Un capolavoro di maestria grafica!
Per chi è cresciuto con i “cartoni” della Disney è quasi impossibile non compiere un paragone con il film del 1994, ma devo ammettere che tutto sommato il live-action di Favreau è molto accurato, quasi al 95%. Sono infatti riuscito a trovare delle quisquilie che personalmente mi hanno fatto torcere il naso e, naturalmente, riguardano in particolare il doppiaggio italiano. D'altronde era inevitabile dato che a prestare le voci del cartone furono chiamati grandi nomi del cinema nostrano tra cui, uno su tutti, Vittorio Gassman nella parte di Mufasa (nell'originale è di James Earl Jones, tornato a interpretarlo). Purtroppo l'immenso attore ci lasciò qualche anno dopo l'uscita del film e pertanto il doppiaggio attuale è stato affidato a un altro bravo interprete, Luca Ward, che per quanto sia straordinario, non sarà mai all'altezza di Gassman. Perciò la resa vocale e scenica è di molto inferiore, per quanto non dispiaccia. Fatto curioso: mi è sembrato di vedere Mufasa doppiato da Massimo Decimo Meridio e, viceversa, di immaginarsi Il gladiatore doppiato dal leone. Col sennò di poi, magari non sarebbe stato così sbagliato riutilizzare la voce di Gassman “postuma”. Anzi, forse poteva essere considerato persino un tributo. Interessante sarebbe stato anche affidare il compito al figlio Alessandro e valutare la sua prestazione.
La primissima tra le differenze che si notano subito è l'interpretazione della canzone Il cerchio della vita, affidata a Cheryl Porter una bravissima cantante statunitense di jazz e blues, la quale ha saputo reinterpretare in maniera spettacolare il brano con il suo timbro gospel. Però, per quanto bella e brava, Il cerchio è solo di Ivana Spagna e su questo non si discute, tanto che le polemiche sul web non si son fatte attendere. Per altro la Spagna in un'intervista aveva già preventivato la sua fuoriuscita di scena, trattandosi di un remake. Comunque dispiace che le sia stato tolto questo ruolo.
Rimanendo in tema doppiaggio e non amando particolarmente la persona, non potrei spendere lodi per l'interpretazione di Mengoni e la sua scelta nel doppiare Simba adulto, che fu invece di Riccardo Rossi (già doppiatore di Johnny Depp, Ben Affleck, Adam Sandler ecc). Molti di voi magari si arrabbieranno perché suoi fan, eppure la sua interpretazione non è stata convincente come lo è stata nel cantare L'amore nell'aria stasera in coppia con Elisa, con un arrangiamento diverso ma ugualmente emozionante. D'accordo che chiunque con qualche dote vocale e seguendo fedelmente il ritmo riuscirebbe nell'intento, però il duetto è stato eccezionale e l'ho molto apprezzato. Tuttavia, anche la cantante monfalconese in qualità di prestavoce ha avuto degli scivoloni, specie nell'intonazione di alcune battute (troppo poco incisive) e anche nei testi; eppure per questi ultimi non bisogna fargliene una colpa.
Altre critiche le riservo nei confronti delle voci di Zazu e di Scar, che non ho accolto particolarmente bene: se da un lato Emiliano Coltorti come Zazu potrei giungere a tollerarlo (ma non nel canto, parecchio pessimo), l'attore scelto per Scar, Massimo Popolizio, è invece assolutamente inappropriato o quanto meno la sua intonazione e la resa dei dialoghi sono osceni; più che un leone con vigore e carisma (ma cattivo), pare un poveraccio sulla via dei Campi Elisi con tono flebile e flebo al seguito; scusate il gioco di parole (non approvo nemmeno la scelta di rendere graficamente in quel modo Scar, per quanto somigliante a un leone vero). Assolutamente bocciato! Il colpo di grazia finale poi lo ha dato con Sarò re, che non ha neppure cantato (forse perché Popolizio non ne è in grado?!) e ¾ del testo è stato cancellato! Rivedere uno degli antagonisti per antonomasia venticinque anni dopo, avendo in mente la fenomenale interpretazione di Tullio Solenghi (nell'originale Jeremy Irons) così distrutto, è stato un colpo al cuore e ai ricordi d'infanzia. Coltorti invece è stato scelto al posto di Roberto del Giudice, che i miei coetanei (e quelli più grandi) ricorderanno come la mitica e storica voce di Lupin III. Anche in questo caso, come con Gassman, sarebbe stato interessante sentire Stefano Onofri nei panni del primo ministro pennuto. Tuttavia ciò che mi “disturba” nell'interpretazione di Coltorti non è tanto il suo timbro quanto la performance in sé: il suo Zazu non è affatto autoritario, impiccione e ligio alle regole, bensì è noioso, spento e poco vispo. La differenza tra le due versioni è palpabilissima.
