Vento dall'Est... qualcosa accadrà
Inizialmente non avevo intenzione di scrivere una “recensione” sul presente film, perché qualsiasi giudizio, commento o parola sarebbero stati vani per un Classico pluripremiato come questo. Perciò troverete soltanto banalità lodanti il progetto. Innanzitutto la trama.
Il film uscì nel 1964 negli USA, mentre in Italia nell'ottobre dell'anno successivo, infatti quest'anno ricorrerà il 55° (nostro) anniversario. Mary Poppins penso sia il film Disney più famoso al mondo; di certo lei è la tata più conosciuta e amata. Chi non si ricorda questi versi?
Se tu non sai che dire non ti devi scoraggiar,
ti basta una parola e per un'ora puoi parlar.
Questa non è la sola canzone a essere presente nel lungometraggio; difatti esso è più un musical in cui alla prosa sono affiancate scene cantate e danzate, che sono il vero fulcro della storia. È attraverso le canzoni che Mary Poppins impartisce lezioni di vita ai giovani Jane e Michael, nonché al loro padre George Banks e, indirettamente, allo spettatore. Ecco perché Mary Poppins va fatto vedere ai bambini: non é solo divertente ma anche educativo.
A curare e inventare le canzoni furono i fratelli Sherman (oggi solamente uno vivente), i compositori Disney più famosi, già apprezzati per le musiche de La spada nella roccia dell'anno precedente e per altri progetti. Il loro lavoro e talento ottennero riconoscimenti importanti tra cui i 2 Oscar proprio per Mary Poppins: per la migliore colonna sonora originale e la migliore canzone (Chim Chim Cher-ee). D'altronde, come ho già detto, ritengo siano pochi al mondo le persone che non sappiano riconoscere le musiche del film, perché rimangono impresse nella memoria per sempre. Inoltre, se hai visto Saving Mr. Banks, saprai che l'autrice del libro Pamela L. Travers (sui cui romanzi è basato il film) era totalmente contraria alle canzoni in particolare proprio a Supercalifragilistichespiralidoso, così come lo era per le parti animate. Ma quelle erano il marchio di fabbrica di Walt Disney e quindi non potevano non esserci: che poi, detto tra noi, senza di esse il film sarebbe stato un disastro. A tal proposito è interessante un ricordo dei fratelli Sherman, i quali riportarono che alla festa dopo la prima la Travers si infuriò con Disney e pretese che tutta la sequenza animata fosse tolta (quindi ¼ del film).
Quindi ho detto, musiche assolutamente fantastiche e meravigliose, così come lo è il cast.
“Mary Poppins” è interpretata da una giovanissima (e bellissima) Julie Andrews (doppiata da Maria Pia di Meo mentre per il canto dalla straordinaria Tina Centi), la quale al momento delle riprese non era affatto conosciuta nel mondo del cinema. Infatti l'attrice si era fatta notare per le sue doti recitative nei teatri di Broadway, ma fu selezionata sopratutto per le qualità canore: possedeva un'estensione vocale fuori dal comune, intonazione che purtroppo oggi non ha più a causa di un intervento chirurgico mal riuscito (ha una tonalità più bassa). Grazie a questo ruolo la carriera di Julie Andrews nel cinema decollò, tanto che l'anno successivo gli venne affidata la parte di Maria in Tutti insieme appassionatamente (The Sound of Music).
Al suo fianco troviamo Dick van Dyke (doppiato dall'indimenticabile Oreste Lionello) volto già noto in televisione ma che grazie a questa parte ebbe un insperato successo. Il suo personaggio, Bert, è un tuttofare che cerca di sbancare il lunario in diversi modi e con diversi lavori, pur mantenendo in volto il sorriso. È amico e complice di Mary Poppins e dalle battute si intuisce che i due si conoscono già da parecchi anni. La sua comicità unita alla voce della Andrews hanno reso immortale questa meravigliosa storia. Inoltre Dick van Dyke interpreta anche un altro personaggio che però non svelo.
