del villaggio e protagonista di queste avventure.
Siamo nel 50 a.C. quando tutta la Gallia è occupata dai Romani! Tutta? No! Perché da qualche parte nell'Armorica, un piccolo villaggio resiste ancora e sempre all'invasore; un piccolo villaggio circondato da campi trincerati Romani. Ma gli abitanti resistono grazie alla pozione magica che dona una forza invincibile, preparata dal saggio druido Panoramix e somministrata a tutti gli abitanti. «Non a tutti!!!» Già è vero. Tra i Galli ve ne uno a cui sempre vietato berla, perché non gli serve essendo caduto nel paiolo quando era piccolo: il suo nome è Obelix, il fidato amico di Asterix, il guerriero più astuto del villaggio e protagonista di queste avventure.
Le avventure di Asterix e Obelix, per quanto ambientate durante l'antica Roma, incominciarono 2009 anni dopo, nell'attuale Francia del 1959, dall'incontro di un fumettista già rinomato quale René Goscinny (1926-1977), con un giovane disegnatore, Albert Uderzo (1927-vivente). Inizialmente le storie apparvero su Pilote, una nota rivista francese dedicata ai fumetti d'oltralpe, nella quale furono pubblicati diversi racconti che fecero la storia del fumetto: Lucky Luke e Iznogoud (di Goscinny), Walter Melon, Barbarossa e molti altri. Il primo albo ufficiale di Asterix uscì nel 1961 e fu intitolato Asterix il Gallico (in fr: Asterix le Gaulois).
Nel 1977 le avventure dei due ormai noti Galli ebbero un inaspettato arresto con la dipartita di uno dei suoi collaboratori, la penna del duo Goscinny e, come ricorda la figlia Anna nell'incipit a L'albo d'oro del 2009 (creato per il 50° anniversario), sembrò per un momento che anche Asterix dovesse scomparire. In molti infatti non erano d'accordo col proseguimento dei lavori senza il suo creatore e anche Uderzo inizialmente titubava, perché non se la sentiva di continuare senza l'amico. Perciò venne mantenuto un lutto di tre anni, eccezion fatta per la storia Asterix e i Belgi (in fr: Asterix chez les Belges), l'ultima sceneggiata dal fumettista e che uscì postuma nel 1979.
Nel 1977 le avventure dei due ormai noti Galli ebbero un inaspettato arresto con la dipartita di uno dei suoi collaboratori, la penna del duo Goscinny e, come ricorda la figlia Anna nell'incipit a L'albo d'oro del 2009 (creato per il 50° anniversario), sembrò per un momento che anche Asterix dovesse scomparire. In molti infatti non erano d'accordo col proseguimento dei lavori senza il suo creatore e anche Uderzo inizialmente titubava, perché non se la sentiva di continuare senza l'amico. Perciò venne mantenuto un lutto di tre anni, eccezion fatta per la storia Asterix e i Belgi (in fr: Asterix chez les Belges), l'ultima sceneggiata dal fumettista e che uscì postuma nel 1979.
