Biglietti fantasma, conduzione sconosciuta e buone nuove dall'estero!
Sono passati due mesi esatti dall'ultimo post riguardante l'Eurovision Song Contest che, come ovviamente già lo saprai (e risaprai), si terrà a Torino il prossimo Maggio.
Ebbene, ci eravamo lasciati con lo scandalo dell'aumento vergognoso dei prezzi degli alberghi e la duplice notizia che la Turchia sarebbe (il condizionale è d'obbligo) in trattative per tornare all'Eurovision, mentre abbiamo detto definitivamente (pare) addio alla Bielorussia, per motivi ben ovvi. Non si sa se nel frattempo il settore alberghiero si sia ravveduto, ma in questi due mesi qualcosa è successo.
La prima novità riguarda la scenografia. Per la prima volta dal 2016 non sarà Florian Wieder l'architetto incaricato a creare tutto l'ambaradan. E qui scatta la mezza polemica: insomma c'era da aspettarselo che la RAI avrebbe dovuto fare la splendida e cambiare le cose. Non è stata l'unica, questo è vero; almeno ha deciso di puntare sui talenti nostrani, il che fa onore all'azienda e su questo non si discute. Semmai sarebbe curioso sapere in che modo sia stato scelto il “fortunato” incaricato. Sì perché su Internet si legge di un presunto bando, di cui però non si conoscono bene le dinamiche. In ogni caso la buona sorte è caduta su Francesca Montinaro, scenografa di provata esperienza la quale aveva alle spalle già ben due Sanremo (2013 e 2019). Siamo sicuri che riuscirà a stupirci (nel bene o nel male) e siamo tutti curiosi di vedere i primi rendering del futuro palco. Una cosa è certa: le è stato risparmiato l'ingombrante dilemma della scala.
Questa notizia è l'unica cosa ormai nota e assolutamente certificata di tutta l'edizione italiana dell'Eurovision. Ad oggi infatti l'organizzazione va molto a rilento e uno dei problemi principali non è stato ancora del tutto risolto. Ossia la conformazione dell'area dei media e di tutte le location legate all'Eurovision. Pare che il Comune e la RAI stiano lavorando per cercare delle soluzioni ottimali per tutti questi servizi (riguardo la green room sulla quale non si sa nulla). Da quanto ha dichiarato Matteo Gaudimondo, il responsabile del Pala Olimpico, sembra che si stia pensando a un progetto simile a quello delle ATP Finals di tennis che coinvolgerebbe anche il Parco Cavalieri di Vittorio Veneto con delle strutture temporanee. Se così fosse non sarebbe nemmeno una cattiva idea, anche dal p.d.v. della sostenibilità e dei costi.
Visto che siamo in Italia, questi piccolissimi problemi logistici non sono gli unici a tenere svegli i nostri organizzatori, i quali però non sembrano essere tanto panicati. Ma forse dovrebbero.
L'altro grande annoso quesito è: chi condurrà l'Eurovision Song Contest 2022? BOH! E chi lo sa. Sono stati fatti dei nomi allarmanti e davvero preoccupanti, di gente uscita dal nulla senza un minimo di gavetta. A sentire Stefano Coletta, attuale direttore di RAI 1, la priorità adesso è il Festival di Sanremo e quindi, tanto i fan quanto le possibili persone coinvolte, dovranno aspettare dopo il Festival per sapere chi salirà sul palco del Pala Olimpico. Ma sì d'altronde chi vuoi che segua l'Eurovision, solamente qualche centinaio di milioni di persone. Robetta. Quindi fin dopo Febbraio non si saprà nulla praticamente e ciò comporta, conseguentemente, che tutti i vari annunci ufficiali e importanti non saranno comunicati prima di Marzo. In primis il sorteggio delle semifinali. Solitamente lo smistamento avviene in Gennaio alla presenza delle autorità cittadine, a seguito del quale si tiene anche il passaggio delle consegne. Si tratta del primo impegno ufficiale per i conduttori dell'Eurofestival. Ma, siccome non abbiamo i presentatori... Comunque la RAI in questo non sarà la peggiore tra tutte le emittenti organizzatrici; l'Azerbaigian attese Aprile prima di svelare tutto quanto. D'altronde l'annuncio dei conduttori e il sorteggio non hanno date fisse e prestabilite. Speriamo solo che Coletta non ci faccia la sorpresa di organizzare il sorteggio senza conduttori; sarebbe uno sputtan*mento colossale!
