ESC2023, Eurovision 2023, Eurovision, Norton, Dixon, Sanina, Waddingham
Novità... piacevoli?!
Finalmente conosciamo i presentatori delle 3 serate dell'Eurovision Song Contest 2023, in diretta da Liverpool! Come si era detto nel riassunto del sorteggio, per l'Allocation Draw erano stati infatti designati dei conduttori ad hoc (anche noi era successo lo stesso); perciò ecco svelati i nomi dei padroni di casa ufficiali.
A condurre le 2 serate delle Semifinali che, lo ricordiamo, andranno in onda su RAI 2 (e non più su Rai 4), saranno 3 giovincelle (be' 1 sì, le altre due... quasi).
Alesha Dixon (classe '78) è una cantante inglese, più precisamente londinese, ex membro del gruppo femminile Mis-Teeq (per chi lo conosce), ritornata alla ribalta dopo aver vinto la versione GB di Ballando con le stelle e per essere una giurata di Britain's Got Talent.
Julija Sanina, al secolo Julija Oleksandrina Bebko (classe '90), è una cantante ucraina nata a Kiev. È la leader del gruppo The Hardkiss (rock elettronico). Come la collega Alesha, anche Julija ha preso parte a Ballando con le stelle (ucraino, ovviamente) e la sua band nel 2016 era arrivata seconda nella selezione nazionale per l'E.S.C.
Hannah Waddingham (classe '74) è una factotum londinese: attrice teatrale (e dunque cantante) in famosi musical rappresentati tanto nel West End londinese quanto a Broadway (Grease, Il mago di Oz, The like of Us, Into the woods, Spamalot di Monty Python etc..), è sopratutto nota per i suoi ruoli in film e serie TV assai conosciuti: Miss Marple, Il trono di spade (Septa Unella), Krypton, Sex Education (Sofia Marchetti) e Ted Lasso.
Queste 3 ragazzuole saranno poi affiancate nella finale da Graham Norton, al secolo Graham William Walker. E chi non lo conosce? Classe '63, Norton è un conduttore irlandese ma ormai trapiantato in Inghilterra. Per capirsi, dal 2009 lui è il commentatore ufficiale dell'Eurofestival per la BBC. Inoltre il suo programma, The Graham Norton Show, è il più popolare nelle Isole Britanniche (è una sorta di “salottino” televisivo dove Norton si fa quattro chiacchiere con personaggi famosi del mondo cinematografico e musicale, per lo più). Per la prima volta, dunque, gli inglesi avranno il commento fatto in diretta dal palco. La domanda sorge spontanea: durante le semifinali, Norton seguirà nel suo ruolo dallo studio? Chissà, in ogni caso chi se ne...
IL SISTEMA DI VOTO CAMBIA! ECCO LE NOVITÀ!
3 sono le principali modifiche messe in campo dall'UER/EBU:
- SOLO i voti degli spettatori decideranno chi andrà in finale;
- il voto “da casa” per le tre serate è stato allargato anche ai Paesi NON partecipanti di tutto il globo terracqueo (ma solo online).
- il voto delle giurie sarà valido SOLO nella finale, dove andrà a combinarsi con quello degli spettatori.
Come si evince dal comunicato stampa e dalle relative FAQ, le Nazioni che passeranno alla Grand Final saranno stabilite solamente tramite il voto popolare; vale a dire solo i voti inviati mediante telefono (fisso o mobile che sia) o con l'app ufficiale saranno validi e saranno anche gli unici possibili. La vera novità sta poi nell'aver conferito il diritto di voto anche al pubblico dei Paesi che NON partecipano all'Eurofestival. Per farlo gli spettatori dovranno utilizzare una piattaforma online specifica e sicura (si spera per loro), utilizzando una carta di credito ovviamente del proprio Paese. Sì ok ma come avverrà il conteggio? Ebbene, stando a quanto scritto, i voti “da fuori” E.S.C. « verranno combinati per creare una serie di punti con lo stesso peso di uno Stato partecipante sia nelle semifinali che nella Grand Final ». Ciò significa, presumibilmente, che sarà creato una sorta di “Stato fantasma”, il quale assegnerà i classici punti (1 → 8, 10, 12) ai Paesi scelti. Per farla breve: invece di esserci 37 Stati (edizione 2023) in gara votanti, ce ne saranno 38 dove il 38° è costituito da tutti i voti globali. È chiaro? Alla fine della fiera però, si legge che « ciò influirà marginalmente sull'equilibrio percentuale 50/50 tra punti della giuria e punti del pubblico, dando al pubblico generale un impatto leggermente maggiore sul risultato finale, circa il 50,6% ».