Poi, dopo un anno di incertezze, nel 1980 Asterix e Obelix riapparirono più in forma che mai in una nuova e bizzarra vicenda disegnata e pensata da Uderzo. Il disegnatore proseguirà il suo lavoro in solitaria fino al 2013 quando passò il testimone volontariamente (ma con il beneplacito di Anna) ad altri due autori, Jean-Yves Ferri (per la sceneggiatura) e Didier Conrad (per i disegni). Per segnare questo passaggio di consegne sulla copertina sono presenti entrambi i nomi dei disegnatori, mentre dal successivo permarrà solamente quello di Conrad. È questa un'usanza che si tramanda dalla prima copertina in assoluto: la cover infatti è sempre firmata dal disegnatore mentre sotto al titolo vengono indicati per esteso entrambi i nomi. Inoltre, a partire dal primo cartonato, i nomi dei creatori originali sono posti in copertina in bella vista al di sopra del titolo a imperitura memoria (vedi foto) e anche nel frontespizio, il quale anzi incomincia così:
STILE E CARATTERISTICHE DEL FUMETTO
Lo stile del fumetto ricalca naturalmente quello occidentale, molto differente rispetto al manga giapponese (o al manhua cinese o al manhwa coreano). Innanzitutto le storie sono a colori e poi l'impaginazione è divisa per riquadri leggermente separati nei quali si snodano le storie. Anche in Asterix, come già in Topolino, vi è presente una voce narrante che è segnalata da piccoli quadretti gialli, in cui possiamo trovare annotazioni riguardanti l'incipit della storia e altri particolari (per es: il nome attuale di città Romane o riferimenti a giochi e modi di dire contemporanei). Pur essendo spesso presente, però, il narratore non è mai troppo invadente e a volte interagisce col lettore quasi in una sorta di quarta dimensione. Quando leggete Asterix dovreste quindi immaginarvi di vedere un suo cartone animato oppure di ascoltare la storia da altri.
Una particolarità dell'impaginazione di questi albi è l'inserimento, dopo il frontespizio, di una pagina con la cartina geografica della Gallia recante il noto esordio che ho scritto nella trama (benché quello fosse ripreso da un film), come puoi vedere lettore nella foto a lato.
Lo stile del fumetto ricalca naturalmente quello occidentale, molto differente rispetto al manga giapponese (o al manhua cinese o al manhwa coreano). Innanzitutto le storie sono a colori e poi l'impaginazione è divisa per riquadri leggermente separati nei quali si snodano le storie. Anche in Asterix, come già in Topolino, vi è presente una voce narrante che è segnalata da piccoli quadretti gialli, in cui possiamo trovare annotazioni riguardanti l'incipit della storia e altri particolari (per es: il nome attuale di città Romane o riferimenti a giochi e modi di dire contemporanei). Pur essendo spesso presente, però, il narratore non è mai troppo invadente e a volte interagisce col lettore quasi in una sorta di quarta dimensione. Quando leggete Asterix dovreste quindi immaginarvi di vedere un suo cartone animato oppure di ascoltare la storia da altri.
Una particolarità dell'impaginazione di questi albi è l'inserimento, dopo il frontespizio, di una pagina con la cartina geografica della Gallia recante il noto esordio che ho scritto nella trama (benché quello fosse ripreso da un film), come puoi vedere lettore nella foto a lato.
Le avventure descritte sono sempre diverse (ovviamente) e benché alcune riprendano dei personaggi o abbiano dei riferimenti in fatti accorsi negli albi precedenti, le storie non sono mai collegate tra loro. Bisogna anche sottolineare che le prime erano corte, sulle 15 pagine, mentre i nuovi albi della coppia Ferri-Conrad sono molto più lunghi il ché rende più interessante la lettura e fa' contenti gli appassionati (su questo ci tornerò in seguito). Purtuttavia, ho constatato una “perdita” nella caratterizzazione dei due protagonisti, specialmente alcuni piccoli cambiamenti nello stile artistico di Asterix che non ho apprezzato molto. È pur vero, però, che i nostri due beniamini e i loro compagni sono cambiati nel corso della loro lunga carriera. “Ehi tu! Hai finito di cianciare? Non hai fatto altro che dire 'Asterix di qua' e 'Obelix di là', per Toutatis! E noi chi siamo? Gli ultimi dei Galli?” Avete ragione! E magari il nostro lettore neppure vi conosce, cari amati villici. Allora facciamo le presentazioni, vi va?
PROTAGONISTI
Come ogni buon villaggio che si rispetti, villaggio che si trova sulle coste dell'Armorica (l'attuale Bretagna), anche il nostro ha un capo che si chiama Abraracourcix (letto Abraracurcix). È un Gallo responsabile, permaloso ma non troppo autoritario ed fiero della tenacia dei suoi “sudditi”. Purtroppo però il suo potere viene meno quando c'è una rissa in corso (il loro massimo divertimento) e in casa è la moglie, Beniamina (che lui chiama affettuosamente Mimina), a dettar legge. Essendo un capo gli spetta per diritto viaggiare su uno scudo trasportato da due valorosi, i quali però son spesso distratti e allora il più delle volte si ritrova con il naso a terra!
