Sono ritornati gli Irriducibili pazzi!
A quattro anni di distanza da Asterix e il Regno degli Dei, liberamente ispirato (ossia ci sono varie aggiunte comprensibili) all'omonimo albo, e a quarantadue da Le dodici fatiche di Asterix Alexandre Astier e Louis Clichy tornano al cinema con un nuovo successo completamente originale! Anche in questo caso si tratta di un film realizzato in computer grafica la quale, per quanto non mi entusiasmi, è comunque riuscita a ottenere il mio plauso e a catturare completamente la mia attenzione. La regia e la sceneggiatura sono infatti spettacolari, davvero emozionanti e molto avvincenti in linea con le storie di Uderzo (meno con quelle di Goscinny) e quelle più recenti di Ferry-Conrad. Come detto poc'anzi, si tratta di una storia originale, ossia non trasposta da alcun albo (cosa che è diventato dopo l'uscita del film) eppure non sarebbe proprio corretto definirla in quel modo, in quanto Astier ha tratto ispirazione da diverse situazioni presenti nei fumetti: per esempio la convocazione del consiglio dei druidi nella Foresta dei Carnuti da Asterix e i Goti; il viaggio stesso da Il giro di Gallia; l'attacco notturno da Il figlio di Asterix, il personaggio di Elpiubelgalix e la momentanea infermità del druido da Il duello dei capi e molti altri. Per quest'ultimo però bisogna fare una precisazione, perché Elpiubelgalix non è il fratello del capo degli Irriducibili Abraracourcix, (si legge Abraracurcìx) come il doppiaggio italiano lascia intendere, bensì un leader rivale alleato con i Romani (il nome del fratello è Oceanonìx ed è presente in Asterix e i Normanni). Ma questo non è l'unico errore concepito dai nostri doppiatori.
Tralasciando i personaggi principali (Asterix, Obelix e Panoramix), i quali son talmente conosciuti che era da imbecilli sbagliarne la pronuncia, tutti gli altri (specialmente i nomi Galli) sono stati storpiati e pronunciati male: Ordinalfabetíx diventa Ordinalfabétix (per altro con una voce non adatta; sarà la stessa dello schiavo Duplicata del precedente?) Belénos in Belenòs, Assuranceturìx (scritto come letto) diventa Assurancetùrix e via avanti. Rimanendo in tema, non ho apprezzato nemmeno le voci dei protagonisti; passi Panoramix (si legge Panoramìx) doppiato da Oliviero Dinelli, ma quelle di Astérix (Massimo de Ambrosis) e Obélix (Renato Cecchetto) non mi sfagiolano e non le ho trovate minimamente adatte. In particolare quella di De Ambrosis la reputo troppo bassa in tonalità per il personaggio.
Anche Cesare ha avuto un cambio nel doppiatore e onestamente non ne capisco il motivo dato che Michele Kalamera era perfetto per lui. Infine un velo pietoso lo stendo anche sul doppiatore del giovane druido Ementàlix (da “Emmental”); al momento di incidere era raffreddato? Aveva una laringite o peggio, aveva un pezzo di moussaka conficcato in gola? Un grande no per lui. L'unico, oltre a Panoramix, che ho trovato adeguato è stato Franco Zucca il doppiatore di Ràncorix. Per gli altri resto fermo nelle convinzioni espresse nella recensione de Il Regno degli Dei. Invece in Francia le cose son cambiate in meglio, perché a partire da questo film la voce di Asterix sarà prestata da Christian Clavier, ossia il primo piccoletto gallico in assoluto del mondo cinematografico. Questa decisione fu dovuta al ritiro dalle scene della voce ufficiale, Roger Carel.
Tornando un momento alla sceneggiatura, come ho detto la reputo eccezionale; in particolare ho gradito che Astier abbia ripreso la caratteristica tipica dei fumetti di “retrodatare” situazioni, oggetti e comportamenti contemporanei. Naturalmente non vi svelerò nulla più di quanto non abbia già detto, però aggiungo solo che ho particolarmente apprezzato l'introduzione e la sequenza finale, nonché lo stratagemma delle schede e la loro classificazione. Astier si è divertito molto a giocare con i personaggi inventati da Goscinny e Uderzo ed è riuscito magicamente a creare un'avventura fantastica, che mi ha fatto immergere nuovamente nella vita del villaggio dei pazzi e divertire come non mai. Se non fosse uno sceneggiatore, avrebbe avuto certamente successo come fumettista.
Purtroppo però questo sarà l'ultimo film diretto e scritto dalla coppia Astier – Clichy perché hanno già annunciato di non voler proseguire con un terzo. È un peccato ma spero che i loro successori siano in grado di eguagliarli.
Questo è quanto mi sento di dover dire su un cartone con un argomento che è sinonimo di perenne successo!
Buona visione e lettura!
Valutazione finale: 😍