CAMBIAMENTI E BELLE SORPRESE DALL'ESTERO
Dall'Europa ci giungono invece delle buone novelle. Innanzitutto sappiamo già per certo che l'Olanda, la precedente organizzatrice dell'Eurofestival, il prossimo anno manderà a Torino una canzone in olandese. L'ultima volta che i Paesi Bassi si sono presentati con una canzone in lingua è stato il 2010, ma si trattò di un eccezione dato che dal 1999 sono sempre stati portati testi inglesi. Per altro la “vera” ultima artista a cantare in olandese fu proprio Edsilia Rombley, la conduttrice di quest'anno. Quindi meno male, insomma, che AVROST abbia supportato la volontà del proprio artista.
Spostiamoci adesso nella riviera mediterranea. Oltre alla già citata possibilità di un prossimo rientro della Turchia, c'è un altro Paese che pare stia pensando di rimettersi in gioco: il Principato di Monaco. Assente dal 2006, Montecarlo starebbe seriamente pensando di ritornare in gara a partire dal 2023, tanto da predisporre nel bilancio del prossimo anno una cifra per la possibile partecipazione all'Eurovision. Già questo basta per renderci tutti più elettrizzati; ma c'è di più. Bisogna innanzitutto dire che l'assenza di Monaco non è dettata da problemi di natura audiovisiva; in breve non c'entra l'emittente TV. Difatti il piccolo Stato avrebbe potuto continuare a partecipare essendo TMC (TeleMontecarlo) comunque iscritta nell'UER, benché sia del tutto ormai privatizzata (e francese). La questione è semmai politica ma anche di “immagine”: oltre alle forti e risapute ingerenze dell'ingombrante vicina (il Principato non è poi così indipendente come si possa pensare), un grosso peso ha avuto l'oscena performance del 2006, la cosiddetta “goccia” che ha fatto traboccare il vaso. Perciò si potrebbe pensare che la delegazione monegasca abbia preferito lavarsi via l'onta e rimettersi in sesto prima di riprovarci. E non lo farebbe con la TMC bensì, ecco la grossa novità, con una nuova TV nazionale. Si chiamerà Monte-Carlo Riviera TV e diventerà operativa dal settembre 2022 per espresso desiderio del Principe Alberto. La sua impronta sarà ben visibile; infatti a parte il telegiornale (punto imprescindibile per entrare nell'EBU) e vari documentari, ci saranno anche programmi dedicati all'ambiente, alla cultura e allo sport, cioè ad argomenti a lui cari (il Principe è un pluri olimpionico, nonché presidente del Comitato Olimpico e Paralimpico monegasco e membro onorario del CIO). Ciononostante non bisogna pensare che ci saranno delle interferenze da parte di Sua Altezza o della Famiglia, anzi bisogna salutare positivamente questa decisione. Il tutto non è ancora stato confermato, ma pare molto possibile. Peccato solo per il nome, che la fa sembrare tanto una di quelle tv locali con programmi scadenti.