Come ogni buon villaggio che si rispetti, villaggio che si trova sulle coste dell'Armorica (l'attuale Bretagna), anche il nostro ha un capo che si chiama Abraracourcix (letto Abraracurcix). È un Gallo responsabile, permaloso ma non troppo autoritario ed fiero della tenacia dei suoi “sudditi”. Purtroppo però il suo potere viene meno quando c'è una rissa in corso (il loro massimo divertimento) e in casa è la moglie, Beniamina (che lui chiama affettuosamente Mimina), a dettar legge. Essendo un capo gli spetta per diritto viaggiare su uno scudo trasportato da due valorosi, i quali però son spesso distratti e allora il più delle volte si ritrova con il naso a terra!
Secondo in lista, ma non meno importante, è il saggio Panoramix, il druido del villaggio. I druidi erano la massima autorità religiosa dei clan celtici ed erano anche l' “archivio” della storia del popolo; ma la loro sapienza comprendeva pure rudimenti in medicina, matematiche, scienza ecc. In pratica quindi, i druidi erano sacerdoti ma anche storici, insegnati, guaritori, filosofi, scienziati e così via. E Panoramix non è da meno! Grazie al suo sapere e alle sue arti magiche i nostri eroi riescono sempre a vincere il Romano invasore, mediante la potente pozione magica di cui solo lui conosce la ricetta (per quanto, negli anni, si sia lasciato sfuggire qualche ingrediente).
Assurancetourix (pronunciato Assuranceturix, è la contrazione di Assurance tous risques, “assicurazione da tutti i rischi”) è il bardo del villaggio, ossia il musico colui che canta le gesta dei nostri eroi. Beh... canta... lo farebbe se ne avesse la possibilità, perché c'è sempre qualcuno che glielo impedisce, a causa della sua innata mancanza di intonazione! «Ignoranti!» Eh caro amico, lo saranno anche, ma pure le orecchie bisogna salvaguardarle. Ogni tanto però strimpella qualche canzone (a noi nota) con la sua cetra oppure le “gallicizza”. Inoltre è il Gallo che vive più in alto di tutti, avendo dimora in una casetta sulla cima di un albero che funge anche da vedetta.
Il suo incubo è Automatix (in francese Cetautomatix da C'est automatique, “è automatico”), il fabbro del clan, il quale appena il bardo cerca di strimpellare la sua cetra, lo mette a tacere con una bella martellata in testa. Non ha un ruolo principale eppure state certi che quando scoppia una rissa, il 99,9% delle volte è colpa sua e del pesce non fresco suo “dirimpettaio”.
«Chi ha detto che non è fresco?» ecco appunto! Ordinalfabetix, come avrete di certo capito, è il pescivendolo dell'allegra combriccola sposato con Ielosubmarine (non serve che ti dica la pronuncia vero lettore? È alquanto palese il riferimento musicale). Un pescivendolo un po' strano perché pur avendo il mare a due passi (e possedendo una barca), si fa recapitare la merce da Lutezia (l'odierna Parigi); e siccome all'epoca si usavano ancora i carri (e ci impiegavano vari giorni per raggiungere l'Armorica), potrete di certo immaginare l'odorino e il sapore di questi pesci che non erano affatto freschi! E come ho detto, la diatriba sulla freschezza del pesce accende sempre gli animi degli uomini del villaggio.
