Altro flop!
Prima di iniziare con le critiche, ho due premesse da esporti:
- Non trovo adatte le due attrici (co)protagoniste;
- non leggerai una recensione rosea, bensì molto severa contro (quasi) ogni aspetto ed elemento presente in questo film.
D'altro canto anche Margot Robbie non è da meno. Nel suo caso, tuttavia, a penalizzarla non sono state tanto la sua interpretazione e il trucco (troppo pesante da renderlo irreale), quanto il successo di molte sue precorritrici; in primis Cate Blanchett. Elizabeth ed Elizabeth: The Golden Age sono tra i film di successo più premiati, ma anche tra i più inesatti storicamente. Ciò che garantì il trionfo alla Blanchett fu però la recitazione: rese una Elisabetta (quasi) perfetta, sconfinando dall'ingenuità di una fanciulla alla saggezza della maturità degli anni. Cosa che non si può dire di Margot: la sua Regina è un'infantile, fragile e capricciosa donna, spesso sottomessa ai propri sentimenti e di tanto in tanto conscia del proprio potere. Cioè tutto ciò che Elisabetta I Tudor non fu.
Tuttavia, bisogna sottolineare che lo sceneggiatore e la regista si sono dimostrati costanti con l'opinione e la filosofia inglese; e questo non lo dico in senso positivo. Il quadro generale che se ne ricava delle due regine è il seguente: da un lato abbiamo Maria, una stronza arrivista con un carattere a tratti capriccioso ma ben conscia della sua persona, brava giocatrice ma perennemente sfortunata. Dall'altro Elisabetta, una candida sognatrice sempre in preda alle proprie emozioni e con un'aurea angelica quasi in odore di santità. Riassumendo: la prima è la cattiva ragazza egoista, la seconda la fanciulla limpida e tenera, senza colpe. Quanto mai di più falso!
Gli storici dovrebbero sempre avere uno sguardo e un opinione neutrale sugli argomenti che trattano e sulle fonti che utilizzano. Malauguratamente questo spesso non si verifica e lo si può constatare in particolare nella storiografia inglese, la cui linea di pensiero è, da sempre, quello di esaltare i propri personaggi, a discapito della verità. Certo, ci sono le eccezioni ma son poche (vedi Napoleone Il Grande). Quindi, essendo Maria Regina di Scozia basato su una biografia di uno storico inglese, non stupisce affatto un simile risultato. Tra l'altro apro una piccola parentesi: siamo noi Italiani a chiamarla Regina di Scozia; mentre sarebbe corretto usare la denominazione degli Scozzesi così come in uso nel suo Paese e nelle Isole britanniche.
Passando al resto del cast, menzione d'onore la riservo per David Tennant il famoso Doctor Who, nonché Barty Crouch jr. in Harry Potter e il calice di fuoco. Qui interpreta John Knox, un fervente e misogino predicatore protestante che fu una vera spina nel fianco per la Regina Maria. La sua interpretazione è fantastica, seppur ridimensionata. Infine mi vorrei soffermare su Adrian Lester e Ismael Cruz Córdova: il primo nel ruolo di Thomas Randolph, il secondo in quello dell'italiano Davide Rizzio (o Riccio). Ora, benché il film sia una coproduzione angloamericana, si nota la forte pressione statunitense nella compartizione dei ruoli e nello specifico, nella presenza di attori di colore. Più volte in altre recensioni ho criticato il perbenismo cinematografico USA, che obbliga i produttori a inserire rappresentanti di tutte le etnie e minoranze nei copioni, in primis proprio quella afroamericana. In questo caso è totalmente errato far interpretare Randolph a Lester, perché un uomo di colore all'epoca di Elisabetta non avrebbe mai potuto ottenere una carica tanto importante quanto quella di ambasciatore. Senza contare che Randolph fuoriuscì da Oxford. Perciò la sua presenza è totalmente anacronistica. Per quanto riguarda Córdova invece, l'unica cosa da dire è che non passa assolutamente per italiano. Inoltre la presunta omosessualità di Rizzio è totalmente campata in aria, in mancanza di prove certe. Anzi, secondo le malelingue dell'epoca, pare fosse alquanto etero.