Torniamo nella Penisola, più vicinissimi a noi, nell'altro piccolo Staterello e attualmente unico in gara. Anche San Marino sta rivoluzionando le cose. Innanzitutto RTV San Marino, che dal 29 Ottobre scorso è visibile in tutta Italia sul canale 831 DT, ha deciso di creare un nuovo programma ah hoc per selezionare il proprio artista: Una Voce per San Marino. Come ormai da consuetudine anche quest'anno San Marino ha aperto le porte a tutti, a qualsiasi artista da ogni angolo del pianeta. E loro hanno anche risposto positivamente, peccato che poi il COVID si sia (di nuovo) messo di mezzo. Complici le varie varianti e l'andamento della pandemia, gli organizzatori hanno dovuto riformulare la scaletta, inserendo soltanto quegli artisti che avrebbero avuto la possibilità di viaggiare verso la Serenissima Repubblica, dove in questi giorni si stanno svolgendo le prime fasi del concorso. È quindi palese come la maggior parte siano Italiani e Sammarinesi, ma vi sono anche concorrenti provenienti dall'Europa. Una seconda tranche avverrà in Gennaio e infine il 19 Febbraio si saprà il nome del rappresentante di San Marino. Da questi due casting, a cui partecipano 84 giovani artisti, verranno selezionati 9 cantanti emergenti i quali saranno affiancati da 9 personaggi noti, scelti dallo sponsor del programma. Di questi 18, 3 posti sono già bloccati per per artisti sammarinesi, i quali saranno scelti da una giuria a parte. Non si sa bene il perché di questa doppia giuria, ma la decisione di bloccare i posti per gli artisti di casa è corretta. E poi 3 su 18 non sono nemmeno tanti (1 su 6).
I MISTERI DELL'ESC 2022 – PARTE II: I BIGLIETTI “FANTASMA”
Siamo giunti quasi alla fine di questo lungo (e tedioso) “articolo” e ritorniamo in patria. A quanto pare la RAI ha già annunciato che manderà in onda, in via del tutto eccezionale, TUTTE e TRE le serate dell'Eurofestival su RAI 1. C'è da dire che, per coloro i quali si interessano più da vicino di cose noiose come l'Auditel, questa decisione risulti essere un po' azzardata e molto in balia della dea Fortuna, perché le semifinali non hanno un pubblico così nutrito come la finale (che già di per sé non richiama grandi numeri). Pertanto per incrementare l'audience, il direttore Coletta sta già pensando di attizzare il fuoco con programmi ad hoc e “ingerenze” in altri spettacoli del palinsesto. In poche parole preparati caro lettore/trice, perché per tutta la settimana “eurovisiva” non farai altro che sentir parlare di Eurovision con collegamenti a ogni ora da Torino (UnoMattina, La Vita in diretta etc...) OGNI – SANTO – GIORNO!!! Persino per i fan più ultras si tratterà di una incommensurabile rottura di p... Perché il problema non è tanto il parlarne sempre, quanto il dove; in questi programmi scadenti che ti tolgono la voglia di vivere proprio con le loro chiacchiere inutili. E il modo poi.. Ma vabbè.
Ultimo ma non per importanza, anzi, l'annosa questione dei biglietti. Ormai siamo a dicembre: do' ca**o stanno??? Perché non sono ancora stati messi in vendita? E quando verranno messi? Ecco, a tutte queste domande possiamo rispondere con un sonoro BOH! Mettiti il cuore in pace caro/a fan perché bisognerà aspettare l'anno nuovo per saperne di più, questo è sicuro! Ma se non sappiamo nemmeno quale sarà il logo, né lo slogan! Figuriamoci i biglietti! E la colpa di tutto questo di chi è? Della RAI! Ovviamente. E sì perché l'emittente di Via Mazzini si è svegliata tardi fin dall'inizio, già con la candidatura per la città ospitante e il relativo annuncio che è avvenuto TROPPO in ritardo rispetto al normale. È ovvio poi se tutto il resto venga da sé... al rilento. Ma, come già affermato nella prima parte di questi “Misteri” (vedi in alto), per Stefano Coletta ora la priorità è Sanremo! E ancora una volta invece di puntare sui giovani, ci si prodiga per i vecchi. Perché ammettiamolo, Sanremo ha un audience con una media anagrafica sui 50-60.
Che la Befana porti oltre a giocattoli e carbone anche i biglietti per l'Eurovision Song Contest? Speriamo.
Grazie per aver letto sin qui!
Alla prossima (e incrociamo le dita)
Fonti: Eurofestival news, Wiwibloggs.