Chi manca al rapporto? Ah sì! Timon e Pumbaa! Mi sono divertito molto a sentirli e a vederli perché reputo Stefano Fresi ed Edoardo Leo molto ma molto azzeccati, specialmente quest'ultimo. Onestamente quando nell'anteprima di presentazione ho visto loro due, ho avuto un attimo di incertezza e panico però poi hanno saputo rincuorarmi e sono riusciti a farsi apprezzare. Fresi sostituisce Ermavilo nella parte del grosso facocero Pumbaa, mentre Leo ha ereditato il ruolo di Timon che fu di Tonino Accolla; un'eredità pesante. Anche in questo caso tuttavia avrei preferito maggior vitalità (e fedeltà) in certe battute, ma sono quisquilie.
Sui restanti personaggi non ho nulla da dire perché, benché siano stati tutti cambiati e in parte siano sconosciuti, non dispiacciono poi molto. È vero però che anche nella versione originale tutte le voci del cartone sono state sostituite, tranne quella di Mufasa ridoppiato da mr. Jones. Alla fin fine il problema non sono tanto le voci (escluso Scar) quanto l'adattamento e la traduzione dei dialoghi: prendendo per certo che il nostro studio di doppiaggio abbia riadattato fedelmente i testi, essi appaiono in alcuni casi poco incisivi e banali, al limite dell'inutilità. Un esempio: il “coraggio leonesse, andiamo!” di Nala, che si poteva evitare (imbarazzante). In altri casi invece sono stati completamente trasformati per creare nuove gag, come la modifica della canzone Hakuna Matata nella parte del “scoreg...”. La modifica ci può stare, ma viene a perdersi la rottura della quarta dimensione (hanno tentato a mantenerla con alcune battute tipo "hai preso 80kg da quando abbiamo iniziato (a cantarla"), che invece è presente nel cartone per infliggere anche una sorta di lezione morale per i più piccoli. Si vede quindi che l'impronta datagli è più per adulti che per bambini. Ciò che invece non ho affatto tollerato è stata la totale modifica del discorso di Mufasa a Simba dalla cima del colle: completamente diversa dal cartone! Mi chiedo perché questa scelta ma soprattutto se sia stata attuata anche nell'originale, nel qual caso si tratterebbe di un abominio!
Passando ora ad analizzare l'intero film e la sua realizzazione, devo ammettere che è spettacolare: la resa grafica dei personaggi coinvolti è stupenda e il lavoro svolto per ricostruire al computer ogni minimo dettaglio del cartone è stato veramente imponente; tutta un'altra cosa rispetto, per esempio, agli ultra finti leoni de The legend of Tarzan. Sembrava davvero di essere nella savana. Da questo pdv quindi non da lagnarmi: senza dubbio alcuni paesaggi (straordinari) sono stati ridisegnati ex novo e non seguendo il cartone, però penso che la scelta attuata sia stata quella di essere il più fedele possibile alla Natura e l'ho apprezzato parecchio. Ecco quindi che i personaggi sono dei “veri” leoni, le zebre sono finemente riprodotte così come le giraffe, i bufali e le antilopi e si vede l'enorme studio svolto sulle abitudini e i comportamenti degli abitanti della savana. A voler essere pignoli, gli unici errori riscontrati sono le zampe e la camminata dei leoni (specie dei maschi) e il colore della pelle delle iene, molto simile a quelle del cartone ma non rispecchianti la realtà (sono più marroncine che grigiastre).
Sono state inoltre introdotte nuove scene, completamente estranee al cartone alcune delle quali risultano interessanti mentre altre le ho reputate inutili e non fedeli. Per fare un paragone ho scelto due fughe: tra le prime includo quella di Simba cucciolo, che implementa la storia e ci permette di vedere i retroscena del racconto, tra le seconde quella di Nala adulta completamente inventata e che modifica le dinamiche della storia. Inoltre anche le scene facenti da sfondo alle canzoni sono state trasformate per restare il più conformi possibile a situazioni naturali e/o realistiche; si sa che nei cartoni animati viene tutto esagerato. Quindi alla fine non dispiacciono troppo. Altre invece, pur continuando con quella filosofia, sarebbero potute essere implementate e ritoccate meglio, come il cimitero degli elefanti, che di fatto non lo sembra. Vi sono poi altre differenze col “cartone” che le potrai leggere, caro lettore, in calce.
