Bello ma...
FISICA O CHIMICA: DI COSA TRATTA? (se sei un fan, passa oltre)
Fisica o chimica è stata una serie TV spagnola di 7 stagioni andata in onda sull'emittente privata Antena 3 dal 2008 al 2011 e giunta in Italia nel 2010 (sì, molto sul pezzo). Forse te ne ricordai, lettore/trice, perché suscitò non poche futili polemiche. Fu trasmessa su RAI 4 inizialmente in fascia pomeridiana, per poi essere spostata in quella serale e infine definitivamente cancellata con due stagioni inedite (difatti la sesta e la settima le puoi vedere solo in lingua originale); a discapito del successo suscitato nei ragazzi (pare che ultimamente molti fan stiano cercando con ogni mezzo di convincere Netflix a rimandare in onda la serie completa).
FoQ (da Física o química) era ambientata in un liceo privato fittizio, lo Zurbarán, avente come protagonisti ragazzi dai 14 ai 18 anni a cui si accostavano i professori e genitori, colpiti da altrettante problematiche e situazioni imbarazzanti. Toccava argomenti e situazioni attuali (all'epoca come ora) quali la droga, il bullismo scolastico, il razzismo, il terrorismo, la bulimia, l'aborto, il femminismo, l'odio nazifascista e ovviamente il sesso con tutte le sue implicazioni. E tra questi vi erano anche l'omofobia e l'omosessualità. Fu proprio su quest'ultima che si concentrarono le critiche e le polemiche mosse da un'associazione di cattolici bigotti omofobi e dal giornale radicale destrorso Libero. Costoro gridarono allo scandalo e a più riprese ne chiesero la sospensione, per il timore che simili argomenti avrebbero potuto deviare i propri ragazzi. Faccio notare che anche in Spagna (dove son più cattolici che nel nostro Paese, forse) ci furono varie critiche negative, ma più che altro per la mancanza, secondo loro, di originalità e alcuni confronti troppo similari con Skins (altra serie TV epocale). Tuttavia ciò non influì sull'esito della serie, la quale vinse diversi premi internazionali: insomma non era proprio una schifezza. In Italia invece, è bastato un titolo su un giornalaccio e qualche sparuta voce per far cancellare la serie e sospendere il direttore di RAI 4. Si trattavano davvero di sterili polemiche discriminatorie, ricolme d'odio e ignoranza perché in FoQ l'omosessualità non era esaltata e propagandata (come vollero far credere) e di certo non avrebbe deviato gli adolescenti. V'erano solo qualche semplice bacio, momenti di pura normalità. Inoltre tra le accuse (mosse specie del quotidiano) abbondava l'ipocrisia visto che, nello stesso periodo, Mediaset aveva già iniziato le trasmissioni in fascia protetta di programmi col bollino rosso, con culi in primo piano coperti da un filo di nylon (che poco ci mancava per mostrare il buco), tette in bella vista e in alcuni casi nudi integrali. Senza contare poi le serie tipo Shameless che, a livello di violenza, droga e depravazione è ben più “problematica” di Fisica o chimica, ma ciò non ha fermato il Biscione nel trasmetterle di pomeriggio.
Quindi cos'è (era) Fisica o chimica? Una serie interessante ed educativa (checché ne dicano) non adatta a un Paese e a una TV retrograda come il nostro.
EL REENCUENTRO (lett: la rimpatriata)
Devo ammettere che questa reunion mi ha suscitato sensazioni discordanti, con vari pro e altrettanti contro. Vediamoli nel dettaglio.
PRO
Innanzitutto un plauso lo rivolgo tanto alla produzione quanto alla sceneggiatura; perché bisogna ammettere che son stati molto veloci e quindi molto bravi nel riuscire a imbastire e trasmettere un prodotto in poco tempo. La trama poi è interessante e offre molti appigli per un ulteriore sviluppo. Sopratutto, non è stata scritta in modo che i vari personaggi facessero un'apparizione “forzata”, senza contesto, in una sorta di carrellata (vedi la stagione 9 di Will&Grace): ognuno ha un proprio spazio. Certo, qualcuno potrebbe pensare: “vabbè capirai, è stato facile: se fai un matrimonio è chiaro che ritrovi tutti” e ammetto che la dinamica delle partecipazioni possa risultare improbabile; ma non è così ovvia la cosa. Descrivere e organizzare un matrimonio può risultare semplice però la vicenda raffigura anche aspetti più misteriosi e curiosi, con riferimenti a un passato cui non abbiamo assistito. Ci sono infatti alcuni cenni a eventi accorsi durante questi nove anni, che ovviamente possiamo solo intuire. Quindi questo è già un gran bel punto a favore.
