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NUOVI CAMBI AL VERTICE
Come infatti vi avevamo anticipato Jon Ola Sand ha deciso di ritirarsi dalla carica di Executive Supervisor e Head of Live Events per tornare nella sua Oslo e dedicarsi a una carriera nella TV nazionale. Otto giorni fa l'UER, attraverso il sito ufficiale dell'Eurovision Song Contest, ha annunciato il suo successore che, guarda caso, proviene da un Paese non troppo distante dalla Norvegia … anzi, gli è proprio attaccato. L'erede sarà Martin Österdahl. Chi è?
Martin Österdahl è un uomo di 46 anni (pure piacente, se vogliamo) originario di Sollentuna, nel freddo Regno di Svezia, il quale ha sulle proprie spalle una lunga esperienza nel mondo della televisione. Infatti per accettare il posto di Ginevra ha lasciato quello di Programme Director and Commissioner of Entertainment & Sport, ossia Direttore del programma e Commissario per l'Intrattenimento e lo Sport della SVT, l'emittente nazionale svedese. In tale veste è stato per anni il responsabile di numerosi programmi andati in onda in prima serata, così come di produzioni in diretta quali la cerimonia di consegna dei Nobel e il matrimonio reale dell'erede al trono, la principessa Vittoria. Come se non bastasse, Mr. Österdahl ha dei trascorsi anche nell'Eurofestival, giacché fu lui a curare le edizioni svedesi 2013 e 2016 della manifestazione in qualità di produttore esecutivo. Non è abbastanza? Ebbene Mr. Martin è stato anche membro dell'ESC Reference Group negli anni 2012 e 2018. Insomma, le carte in regola per gestire un evento di tale portata le possiede. Poi tra le altre cose è pure uno scrittore... evidentemente la sua vita non era già troppo impegnata. È il caso di chiamarlo “un uomo dai mille talenti”.
Mr. Martin comincerà la sua nuova carriera ginevrina alla fine dell'Aprile prossimo; tuttavia Jon Ola Sand gli cederà lo scettro e il trono ufficialmente solo dopo la finale del 16 maggio p.v. Da quel momento sarà lui l'Executive Supervisor e allora saranno ca**i amari! Il talentuoso svedese ha dichiarato di sentirsi «profondamente onorato per avere la possibilità di lottare per la sua (dell'ESC n.d.a.) continua evoluzione e popolarità nel futuro», dicendosi impaziente di iniziare subito a lavorare.
CHE COSA FA UN “SUPERVISORE ESECUTIVO”?
Se vi foste mai domandati che cosa faccia un Executive Supervisor, ebbene ecco una breve spiegazione redatta proprio dall'Eurofestival.
The Executive Supervisor of the Eurovision Song Contest oversees the preparation and organization of the event on behalf of the EBU. Together with their team, they provide the main point of contact for over 40 participating EBU Members and are in charge of the operation on their behalf, ensuring the Song Contest is delivered annually by the Host Broadcaster in accordance with the ESC rules.
Detta in breve: lui dirige tutto, vede tutto e comanda tutti. Fa rispettare le regola imposte dall'EBU per la manifestazione e fa rigare dritto le emittenti televisive. In pratica è il Boss!
I PRESENTATORI E IL PASSAGGIO DELLE CONSEGNE
Passiamo ora alla notizia del giorno!
Questo pomeriggio alle ore 16.00 del fuso nostrano si sono tenuti presso il municipio di Rotterdam il sorteggio delle semifinali e il passaggio delle insegne dell'Eurovision, ossia il mega portachiavi di 3 quintali... o poco meno.
A presentare questa cerimonia, come sempre, sono stati i tre conduttori di quest'anno, di cui facciamo la conoscenza per la prima volta proprio oggi. Essi sono: la mora Edsilia Rombley, la bionda Chantal Janzen e il maschietto Jan Smit.
I tre presentatori hanno dato il benvenuto al pubblico con qualche solito aneddoto, ricordando le 4 precedenti vittorie olandesi (nel 1957, 1959, 1969, 1975) e poi hanno invitato, ringraziandola, il vicesindaco di Tel Aviv Zippi Brand Frank a raggiungerli. La signora è una dalla parlantina sciolta al punto che Chantal, spiazzando tutti, ha dovuto interromperla per ricucire i tempi cogliendo al balzo una frase della signora: “a proposito di 'Osare di sognare' (Dare to dream lo slogan dello scorso anno, n.d.a), io sogno sempre di avere più tempo durante le dirette televisive ma non lo abbiamo” scusandosi poi nell'ilarità generale. Il siparietto è stato esilarante, lo potete vedere sotto dal minuto 8:50.
Il vicesindaco ha quindi concluso rivolgendosi alla città: «Just let me say Dare to dream Rotterdam» (Tr: lasciatemi solo dire “Osa (di) sognare, Rotterdam”). È stata poi la volta del sindaco della città ospitante Ahmed Aboutaleb a essere salutato e presentato al pubblico e successivamente ha fatto la sua comparsa il mega portachiavi, trasportato nella sala da due bei ragazzotti. Il vicesindaco Brand Frank ha così inserito, come di consuetudine, il vessillo di Tel Aviv, una chiave dai colori e dalla forma particolare per poi tornare a sedersi. Diversamente che dagli anni scorsi quindi le insegne dell'Eurovision non sono passate materialmente di mano tra i due primi cittadini; poco importa il gesto perché ormai la manifestazione era già ufficialmente trasferita a Rotterdam.