«Chi ha detto che non è fresco?» ecco appunto! Ordinalfabetix, come avrete di certo capito, è il pescivendolo dell'allegra combriccola sposato con Ielosubmarine (non serve che ti dica la pronuncia vero lettore? È alquanto palese il riferimento musicale). Un pescivendolo un po' strano perché pur avendo il mare a due passi (e possedendo una barca), si fa recapitare la merce da Lutezia (l'odierna Parigi); e siccome all'epoca si usavano ancora i carri (e ci impiegavano vari giorni per raggiungere l'Armorica), potrete di certo immaginare l'odorino e il sapore di questi pesci che non erano affatto freschi! E come ho detto, la diatriba sulla freschezza del pesce accende sempre gli animi degli uomini del villaggio.
Anche il più anziano tra tutti, Matusalemix, il veterano reduce dalla gloriosa battaglia di Gergovia, cerca sempre di immischiarsi nella rissa ma la bellissima (e assai più giovane) moglie dal nome ignoto lo frena sempre. Ma guai a voi a parlare di Alesia eh... «Alesia? Cos'è Alesia?»
Infine vi presento i nostri due eroi: Asterix, il più biondo e il più astuto tra i villici e Obelix, il più rossiccio e forzuto nonché inseparabile amico del primo e maestro nell'arte dell'intaglio del menhir, accompagnato dal cagnolino Idefix, l'unico cane ecologista che quando vede un albero sradicato si mette a piangere.
Infine vi presento i nostri due eroi: Asterix, il più biondo e il più astuto tra i villici e Obelix, il più rossiccio e forzuto nonché inseparabile amico del primo e maestro nell'arte dell'intaglio del menhir, accompagnato dal cagnolino Idefix, l'unico cane ecologista che quando vede un albero sradicato si mette a piangere.
Ecco, questi sono i principali attori delle avventure di cui vi sto parlando. Tuttavia non comparvero fin da subito in massa; inizialmente vi erano solo i tre nostri eroi principali e Abraracourcix. Gli altri fecero dei cameo prima di ottenere una particciola nelle storie; insomma, una sorta di provino con tanto di gavetta. In particolare Idefix che compare dal nulla in Asterix e il giro di Gallia come una macchiolina, per poi diventare ufficialmente il compagno di Obelix nel numero seguente.
Naturalmente i nostri amici armoricani devono vedersela sempre con le legioni di Cesare, che è spesso impegnato a trovare un modo per sopraffarli. Però questi Galli fieri e coraggiosi, e un tantino picchiatelli, non hanno paura di niente e di nessuno... tranne... che il Cielo gli cada sulla testa!
Naturalmente i nostri amici armoricani devono vedersela sempre con le legioni di Cesare, che è spesso impegnato a trovare un modo per sopraffarli. Però questi Galli fieri e coraggiosi, e un tantino picchiatelli, non hanno paura di niente e di nessuno... tranne... che il Cielo gli cada sulla testa!
LE CARTE VINCENTI
Il fumetto ha avuto un successo europeo (oserei dire anche planetario) per due ragioni sostanzialmente: innanzitutto per le sceneggiature, con le sue parodie di fatti attuali e del passato, i riferimenti e le citazioni di altre opere letterarie o cinematografiche (Zerozeroseix) e di espressioni latine (spesso citate dal vecchio pirata Treppiede), nonché per le caricature di famosi personaggi storici (spesso solo nei nomi come l'attore Eleonoradus, chiaro omaggio alla Duse); dall'altro per le ambientazioni e gli splendidi disegni. La carta vincente di Goscinny e Uderzo è stata infatti quella di “invecchiare”, di retrodatare aspetti, oggetti, fatti dei nostri giorni (es: le autostrade con i carrogrill) o esclamazioni famose (J'accuse!) al fine di farli conoscere ai più piccoli e anche ai più grandi: quindi ecco fare capolino cibi moderni (es: le patate), Torri (Eiffel), statue rinascimentali ecc. Inoltre, un altro elemento vincente è la “storpiatura” di espressioni verbali (Caius Sopercertus, Kivalah), di azioni (Giosué Apié), di atteggiamenti (Mac Arogna), di cibi (Mac Keron) e altri sostantivi (Bestsellerus) per creare i cognomi delle comparse coinvolte. In particolare, con gli abitanti di Paesi stranieri o di altre tribù galle lo storpiamento avviene tramite la traslitterazione della pronuncia, sfruttata da Goscinny già in altre sue opere; per esempio Iznogoud che, una volta letto, vi suonerà “Is not good” oppure come il capo dei Britanni Zebigbos (“the big boss). Ah! Dimenticavo! Ovviamente ogni popolo ha una sua desinenza nel nome: i Galli finiscono in ix, i Britanni in ax, gli Egiziani in is, i Vichinghi in af, i Romani in us e così via. Ne rimangono esclusi solamente Cesare e Cleopatra. Questo stratagemma, questa caratteristica è stata portata avanti logicamente da Ferri e Conrad.
