La fine di una trilogia
Thor (Chris Hemsworth) viene fatto prigioniero da Surtur, il grande demone fautore di Ragnarok, l'Apocalisse degli scandinavi. Surtur rivela al dio del tuono che Odino (Anthony Hopkins) non si trova più ad Asgard, così dopo averlo ucciso, Thor e Loki (Tom Hiddleston) si dirigono sulla Terra per cercarlo. Qui il padre degli Asi confida ai due figli che la sua dipartita libererà la loro sorella Hela (Cate Blanchett), dea della Morte, il cui obiettivo è l'ampliamento dell'impero asgardiano mediante la conquista di altri mondi. Thor cercherà di fermarla, ma per farlo avrà bisogno di molto aiuto.
Come ho detto all'inizio, mi ha suscitato molte sensazioni diverse, per questo dividerò tra pro e contro.
PRO
Il primo pro che devo evidenziare sono naturalmente gli attori. Il cast è eccezionale, gente di alto livello sia nella recitazione che nella presenza; e l'idea dei crossover con altri personaggi Marvel è eccezionale. La migliore forse è Cate Blanchett: la parte della cattiva le si addice perfettamente (basta ricordarsi di M.me Tremain) e bisogna ammettere che ultra mora e in verde è un vero schianto. Promossa a pieni voti.
Un altro che ho apprezzato è Mark Ruffalo, tornato a interpretare il dott. Banner alias Hulk dopo la sua comparsa nei film sui Vendicatori. Per me, che è stata la prima volta a vederlo in questo ruolo, è stata un po' una sorpresa: da un lato mi è piaciuto (più come Hulk) e anche la resa grafica non è male, tuttavia paragonandolo ai precedenti Banner (Eric Bana e Edward Norton), penso che Ruffalo abbia sminuito il suo personaggio rendendolo a tratti patetico e insicuro. Mentre Bana e Norton hanno impersonato un Banner impaurito ma comunque con spina dorsale e prontezza d'animo, questa versione mi è sembrata un codardo, almeno inizialmente.
Sugli altri attori non ho niente da dire (a parte che Chris è sempre un gran figo), tranne forse una piccola critica riguardo a Jeff Goldblum, che ormai recita ogni suo personaggio allo stesso modo: prendete il Gran Maestro e Scott Woolley da Will&Grace e vedrete che le movenze son identiche.
Altro pro sono gli effetti speciali. Hollywood non si smentisce mai e anche in questo caso il reparto grafica ha fatto un bel lavoro, specialmente con il lupacchiotto; così bello! Ecco se quelli della Warner Bros avessero realizzato un cane di tali dimensioni (bon magari più piccolo) ne Il prigioniero di Azkaban, forse la parte animalesca di Sirius sarebbe stata più fedele al libro e certamente più affascinante. Scusate l'excursus. Tornando agli effetti speciali, mi è piaciuta anche la parte dell'affresco animato nel palazzo di Odino, eccetto i palesi riferimenti cristiani. Cazzo centrano?
Infine tra i pro menziono il regista per lo splendido lavoro svolto al 95%: nel 5% devo inserire alcune scene davvero patetiche, di cui parlerò tra poco. Veniamo ora ai contro.
CONTRO
Le parti e gli aspetti che non ho apprezzato sono essenzialmente quisquilie, robetta che inserisco giusto per rompere un po' le scatole.
La prima di queste sono i dialoghi, in certi punti molto banali e per nulla originali: come quando Odino dice a Thor e a Loki che «Asgard non è un luogo, è dove si trova il nostro popolo» o una cosa simile. È quel genere di frase a effetto presente in centinaia di altri film, modificata sulla base di un più generico “la casa è dove uno si sente a casa” oppure “la casa è dove c'è la famiglia”. Un po' patetico per un film di peso come questo.
Altra menzione la riserbo per la canzone Immigrant Song dei Led Zeppelin, ultrafamosa! Ciononostante, da quando è stata utilizzata nel film Shrek Terzo, non si fa altro che riproporla in tutte le salse. Diciamo che ha un po' rotto le balle ed è diventata monotona. Certo magari in Thor ha una rilevanza maggiore, parlando di vichinghi, e utilizzarla come colonna sonora di quella data scena è anche ottimo, peccato però che si sia già sentita fin troppo. È come mettere la canzone dei Puffi in tutti i loro lungometraggi; cioè ok bella, ma un po' di fantasia?!
Passando al reparto trucco mi vorrei soffermare sull'occhio di Thor: si vede che è palesemente finto ed è anche visibile l'occhio dell'attore sotto tutto quel nero, perfino da chiuso. Non è una pecca, però si sarebbe potuto realizzarlo meglio, visto che comunque l'effetto sperato non è stato del tutto raggiunto. Rimanendo in tema trucchi ed effetti, riprendo il discorso che ho fatto in chiusura della sezione precedente. Tra le scene che non mi son piaciute vi è il combattimento aereo: così simile a quelli di Guerre Stellari. Anche in questo caso manca di originalità, sia nelle navicelle che nella rappresentazione dell'inseguimento: è bello per carità, però è un che di già visto. Avvenendo in una sorta di discarica a cielo aperto, sarebbe stato più interessante magari vedere delle navicelle dalle forme strane, assemblate da pezzi diversi di forma e colori diversi; come quando i bambini giocano con i Lego e creano delle cose assurde. Forse sarebbe stato più autentico.