Poi un altro momento imbarazzante. Se Chantal ha evitato una figuraccia per il rotto della cuffia, non è stato lo stesso per Jan che invece si è visto apostrofare da Mr. Aboutaleb per aver definito la moltitudine di fan, giornalisti e addetti stampa una “invasione”. Il sindaco si è rivolto a lui sottolineando come “invasione” sia una parola negativa a suo dire e che, semmai, si aspetta migliaia di fan “eurovisiani”, appassionati di musica, amanti dell'Olanda e di tutte le belle cose che il Paese ha da offrire. «Perciò se deve chiamarla invasione, la chiami invasione ma come pace per i popoli» (so if you call it invasion, call it invasion but as for peace for people). Insomma una rimbeccata adeguata che il conduttore si è meritato; d'altronde i Paesi Bassi sono stati oggetto di invasione ed occupazione nel giro di ventisei anni nell'ultimo secolo per ben due volte. Un ripasso di storia per evitare simili infelici errori sarebbe stato il caso Jan.
Prima di iniziare il sorteggio i presentatori hanno ringraziato e salutato Jon Ola Sand e Chantal ha introdotto un video tributo delle sue ormai famose tre parole: Take It Away. A ciò è seguito un altro video, presentato da Edsilia, in cui sono stati intervistati alcuni vincitori delle edizioni dello scorso secolo e ovviamente tra questi non potevano mancare i rappresentati dell'Olanda.
Come funziona il sorteggio? Poiché le Big Five (ossia le 5 emittenti che sborsano più soldi) e il Paese ospitante sono già qualificati per la finale, a essi spetta il compito di giudicare le performance degli altri 35 partecipanti. Pertanto si inizia estraendo a sorte le finaliste, che vengono così assegnate alla giuria della prima semifinale (che andrà in onda il 12 maggio) o della seconda (in onda il 14). La prima a essere sorteggiata è stata proprio l'Italia, la quale è stata assegnata alla prima semifinale. Quindi noi Italiani voteremo martedì 12 maggio p.v. assieme alla Germania e all'Olanda.
Stranamente quest'anno non c'è stata alcuna richiesta particolare da parte di nessuna delle sei finaliste o degli altri partecipanti. Infatti nelle passate edizioni è spesso accaduto che per ragioni di palinsesto, un Paese (specialmente tra le Big 5) abbia richiesto di essere assegnato a una specifica semifinale. Per questo motivo ormai è consuetudine chiedere al Big Boss se ci fossero incombenze.
Poi i conduttori sono passati a selezionare gli altri partecipanti e a smistarli non sono nelle due semifinali, ma anche in quale metà dello spettacolo si esibiranno. Naturalmente questa estrazione NON consiste in una scaletta ufficiale, la quale verrà annunciata solo in seguito.
Per fare ciò, sono state preparate cinque “ciotole” contenenti ognuna 7 rotoli con i nomi dei Paesi e su un altro tavolo altre 2 ciotole, suddivise tra 1a e 2a semifinale, con altrettanti rotoli nei quali era indicata la metà dello spettacolo (prima o seconda). La composizione dell'elenco finale è avvenuta alternando la semifinale ogni cinque estrazioni: Chantal e Jan hanno iniziato con il sorteggio dei primi 5 partecipanti della SF1 e relativo posizionamento, per poi passare ai 5 della SF2 e così via. Naturalmente alla fine sono rimasti cinque posti da assegnare, due nella SF1 e tre nella SF2, perciò la bella bionda ha unito tutti i tagliandini in un'unica ciotola e poi è ripreso il sorteggio alternato, partendo questa volta dalla seconda semifinale.
Il primo Paese tirato a sorte è stata la Macedonia del Nord che si esibirà nella prima parte della SF1.
Questo è l'elenco completo delle due serate:
IL PALCO DI WIEDER
A dicembre sono state pubblicate le prime foto del palco di Rotterdam 2020. Per non rovinare la sorpresa, le inseriremo in calce tramite un link. Tuttavia possiamo anticipare un due indiscrezioni, come per esempio la fonte di ispirazione dell'ormai noto architetto.
Ebbene a qualcuno sembrerà banale però la Musa del designer è stata la Natura.
The design shows the connection between the sky, the sea and the land. The horizon links these elements and that horizon will work as a window to open up the world of Eurovision 2020. The floor plan of the stage is inspired by the canals and bridges that connect land and water in the Netherlands.
Per questo motivo il design del palco è stato definito “piatto, moderno e minimalista”.
Ultima tra le novità, neanche tanto sorprendente, è che dopo la disastrosa proposta dello scorso anno a Rotterdam la green room tornerà nell'arena, come dovrebbe sempre essere.
Ciò è quanto è successo questo pomeriggio e quanto avevamo da dirvi. Non ci resta che attendere la scaletta ufficiale.
Ricordiamo che l'Eurofestival andrà in onda martedì 12 e giovedì 14 Maggio con le due semifinali e sabato 16 maggio con la finalissima.
A presto!
FOTO 1, FOTO 2, FOTO 3 del palco.
PS: Una curiosità. Il trofeo che vedete nel video NON è quello vinto da Duncan Laurence bensì quello di Netta di 2 anni fa. Chissà come mai questa scelta; forse Duncan non voleva cedere il suo?
Fonte: Eurovision.tv