Il fumetto ha avuto un successo europeo (oserei dire anche planetario) per due ragioni sostanzialmente: innanzitutto per le sceneggiature, con le sue parodie di fatti attuali e del passato, i riferimenti e le citazioni di altre opere letterarie o cinematografiche (Zerozeroseix) e di espressioni latine (spesso citate dal vecchio pirata Treppiede), nonché per le caricature di famosi personaggi storici (spesso solo nei nomi come l'attore Eleonoradus, chiaro omaggio alla Duse); dall'altro per le ambientazioni e gli splendidi disegni. La carta vincente di Goscinny e Uderzo è stata infatti quella di “invecchiare”, di retrodatare aspetti, oggetti, fatti dei nostri giorni (es: le autostrade con i carrogrill) o esclamazioni famose (J'accuse!) al fine di farli conoscere ai più piccoli e anche ai più grandi: quindi ecco fare capolino cibi moderni (es: le patate), Torri (Eiffel), statue rinascimentali ecc. Inoltre, un altro elemento vincente è la “storpiatura” di espressioni verbali (Caius Sopercertus, Kivalah), di azioni (Giosué Apié), di atteggiamenti (Mac Arogna), di cibi (Mac Keron) e altri sostantivi (Bestsellerus) per creare i cognomi delle comparse coinvolte. In particolare, con gli abitanti di Paesi stranieri o di altre tribù galle lo storpiamento avviene tramite la traslitterazione della pronuncia, sfruttata da Goscinny già in altre sue opere; per esempio Iznogoud che, una volta letto, vi suonerà “Is not good” oppure come il capo dei Britanni Zebigbos (“the big boss). Ah! Dimenticavo! Ovviamente ogni popolo ha una sua desinenza nel nome: i Galli finiscono in ix, i Britanni in ax, gli Egiziani in is, i Vichinghi in af, i Romani in us e così via. Ne rimangono esclusi solamente Cesare e Cleopatra. Questo stratagemma, questa caratteristica è stata portata avanti logicamente da Ferri e Conrad.