Nel ruolo del capofamiglia, George Banks, troviamo David Tomlinson (doppiato da Giuseppe Rinaldi che ne prestò la voce anche per Pomi d'ottone e manici di scopa) i cui baffi, finti, furono obbligatoriamente imposti da Walt Disney. Il suo portamento, la recitazione e la personalità hanno contribuito a rendere perfetto il suo personaggio: d'accordo che è britannico, però Tomlinson ha proprio incarnato il tipico londinese con la bombetta, i baffetti e l'aura austera. In pratica quando pensate a un Inglese d'altri tempi, vi viene in mente lui. E se Mr. Banks è austero e rigido nei modi, al contrario la moglie Winifred è estroversa, gaia e spensierata ma anche determinata. Winifred Banks, interpretata da Glynis Johns (doppiata da Rosetta Calavetta), è una suffragetta (donna che lottava per il voto elettorale femminile) fiera e decisa, sposata con la sua causa al punto da divertirsi a tirare uova marce su Downing Street. Al tempo stesso però è ben consapevole del suo ruolo nella famiglia, assoggettata al marito nella gerarchia ma avendone il rispetto e un parziale supporto. Jane e Michael chiudono il quadretto: Karen Dotrice (doppiata da Liliana Sorrentino) nei panni della fanciulla e Matthew Garber (doppiato da Sandro Acerbo) in quelli del fratello. Altri due al loro posto non sarebbero stati (forse) tanto adeguati.
Dopo aver parlato del cast, delle musiche e genericamente della storia, mancano solo gli effetti speciali. “Effetti speciali” è una parolona perché, caro neofita, non pensare che si tratti di effetti grafici tecnologicamente avanzati come quelli di oggi. In Mary Poppins sono pochi, “tradizionali” e anche, potremmo definirli, “caserecci” però fanno la loro porca figura e rendono il tutto magico. La loro bellezza sta proprio nell'essere semplici: la computer grafica non esisteva e gli effetti sono quindi più meccanici o animati (pertanto aggiungi in post-produzione). Esempio dell'abilità manuale degli addetti è il pettirosso: bello, semplice e oltremodo realistico. Il fatto poi che si intuisca che sia finto, personalmente lo ritengo ancor più veritiero. Non si sa il motivo di questa scelta; probabilmente c'è lo zampino della Travers, che fu totalmente contraria (come già detto) alle animazioni disneyane (infatti anche gli altri animali dovevano, secondo lei, essere manovrati meccanicamente) o forse più semplicemente Disney non volle “scritturare” un vero uccellino. Poco importa quali furono le ragioni dato il risultato, perché Mary Poppins, in questo senso, dimostra e ricorda che è possibile creare un prodotto eccezionale senza il necessario uso del computer e della grafica (e dello sfondo verde), fin troppo spesso usati in questi ultimi decenni. È l'esempio opposto de Il ritorno di Mary Poppins, dove invece il regista e i produttori hanno fatto incetta di animazioni digitalizzate, rendendo il tutto impersonale. Che poi il risultato sarebbe stato comunque pessimo anche senza grafica, è un altro discorso.
Onestamente non ho nient'altro da aggiungere riguardo questo capolavoro Classico prodotto da Walt Disney, perché il film parla da sé e lo fanno pure i 5 Premi Oscar vinti: Miglior attrice protagonista, Miglior canzone, Miglior colonna sonora, Migliori effetti visivi e Miglior montaggio. Certo, la trasposizione magari non sarà fedele (l'ho appena appreso) e l'ambientazione divergerà ma di fronte a una simile meraviglia sono davvero quisquilie!
Quindi se ANCORA non l'hai visto, fallo immediatamente! E se hai figli, guardalo assieme a loro.
Buona visione!
Valutazione finale: 😍😍😍😍😍
PS: Una curiosità. La storia è stata retrodatata rispetto al romanzo, ma è buffo che mentre nella versione originale il film è ambientato nel 1910, in quella italiana è nel 1906; ciò avvenne per una questione di rime.