Mandiamo avanti il disco e troviamo un'altra sequenza inutile, ossia la sfilata in passerella in slow motion della valchiria: inutile è un eufemismo; a livello di scemenze è stata superata soltanto dal defilé della Büdchen alla cerimonia di apertura di Rio2016. Perchè? Perchè inserire 'ste scene patetiche! A che scopo? Fosse stata una figona in bikini (per carità è una bella ragazza, ma c'è di meglio) potrei capire, ma in quel frangente... meh... superflua.
Completamente diversa è invece la situazione della scena iniziale: abbiamo un Thor che spiega brevemente cosa sia successo dopo il II capitolo ma per i comuni mortali, ossia i non nerd, è come se parlasse arabo. Menziona oggetti come se fossero noti a tutto il mondo e questo destabilizza un po' lo spettatore. La spiegazione va bene ma un flashback veloce non sarebbe stato male; se non altro per la comparsa improvvisa di uno di questi oggetti a circa ¼ del film: se non avessi fatto una ricerca, non avrei nemmeno capito il collegamento.
Concludo questa parte soffermandomi sul titolo: Thor – Ragnarok è alquanto fuorviante. Uno pensa di vedere finalmente un po' di fuoco e sangue e lo scatenarsi dell'apocalisse, e alla fine questa (Ragnarok appunto) occupa nemmeno 1/50 esimo di tutta la storia; 5 minuti ed è tutto finito. Senza contare che non è nemmeno l'argomento principale. Posso capire che il regista e gli sceneggiatori abbiano scelto questo titolo in quanto accattivante e attiri maggiormente l'attenzione, ma non rispecchia in toto il tema della storia. A tal proposito, pure la trama è sbagliata. Non ne parlerò qui ma troverete i maggiori errori nella sezione in calce.
Queste sono le mie impressioni riguardanti il film. Certamente è da vedere, se non altro per concludere la trilogia, però lascia molte insoddisfazioni.
A presto con un'altra recensione!
Bye!
Valutazione finale: 😋😋😋😋
PS: Per fare i tre film di Thor, Chris Hemsworth ha dovuto farsi i muscoli letteralmente. Tuttavia in Ragnarok ne ha sfoggiato certi che nemmeno sapevo esistessero! O era fin troppo pompato oppure sono stati creati al pc, perchè è (quasi) impossibile che siano veri! È una cosa sovrumana, fan quasi impressione!
INESATTEZZE NELLA STORIA
L'unico aspetto veritiero del film concernente Ragnarok è l'azione incendiaria di Surtur; per il resto è tutto sbagliato. O meglio: è sbagliato dal pdv della mitologia norrena, ma magari è fedele ai fumetti.
La parola Ragnarok, traslitterazione di Ragnarǫk, è in realtà un sostantivo plurale, perciò bisognerebbe parlare di “destini degli dei” (questa la corretta traduzione). Gli errori del film riguardano tanto i legami sociali/famigliari tra i protagonisti, quanto la storia stessa della fine del mondo. Innanzitutto Hela, la dea dei morti (e non della Morte), non è figlia di Odino bensì di Loki, dio dell'inganno, e della gigantessa Angrboða. Era la sorella del lupo Fenrir (il lupone che si vede nel film e da cui la Rowling ha preso spunto per il nome del licantropo Greyback) e del serpente acquatico Miðgarðsormr. Hela non era rinchiusa in nessuna prigione sovrannaturale, bensì le era stata assegnata da Odino una terra gelida su cui governare (di cui era felice) e successivamente il dominio sui morti non onorevoli del Valhalla. Nella mitologia norrena quando arriverà la fine, Hela guiderà i morti risorti contro le potenze divine, traghettati attraverso i mondi da Loki su una nave costruita dalle unghie dei defunti stessi.
I Ragnarok avranno inizio quando una gelata imperverserà sui nove regni per un triennio, in seguito al quale il grande albero cosmico si scuoterà distruggendo tutti i legami fisici e sentimentali. Per questo motivo gli dei si ritroveranno a lottarsi l'un l'altro: il Sole e la Luna verranno raggiunti e divorati dai lupi Skoll e Hati il cui padre, Fenrir, ucciderà Odino. Nel duello finale tra il bene e il male parteciperanno tutti i regni e alla fine, dopo che Heimdallr (che non è un uomo di colore ma un caucasico, data la zona di influenza della mitologia) e Loki si saranno uccisi, il gigante di fuoco Surtr distruggerà tutti i mondi con la sua spada infuocata.
Successivamente una nuova coppia originale, sopravvissuti allo scontro, darà vita alla stirpe umana mentre il regno degli dei sarà ripopolato dai restanti figli di Odino e dai figli di Thor (morto uccidendo il serpente marino).
Anche le differenze con il fumetto sono sostanziali: Odino e Surtur si uccidono a vicenda, Loki compone un'armata per marciare su Asgard dotandola di diversi Mjolnir (il martello di Thor). Mentre imperversa la guerra, i due dei si affrontano sull'albero cosmico dove Thor uccide il fratellastro. Poi Thor sistema tutto e Ragnarok finisce. Voglio sottolineare che io non ho dimestichezza con i fumetti e pertanto ho dovuto rifarmi a Wikipedia per avere le informazioni adeguate (sì non è una fonte attendibile, lo so). Per questo motivo, caro lettore, se sei un nerd e sai qualcosa di più rispetto quanto detto, ti chiedo gentilmente di farmelo sapere in un commento. Grazie