Oltre ciò ho apprezzato come i personaggi, pur essendo maturati a livello mentale, abbiano mantenuto il proprio carattere di sempre. Come dice uno degli ex studenti: «Non sei cambiato per niente, sei rimasto il solito a …». In particolare ho amato il modo in cui hanno inserito il personaggio di Javier Calvo, l'indimenticato Fer. Eh lo so caro/a fan, ho fatto una gigantesca rivelazione; però dai, lo vedi nella copertina quindi sì non è un vero spoiler. Non potevo non menzionarlo per spiegare che grazie alla sua presenza, si sono ricreate molte di gag comiche che erano presenti già nelle passate stagioni. Per cui, per quanto sia triste ricordare come fosse terminata, devo complimentarmi con gli autori per aver tramutato la tristezza in riso. Che poi... ma quanto gnocco è diventato? Madre de dios! Lo stesso dicasi per Andrea Duro la quale, passami il termine, continua a essere una bonazza stellare. È sorprendente vedere la semplicità con cui è riuscita a rivestire i panni della mitica Yoli, compiendo anzi un salto indietro alle “primordiali” emozioni.. Eh, sempre un bel caratterino! Assieme a loro (li vedi nella copertina quindi zero spoiler) vi sono Maxi Iglesias, Angy Fernández, Adam Jezierski, Leonor Martín, Sandra Blázquez, Andrés Cheung (che cambiamento epocale!!!) e Adrián Rodríguez: tutti rimasti incredibilmente uguali, senza troppi stravolgimenti (Cova sempre più bella); fatta eccezione per David, che purtroppo si è rovinato davvero tanto. Peccato, era un così bel ragazzo. New entry nella serie è José Lamuño, nei panni di Oriol il fidanzato, nonché futuro sposo, di Yoli. Chiudono il cast altre emozionanti comparsate che non svelerò. Le dinamiche e le battute che si vengono a creare con quest'ultime sono davvero esilaranti; un misto tra realtà e finzione. Ti consiglio di non vederti i trailer, sennò ti sput*ani tutto!
A far da cornice alla storia vi è un bellissimo albergo nella periferia di Madrid, con un panorama straordinario. Senza contare le riprese fatte in città. Molto brava la regia nel valorizzare tanto gli ambienti quanto i personaggi, sebbene non condivida certe scelte (es: seguire gli attori correndo per le scale con la telecamera in mano).
CONTRO
Ciononostante, ogni medaglia ha due facce e quindi molti dei “pro” hanno anche dei “contro”. Il primo di questi riguarda proprio il cast.
Non capisco perché non siano stati richiamati, per lo meno, tutti gli attori delle prime due stagioni, o comunque quelli più emblematici e iconici. No, mi correggo: perché non si siano presentati, dato che sicuramente saranno stati contattati. È una situazione, questa, di cui non mi capacito per qualsiasi revival; nel senso, che cosa costa a questi partecipare a una rimpatriata dopo svariati anni per far felici i fan, sopratutto se si fossero divertiti a interpretare tali ruoli? Non me lo spiego. È questo il caso, per esempio, di Úrsula Corberó, la problematica Ruth, la quale fu lanciata proprio da Fisica o chimica e che ora sta avendo successo ne La casa di carta (La casa de papel). Per quanto la stessa Corberó abbia dichiarato di essere triste per non poter partecipare, resta un mistero il motivo: c'è chi ipotizza che la ragione sia da ricercarsi nelle riprese in corso dell'ultima stagione della suddetta fiction. Anche fosse, non penso avrebbe causato problemoni girare qualche scena di questo reencuentro. Tuttalpiù vista la sua brevità.
Difatti l'altra nota negativa consiste proprio nella sua durata: son solo due episodi, di circa 2h. Un po' pochini, viste le 7 stagioni e le 77 puntate precedenti; e poi le altre serie si son dilungate di più nei revival (vedi Gilmore Girls, Will&Grace, etc...). Posso capire che il periodo sia difficile, che sia stato fatto tutto in fretta e furia magari, però non possono pensare che i fan siano stati appagati. E come si sa, la fretta è sempre una cattiva consigliera. A storcere il naso ci pensa anche la sequenza finale, che sì è bella e per nulla smielosa o triste, però lascia in sospeso troppe questioni (quegli appigli di cui parlavo precedentemente) e gli spettatori con la curiosità. Diciamo che di materiale per proseguire ce n'è tanto.
Riassumendo, quindi, questa “mini serie” è senza dubbio riuscita, divertente, fantastica ma lascia anche molto amaro in bocca.
Venendo invece a noi Italiani, beh come ho già avuto modo di dire, dubito seriamente che la vedremo mai trasmessa nel nostro Paese. Perciò lettore/trice dovrai fare come me: vedertela in lingua originale senza sottotitoli; oppure attendere che qualcuno li traduca e li carichi su qualche sito.
Che dire: sei sei un fan, di certo non ti puoi perdere questo reencuentro. E tranquillo/a, che non piangerai tanto.
Buona visione.