Parte della presente bocciatura è dovuta anche alla regia, la quale oltre ad aver diretto male le due coprotagoniste, ha anche eliminato quasi del tutto la temporalità. Non si capisce infatti il trascorrere del tempo e tutto si sussegue come se succedesse di giorno in giorno. L'unico elemento spezzante questa continuità è la gravidanza e il successivo parto; poi però il “tram tram” riprende e quindi da una sequenza a un'altra si assiste a una crescita rapida del piccolo Giacomo. Ora, ciò potrebbe anche essere accettabile se fosse un racconto fantasioso o privo di fondamento storico; ma in questo caso risulta intollerabile, perché gli eventi rappresentati si verificarono quando il bambino aveva un'età diversa. Del resto il film è pieno di errori, che potrete trovare in calce.
Altro esempio di atemporalità è l'aspetto di Maria: che nel film abbia 18, 26 o 44 anni il volto di Saoirse rimane lo stesso. Si è cercato di ovviare alla cosa, forse, facendo crescerle i capelli, ma il risultato è alquanto pessimo. In pratica su questa donna non traspare la maturità degli anni. Stesso discorso vale per Margot, sul cui trucco vorrei però soffermarmi. Mentre da un lato bisogna elogiare la scelta di aver mantenuto deturpato il volto post vaiolo (cosa che con Cate Blanchett non fu fatto), dall'altro reputo che alla truccatrice sia scivolata troppo la mano sul cerone. Il biancore dello stesso è così vivace che il risultato pare irreale, quasi fosse una maschera. Invece sarebbe stato meglio se la regista e il reparto trucco avessero seguito il lavoro fatto con Cate Blanchett ed Helen Mirren. Anche le parrucche indossate dall'attrice hanno dei colori troppo fulgidi per l'epoca e ciò non giustifica l'intento della regista di accentuare il contrasto tra la figura della Regina con l'ambiente circostante. Inoltre la costumista è la stessa di Elizabeth quindi tale “svista” non si spiega.
Invece ho apprezzato moltissimo i paesaggi, sui quali la regista si è prodigata molto: davvero straordinari e incomparabili. Tanto presenti da poter affermare che questo film sia basato (solo) sulle riprese paesaggistiche. Sulla restante scenografia stendiamo un no comment; principalmente perché tutte le residenze sono fittizie, essendo molte andate distrutte nei secoli e oggi inesistenti o in rovina. Tranne una, il castello Hollyrood di Edimburgo che è ancora presente benchè modificato nel corso degli anni. Tuttavia, è fuor dubbio che Maria non vivesse in un palazzo scavato nella roccia.
Concludo parlando del nostro doppiaggio… e son solo dolori. Innanzitutto non apprezzo la scelta ormai consolidata e abitudinaria di adattare i dialoghi dei film storici col colloquiale “tu”. Questo è causa appunto della consuetudine di tradurre lo You inglese con la nostra II persona singolare, ammazzando in un colpo solo la forma di cortesia e il linguaggio (nonché le maniere) dell'epoca. Purtroppo, lo ribadisco, è una decisione attuata dalla fine anni '90 inizio 2000 e che ancora oggi si protrae stupidamente. Invece all'epoca di Elisabetta e di Maria (e fino al Novecento) il voi era usato in tutte le corti europee sia per riferirsi al regnante, sia tra i regnanti che tra i familiari e il sovrano. Il più colloquiale tu era usato solo nelle famiglie plebee. Questo errore poi lo si nota in particolare nella scena tra Maria e Darnley, in cui si passa da un velato voi al tu con una tale rapidità dettata solo dal contesto; scelta incentrata, pure questa, su una consuetudine nostra moderna: siccome due finiscono a letto, allora in automatico si danno del tu... NO!
Infine una nota di demerito la riservo anche per la pronuncia pessima di alcuni nomi (per esempio Bothwell) e la scelta di alcune voci (personalmente non approvo quella di James). Invece ho apprezzato che lo studio abbia lasciato i dialoghi in francese, sottotitolandoli; in questo modo si è evitato di distruggere almeno la discontinuità linguistica.
