Una "mini" serie TV epica!
Come ho scritto in apertura, Napoléon (titolo originale francese) è un film per la televisione diretto da Yves Simoneau con produzione internazionale e trasmesso in quattro puntate dalla RAI (che ne è anche co-produttrice) nel 2002. Il successo fu immediato praticamente in tutta Europa, non solo perché raccontava la vita e le gesta di un uomo geniale quale fu Napoleone Bonaparte, bensì anche per il modo in cui venne diretto e per il reparto scenico dispiegato. Il suo alto costo di produzione fu infatti dovuto principalmente alle numerose comparse coinvolte, tanto tra gli uomini quanto tra gli animali, a cui poi bisogna aggiungere i favolosi costumi, i gioielli, i mezzi di trasporto e anche quelli militari. A coronare questa magnifica opera ci pensano gli stupendi scenari in cui è stata girata: naturalmente i palazzi parigini, molti dei quali utilizzati per ricreare luoghi che ad oggi non esistono più (come Versailles per le Tuileries o Saint Cloud), i paesaggi italiani e tedeschi, l'isola d'Elba e ovviamente i possedimenti francesi sull'isola di Sant'Elena, ultima dimora terrena dell'Imperatore. La voglia di creare un prodotto sensazionale ha fatto sì che ci vollero due anni per idearlo e realizzarlo. E il risultato infatti lascia davvero senza parole.
La trama si basa sul romanzo dello storico Max Gallo, intitolato appunto Napoleone, il quale è diviso in 4 parti: La voce del destino, Il sole di Austerlitz, I cieli dell'Impero e L'ultimo immortale. Un libro che sicuramente deve essere letto perché è incredibilmente interessante. Una precisazione, tuttavia, è d'obbligo: nella versione originale del libro i quattro titoletti, tranne il secondo, sono diversi. Tornando a noi, questa stessa quadruplice divisione Simoneau l'ha mantenuta anche nella serie ripartendo la narrazione del romanzo nelle quattro puntate; perciò :
- la prima racconta gli inizi fino alla tragica notte di Natale del 1800;
- la seconda ricomincia da quella notte e si prolunga fino a Eylau nel 1807;
- la terza conclude la battaglia e narra l'apogeo dell'Impero fino all'incendio di Mosca;
- la quarta e ultima descrive il declino, con la ritirata dalla Russia e la morte a Sant'Elena.
L'altro punto di forza di questa serie è il cast stellare: Christian Clavier ha reso emblematico Napoleone, Isabella Rossellini è semplicemente una perfetta e somigliante Giuseppina de Beauharnais. Insieme hanno indubbiamente marcato nel mondo del cinema queste due figure emblematiche. John Malkovich È Tayllerand (così come Clavier È Napoleone), nel senso che lo incarna davvero alla perfezione, rappresentando l'atteggiamento ambiguo di questo personaggio contraddittorio; Gérard Depardieu è uno straordinario Fouché (si legge Fuscé), ministro della polizia e di quello che definiremmo oggi spionaggio; Claudio Amendola veste i panni di Gioacchino Murat ed Ennio Fantastichini quelli di Giuseppe Bonaparte; Heino Ferch (La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler) veste i panni di Caulaincourt (si legge Colencur), Sebastian Koch quelli di Lannes (si legge Lan), Julian Sands (Il fantasma dell'opera, I Medici 2, Smallville) è il principe di Metternich e Toby Stephens è lo zar Alessandro I di Russia. Tra altri notabili ricordo Yves Jacques nelle vesti di Luciano Bonaparte e John Wood (Chocolat) in quelli del papa Pio VII. Nella controparte femminile, oltre alla già citata Rossellini, troviamo: Anouk Aimée interpreta Madame Mère (si legge Madam Mer), la madre di Napoleone; Marie Bäumer, Laurence Margerie e Constance Dollé nelle vesti delle sorelle dell'Imperatore Carolina, Elisa e Paolina; Alexandra Maria Lara (La caduta – Gli ultimi giorni di Hitler) impersonante Maria Walewska, Jessica Paré nei panni di Eleonore Denuelle, Ludivine Sagnier nel ruolo di Ortensia de Beauharnais, Mavie Hörbiger in quello di Maria Luisa e infine Tamsin Egerton, la dolce piccola Betsy Balcombe che tenne compagnia al Generale per gran parte del suo soggiorno a Sant'Elena.
Non c'è davvero altro da aggiungere, perché fino ad oggi non è stato realizzato nulla che potesse anche solo pareggiarlo. Facendo un confronto azzardato, si potrebbe paragonare questa serie alla trilogia di Ernst Marischka incentrata su Sissi; per intenderci quelli con la straordinaria Romy Schneider, con la sola differenza che non narra tutta la sua vita; come fa Napoléon.
Viva l'Imperatore! #Napoleone200 #Napoleon200 #2021AnnéeNapoléon