E se il punto forte dello sceneggiatore risiede tutto nella sua fantasia, Uderzo, come appena asserito, la concentra nell'arte. Le sue splendide ambientazioni sono impareggiabili sia per la sottigliezza nei dettagli di foreste, città e animali, sia per essere stato in grado di riprodurre mappe e, in alcuni casi, vedute di città ridando nuova vita a luoghi oggi perduti o di cui ci rimangono solo rovine (vedi Olimpia). Come se ciò non bastasse a tributargli gli onori che degnamente gli spettano, in occasione del 50° anniversario l'illustratore ha avuto la brillante idea di riadattare dipinti ultrafamosi con i protagonisti delle sue avventure come soggetti.sue e di Goscinny per inteso). A ciò si deve aggiungere la sua abilità nel caricaturare personaggi della nostra Storia presente e antica, la maggior parte dei quali sono però francesi (ovviamente). Ecco, questo particolare mi sarebbe andato a genio se ci fosse stata qualche indicazione tramite i riquadri gialli o, ancora meglio, se fosse stata inserita una nota nelle ultime pagine con un elenco dei personaggi coinvolti (alcuni dei quali avrebbero meritato un maggior risalto o quanto meno una battuta). Ma senza una didascalia ho trovato difficile riconoscerli. Questa usanza è stata poi ripresa da Conrad. Chi sono quindi i caricaturati? Ecco tutti i nomi (in ordine alfabetico per cognome); sta a voi poi scovarli tra le pagine:
André Alerme Julian Assange The Beatles Silvio Berlusconi Otto von Bismarck Bernard Blier Vincent Cassel | Gérard Calvi Fernand Charpin Jacques Chirac Winston Churchill Sean Connery Tony Curtis Leonardo Da Vinci | Kirk Douglas Paul Dullac George Fronval Jean Gabin Franz-Olivier Giesbert Jean Graton Johnny Hallyday |
Charles Laughton, Stanlio e Ollio Jack Lemmon Guy Lux Jean Marais Aldo Maccione Eddy Merckx | Yves Montand Benito Mussolini * Luciano Pavarotti Alain Prost Raimu Jean Richard Jean-Paul Rouland | Arnold Schwarzenegger Jacques Séguéla Pierre Tchernia Laurent Terzieff Peter Ustinov Robert Vattier Lino Ventura |
*(Sì, purtroppo anche lui. Ma almeno viene canzonato per le belle!)
Ovviamente non possono mancare i due creatori: perciò ecco che troviamo René Goscinny e Albert Uderzo vestiti da legionari o da senatori e in altri albi fanno un'incursione con i loro aspetti abituali. I riferimenti ad altri romanzi e fumetti, di cui parlavo prima, è evidente anche nell'incursione tra le pagine dei vari personaggi di questi capolavori. Tra questi vi sono: Tintin, il Marsupilami, Walter Melon, Don Chisciotte e Sancho Panza, Barbarossa, Frankenstein e altri.
Per quanto riguarda lo stile e l'impaginazione dei racconti vi sono altre considerazioni da fare; in particolare circa la lunghezza.
Come immagino saprai, caro lettore, dalla collana dei fumetti sono stati tratti vari live-action, cioè film con persone in carne e ossa, e diversi film d'animazione (gli ultimi due in ordine cronologico sono Asterix e il Regno degli Dei e Asterix e il segreto della pozione magica) i quali differiscono quasi totalmente dalle avventure cartacee, sia per l'allungamento della trama (il che è logico) che per il loro rimaneggiamento. In due dei “cartoni animati” quest'ultimo è il risultato della fusione di due albi. Essi sono Asterix contro Cesare (4+10) e Asterix e la grande guerra (7+19). Ho voluto precisare questo fatto perché essendo cresciuto coi cartoni di Asterix, sono rimasto alquanto deluso dai fumetti originali, per quanto il filo conduttore sia stato mantenuto anche nelle trasposizioni cinematografiche. Che sia ben inteso: il fumetto è eccezionale, ma non è accattivante. Pertanto, solo in questo caso, devo ammettere che la pellicola ha migliorato di molto la carta. Col tempo però sia Goscinny che Uderzo si sono rifatti e a partire da Asterix e gli Elvezi le avventure sono diventate più avvincenti e interessanti... e sopratutto molto più lunghe.
Se dovessi quindi riassumere per punti le mie principali critiche (quisquilie) sulla struttura del fumetto, sarebbero le seguenti:
Ovviamente non possono mancare i due creatori: perciò ecco che troviamo René Goscinny e Albert Uderzo vestiti da legionari o da senatori e in altri albi fanno un'incursione con i loro aspetti abituali. I riferimenti ad altri romanzi e fumetti, di cui parlavo prima, è evidente anche nell'incursione tra le pagine dei vari personaggi di questi capolavori. Tra questi vi sono: Tintin, il Marsupilami, Walter Melon, Don Chisciotte e Sancho Panza, Barbarossa, Frankenstein e altri.