Naturalmente, presumo sia alquanto palese il giudizio finale riguardo questo film... totalmente e indissolubilmente negativo! Ancora una volta un film fortemente anti-scozzese e troppo fasullo. Non lo consiglierei nemmeno sotto tortura. Di seguito troverai tutte le inesattezze storiche.
Alla prossima!
Valutazione finale: 😡👎🏼
PS: va da sé che lo spirito con cui ho scritto questa recensione è stato influenzato dalla mia deformazione professionale.
ERRORI STORICI
- Come già accennato, la presenza di un uomo di colore tra i dignitari di alto rango alla corte di Elisabetta è impensabile. Inoltre Randolph fu ambasciatore solo per un breve periodo.
- Maria sollecitò la cugina a nominarla sua erede solo nel 1563.
- Knox non fece parte del consiglio di Maria.
- È totalmente falso che Maria e Francesco II fecero sesso soltanto una volta in dodici anni, perché molte fonti dell'epoca sostengono i vari tentativi di avere un erede.
- Nel film sembra trasparire che Maria non fu felice assieme a Francesco e si considerasse quasi un oggetto nelle sue mani (“... ma non come una sua proprietà”). In realtà non fu così.
- Dudley non si presentò a corte prima del 1563, ossia 2 anni dopo il tempo rappresentato nel film e dopo il mancato incontro.
- Il corteo reale che accompagna Maria al confine è rappresentato in maniera pessima: niente guardie, niente stendardo reale, assolutamente antistorico. Inoltre la notizia dell'annullamento dell'incontro non giunse a Maria sul confine bensì a corte, tramite l'inviato inglese Sir Sidney un mese prima.
- Lo stendardo reale scozzese è totalmente errato.
- Maria non indossava i pantaloni.
- Maitland non era solo un consigliere di Maria ma anche ambasciatore scozzese presso la corte inglese.
- Elisabetta contrasse il vaiolo alla fine del 1562, cioè ben dopo che l'incontro fu posticipato; quindi non poteva essere causa del suo annullamento.
- Rapporti carnali (di qualsiasi tipo) pre-matrimonio erano impossibili per una devota cattolica come Maria. Inoltre il passaggio a una forma più colloquiale è errore pesante del doppiaggio.
- È totalmente improbabile che Maria riconobbe, seppur verbalmente, Darnley come suo Re perché mise subito in chiaro che il loro non sarebbe mai stato un Crown Matrimonial (cioè il marito non sarebbe mai stato incoronato re).
- La scena di Darnley e Rizzio è totalmente fasulla.
- L'assassinio di Rizzio avvenne durante una cena o comunque nella sala da pranzo (souper room), non in camera da letto della Regina. Inoltre le grida di entrambi fecero mobilitare il popolo, ma questo non si vede.
- “Sei venuto qui a visitare nostra madre” Il conte di Moray era figlio illegittimo di Giacomo IV e quindi Maria di Guisa non poteva essere (e non era) sua madre.
- Darnley non fu strangolato; le prove parlano chiaro. Inoltre Giacomo aveva appena 8 mesi e quindi non poteva essere cresciuto così tanto.
- Il “rapimento” di Maria da parte di Bothwell avvenne un mese dopo la morte del marito e mentre la Regina rientrava a Edimburgo dopo una visita al figlio.
- Maria venne forzata ad abdicare solo dopo una rivolta dei lord protestanti e dopo che fu imprigionata a Loch Leven. Bothwell non era con lei.
- L'incontro tra Maria ed Elisabetta è totalmente inventato. Le due Regine non si incontrarono mai. Per quanto sia ben costruito per creare un forte impatto cinematografico, quindi, è un falso. Per cavarsela, gli sceneggiatori fanno dire a Elisabetta “io negherò questo incontro”.
- Manca completamente il processo a Maria e dalla scena, sembra che Elisabetta firmi con decisione. In realtà non fu propensa a firmare e lo fece solo dopo numerose pressioni.
- Maria indossò un velo bianco il giorno dell'esecuzione; inoltre manca il dialogo tra lei e il boia e le sue ultime parole sono diverse.
- Elisabetta non morì senza eredi. Infatti designò lei stessa Giacomo come suo successore.