Riassumendo, lo consiglierei? Tutto sommato si tratta di un bel film, non è perfetto ma rispetto a Il libro della giungla la qualità e la resa sono davvero da 10. Fortuna che il regista e gli sceneggiatori questa volta sono rimasti fedeli al cartone, mentre la nostra casa di distribuzione ha limitato al minimo i danni di traduzione! (la versione de Lo stretto indispensabile ancora non mi va giù!). Certo mancano forse un po' più di sagacia, di gag e di battute di spirito (molti in sala ridevano su battute banali, ma non siamo tutti uguali); per questo son dell'idea che l'impronta datagli sia volutamente più “adulta” che fanciullesca. Però vabbè... la perfezione non esiste.
Non mi resta che dirvi... buona visione!
Valutazione finale: 😋
DIFFERENZE CON IL CARTONE
- Rafiki non usa mai il bastone fino alla fine;
- Rafiki non colora la fronte di Simba con un frutto spezzato in due ma con delle radici rosse (bello uguale);
- Gli elefanti e gli altri animali non si inchinano alla presentazione di Simba, perché non un comportamento naturale;
- Rafiki disegna solo il volto di Simba sul tronco dell'albero usando insetti e non tutto il corpo (molto interessante e bello graficamente);
- Simba si imbatte per caso in Scar mentre gioca, non va di proposito nella tana dello zio come nel cartone. Il dialogo tra i due è completamente diverso dal cartone;
- Il cimitero degli elefanti non sembra nemmeno tale, ci sono pochissime ossa e non somiglianti per dimensioni a quelle dei pachidermi;
- Scar e le iene all'inizio sembrano non conoscersi;
- Due delle tre iene, Ed e Banzai sono stati rinominati Azizi e Kamari e la iena Ed non è una sciocca senza cervello e sopratutto parla;
- Prima di uccidere Mufasa, Scar gli dà una zampata (totalmente inutile), cosa non presente nel cartone;
- Quando Simba scappa dalla gola, viene inseguito da un branco di iene e cade da un burrone. Non viene quindi inseguito dalle sole tre che non finiscono tra i rovi;
- Zazu non viene “incarcerato” da Scar ma riesce a scappare e a tornare periodicamente dalle leonesse;
- In Hakuna Matata al verso “iniziavo a scoreg...” Timon non blocca Pumbaa e questi glielo fa notare chiedendogli il perche. Timon risponde “no, mi disgusti”;
- Le sequenze di tutte le canzoni sono state rese diversamente: in Hakuna Matata manca completamente la scena della cascata, così come in L'amore è nell'aria stasera i due leoni non rotolano già dalla scarpata;
- La scena dell'arrivo di Simba nel deserto è stata aggiunta, così come quella del topolino iniziale. Inoltre nel paradiso di Timon e Pumbaa sono stati aggiunti animali dal nulla e inserite scene apposite (inutili);
- La sequenza di Nala che tenta la fuga dalla Rupe dei Re è inventata. Nel cartone Nala si imbatte in Simba durante una battuta di caccia;
- La sagoma di Mufasa tra le nuvole in tempesta è totalmente assente;
- Manca del tutto la canzone Hula quando Timon e Pumbaa fungono da esca. È stata sostituita con l'incipit di Stia con noi de La bella e la Bestia (un cambio rimproverabile ma efficace);
- Nella scena in cui Pumbaa si trova circondato dalle iene, manca completamente lo scambio di battute de “chiamami signor maiale!”. Allo stesso modo non c'è quella con Zazu imprigionato che chiede di uscire e il mitico duo che chiede di entrare per scappare dalle iene;
- Quando Scar cerca di uccidere Simba sulla Rupe e gli rivela il suo segreto, Sarabi riesce a sentire parte della confessione e capisce che Scar le aveva mentito;
- Nel finale sulla roccia della Rupe alla presentazione del figlio di Simba ci sono solo lui, Rafiki e Nala mentre Timon e Pumbaa sono in disparte.
Queste sono le differenze che sono riuscito a cogliere ieri sera durante la visione del film; molte altre le potrete probabilmente trovare nella pagina Wikipedia italiana e inglese.
Aggiornamento 2: corretto il testo (Aggiornato il 02/01/2023)