TUTTAVIA bisogna specificare che NON TUTTI gli Stati del mondo potranno votare.
The full list of eligible countries will be published near the time of the event.
Passiamo al 3°punto. Le giurie in tutto questo, che fine faranno? Ebbene, come già menzionato, le giurie nazionali di “esperti” (le virgolette sono d'obbligo per certi casi) NON esprimeranno alcuna votazione valida durante le semifinali, bensì voteranno attivamente soltanto durante la G. F. In pratica il potere decisionale dei professionisti è stato ridotto considerevolmente (di 2/3) a favore del pubblico. Nella finale, dicono le FAQ, « usare le giurie nazionali permette a ogni canzone di essere considerata individualmente. Assicura la migliore classifica qualitativa di tutti i partecipanti e che il vincitore sia deciso in base ai criteri più ampi ». Inoltre, includendo anche le giurie, ciò « aiuta a mitigare la diaspora e il voto culturale che viene ridotto del 50% nelle semifinali ». Infine mantenere il voto degli esperti « consente di continuare una tradizione di lunga data, collegando tutti i Paesi partecipanti con i loro portavoce fornenti i voti della propria Nazione »; pertanto per conservare invariato la sequenza al cardiopalma dell'annuncio del punteggio, « 2 modalità separate di votazioni sono ancora necessarie ». Detta in spiccioli: le giurie servono solo per far venire l'ansia agli spettatori il sabato sera! 😅
In realtà, viene poi spiegato che il voto espresso da una giuria durante le semifinali verrà conteggiato SE E SOLO SE il televoto di quel dato Paese non sarà ritenuto valido (es: se nella SF1 il televoto di Cipro non dovesse essere valido, allora subentrerà quello della sua giuria). Pertanto le giurie nazionali esprimeranno comunque una propria valutazione durante le prime 2 giornate, ma NON verrà conteggiato, salvo il caso appena citato. Ciò chiarisce anche l'organizzazione dei cosiddetti Jury Shows, ossia gli spettacoli che fino allo scorso anno servivano proprio alle giurie per votare. Altrimenti che senso avrebbe metterli in scena?
Per quanto riguarda l'irregolarità dei voti, c'è da dire (anzi, lo dice il comunicato) che l'edizione torinese è stata quella più bersagliata. Per questo motivo è stato creato un gruppo di lavoro con membri dell'UER/EBU al fine di stabilire un “regolamento” e ricercare nuovi modi per proteggere l'integrità dell'evento. Queste decisioni sono state poi fatte proprie dal Reference Group e dall'Executive Board (una sorta di consiglio esecutivo).
LE FOTO DEL PALCO
Come da tradizione, le foto del palco verranno “celate” dietro un link; sarai tu, caro lettore/trice, a decidere se toglierti la curiosità o aspettare di vederlo live (QUI anche il video di presentazione).
Diciamo solo questo: semplice, lineare... perfetto. Davvero molto bello! Quindi tanto di cappello agli Inglesi. La semplicità è la miglior cosa. L'architetto ingaggiato non è stato l'ormai collaudato Florian Wieder, bensì Julio Himede, il quale ha affermato di aver basato il suo design sui principi di “unione, celebrazione e comunità”. Non ha molto senso invece quando dice di essersi ispirato a un ampio abbraccio all'Ucraina. Mah... di “abbraccio” non ha nulla; sì, è ampio ed ha una visuale aperta, ma non per questo sembra abbracciare qualcuno o qualcosa.
FOTO 1
FOTO 2
FOTO 3
Questo è quanto c'era da sapere! Grazie per aver letto tutto. Alla prossima!