Per quanto riguarda lo stile e l'impaginazione dei racconti vi sono altre considerazioni da fare; in particolare circa la lunghezza.
Come immagino saprai, caro lettore, dalla collana dei fumetti sono stati tratti vari live-action, cioè film con persone in carne e ossa, e diversi film d'animazione (gli ultimi due in ordine cronologico sono Asterix e il Regno degli Dei e Asterix e il segreto della pozione magica) i quali differiscono quasi totalmente dalle avventure cartacee, sia per l'allungamento della trama (il che è logico) che per il loro rimaneggiamento. In due dei “cartoni animati” quest'ultimo è il risultato della fusione di due albi. Essi sono Asterix contro Cesare (4+10) e Asterix e la grande guerra (7+19). Ho voluto precisare questo fatto perché essendo cresciuto coi cartoni di Asterix, sono rimasto alquanto deluso dai fumetti originali, per quanto il filo conduttore sia stato mantenuto anche nelle trasposizioni cinematografiche. Che sia ben inteso: il fumetto è eccezionale, ma non è accattivante. Pertanto, solo in questo caso, devo ammettere che la pellicola ha migliorato di molto la carta. Col tempo però sia Goscinny che Uderzo si sono rifatti e a partire da Asterix e gli Elvezi le avventure sono diventate più avvincenti e interessanti... e sopratutto molto più lunghe.
Se dovessi quindi riassumere per punti le mie principali critiche (quisquilie) sulla struttura del fumetto, sarebbero le seguenti:
- l'Asterix di Conrad è leggermente diverso da quello di Uderzo;
- il villaggio è differente in ogni albo: potresti dire, caro lettore “vabbè, sarà la prospettiva”, invece no perché è proprio la disposizione delle case a essere diversa.
- Le prime avventure non sono molto entusiasmanti.
- Mancanza di indicazioni per le caricature.
Ma non solo i Romani parlano romanesco. Viaggiando molto per il mondo, in particolare per la Gallia terra di centinaia di tribù celtiche, i nostri due amici hanno fatto la conoscenza di altri personaggi. In questo caso, e discordando con la versione originale, i vari traduttori hanno cercato di attribuire inflessioni diverse ai popoli gallici pur mantenendo l'italiano: e così gli Arverni parlano con lo “sci” e lo “scio” (Asteriscio e Obeliscio), gli Iberici finiscono tutte le frasi con “olé” e inseriscono di tanto in tanto un “hombre!”; i Britanni invertono le frasi («Ma io dico, sono dei cafoni. Non lo sono, nevvero?»). Ma anche la Penisola Italica non è da meno: perciò i Veneti parlano veneziano (per quanto con degli errori), i celti Boi di Parma in emiliano, gli Umbri in umbro ecc... E se non c'è qualche particolarità nella lingua, questa la si trova nei luoghi comuni (es: gli Elvezi fissati con la puntualità). Gli unici popoli a essere uguali in entrambe le versioni sono i Goti e i Greci ai quali, per rendere graficamente la loro favella, Goscinny ha attribuito il carattere gotico ai primi e quello “alla greca” (vedi font Minotauro) ai secondi, ripresi poi anche dagli Italiani.
Direi che mi sono dilungato anche troppo e che quindi posso finirla qui! Spero che questa recensione sia stata esaustiva e se ancora non l'aveste fatto, correte a legge Asterix perché davvero merita (e sopratutto fa staccare i vostri pargoli dagli schermi per un due ore!).
A presto!
* Sono pazzi questi Romani!!!
Direi che mi sono dilungato anche troppo e che quindi posso finirla qui! Spero che questa recensione sia stata esaustiva e se ancora non l'aveste fatto, correte a legge Asterix perché davvero merita (e sopratutto fa staccare i vostri pargoli dagli schermi per un due ore!).
A presto!
* Sono pazzi questi Romani!!!
Aggiornamento: modificata l'impaginazione e corretto il testo. (Aggiornato il 22/12/2020)