Animali Fantastici I segreti di Silente, recensione, film, Silente, Animali Fantastici
Che spreco di denaro per così poca fantasia!
Ebbene, ho già anticipato che questo film si è rivelato una delusione. Sette sono i motivi mi portano a giudicarlo in questo modo e, onestamente, mi sono anche leggermente adirato per la storia rappresentata.
Il primo di questi motivi, vado per ordine di apparizione, è la stupida e banale motivazione fornita da Silente a Grindelwald durante il loro breve tè. ALT! Pardon, facciamo un passo indietro, questa è la seconda, mi son dimenticato; chiedo venia. La vera prima ragione è l'ennesimo cambiamento di attore voluto dai produttori e sceneggiatori per impersonare Grindelwald. Ci tornerò in seguito anche, ma onestamente non capisco queste continue e reiterate modifiche al cast che, personalmente, trovo inspiegabili e insensate: cioè che senso ha? Boh.
Riprendendo il discorso precedente, quale secondo motivo ho trovato stupido e banale la spiegazione del perché Silente e Grindelwald fossero diventati così tanto uniti e così tanto “amicicci” durante quella famosa estate; Silente era innamorato... ma no?! Ma chi l'avrebbe mai detto! Cadiamo dalle nuvole proprio! Solo un povero ingenuo non avrà fatto i conti quando, molti anni fa ormai, la Rowling “svelò” (o meglio dire trasformò) l'omosessualità del potente mago e quindi non reinterpretò sotto un diverso punto di vista tutta quella storia del Bene Supremo e dei loro piani. Cioè, era alquanto logico. Anche ammettendo che qualcuno non avesse fatto 2+2 subito, altri indizi erano stati posti in bella vista in varie scene del 2° capitolo (quella dello Specchio delle brame, i “segreti” rivelati da Trevor a Silente nel suo ufficio ecc..). Quindi, a mio modesto parere, far dichiarare che in una coppia (amici e/o più) uno segua l'altro perché innamorato, è molto banalotto. Vabbè. Tuttavia, nell'intera faccenda, l'aspetto che mi ha infastidito maggiormente è la (quasi) ossessiva volontà di ribadire l'omosessualità di Silente. Infatti nella storia il mago lo sottolinea 3 o 4 volte, poche vero ma inutili sia per il contesto in cui vengono espresse sia perché, di fatto, non servono in quanto il concetto viene già espresso all'inizio. Allora, cara Rowling, che senso ha forzare la mano? Perchè di forzatura si tratta.
La terza motivazione che non mi ha fatto apprezzare il film è stata la violenza gratuita sugli animali... Anche no!!! Va ben che si tratta di un essere immaginario, ma si poteva, anzi doveva, evitare comunque. Immaginario o reale che sia non è mai bello vedere certe scene. Inoltre credo sia una delle prime volte in cui la Rowling si sia spinta a tanto nei suoi libri/film; che io ricordi, nei film passati si sono visti sì dei maltrattamenti (tipo il falso Moody che quasi affoga il ragno), ma non con una violenza simile, eccezion fatta per la fine del Basilisco. Perciò la prima sequenza con Newt, che di fatto è un crossover tra l'inizio e la fine di Bambi, si poteva anche evitare e tutto ciò che ne consegue.
Quarta ragione: il titolo è totalmente fuorviante. Uno legge I segreti di Silente e inizia a farsi voli pindarici, strane idee, mille congetture... per poi scoprire che in realtà il vero segreto è solo 1! E non riguarda nemmeno lui!!! Tutti gli altri, il/la fan li conosce già! Sbandierati a destra e a manca nei precedenti film, in Harry Potter (libri e cinema) ecc... E qui mi fermo.
Quinto motivo: è tipo da Harry Potter e il Principe Mezzosangue che l'autrice ci frantuma i cosiddetti, scrivendo che Silente e Grindelwald non si possono combattere perché bla bla bla... il patto di sangue è indistruttibile e bla bla bla... e alla fine che fa? Scrive una scena banalissima che si conclude nel giro di qualche minuto, per nulla eclatante e dimenticabile in fretta! Eh allora no! Non ci sto! Tanto valeva inserire una sequenza di Newt che prendeva a martellate qualcosa, oppure Jacob che sfornava qualche pasticcino. Veramente poco entusiasmante! Il livello di creatività e fantasia dei due sceneggiatori (questa volta la Rowling è affiancata da Kloves) è decisamente basso.
Sesta motivazione: la serie si chiama Animali Fantastici ma di animali, nuovi per lo meno, in questo film se ne vedono veramente pochi! Li si possono contare sulle dita e, peraltro, uno di questi non è che una bestia realmente esistente ingigantita tipo 1 milione di volte. Quindi nulla di che. Inoltre, diversamente dai precedenti, in questo capitolo non hanno un ruolo così essenziale o quanto meno non interagiscono in maniera stretta con Newt. Vengono usati per altri scopi, ma la sensazione è che siano stati messi in secondo piano.
Settima e ultima ragione: la scenografia e tutto ciò che riguarda le ambientazioni sono povere e scadenti. Tenendo conto che il regista, per il quale non nutro affatto alcuna simpatia, ormai è risaputo fare uso massiccio di computer grafica anche per cose banali, tanto gli sceneggiatori quanto gli addetti agli effetti speciali si sarebbero potuti sforzare un po' di più nel creare degli edifici o dei “set” più accattivanti. La regia poi non ha aiutato, dato che si è concentrata solo sui personaggi evitando alcune vedute d'insieme essenziali; diciamo che si è profusa su certe situazioni rispetto ad altre (Hogwarts, sempre diversa, Nurmengard ecc). Idem dicasi per la mancanza di didascalie, presenti invece nel 2° che sono state molto utili. Senza dover spiatellare tutto, mi limito a dire che la rappresentazione della città in cui viaggiano non è poi diversa da quella di New York; al contrario, le strade sembrano molto simili. Tradisce solo la mancanza di grattaceli.
Veniamo ora al cast. Come detto in apertura, non apprezzo (per dire che detesto) quando alcuni attori vengono rimpiazzati o cambiati in maniera repentina. È questo il caso di Mads Mikkelsen nei panni di Grindelwald. Allora qualcuno potrebbe dire che Depp, cui nemmeno vidi di buon occhio per quel ruolo, non era “disponibile” (eufemismo) in quanto nel bel mezzo di casini giudiziari; conseguentemente la Warner (e la Wizarding World di strascico) avrebbe deciso di staccarsi dalla faccenda per non avere implicazioni di sorta e per evitare pubblicità negativa. Ci può stare, per carità, però allora crei un'escamotage all'inizio del film che permetta allo spettatore di attuare un transfer mentale e di abituarsi al nuovo volto. Un esempio banale: una trasformazione in stile pozione Polisucco. Ciò avrebbe dato anche continuità alla trama. Invece introdotto così di botto non è piacevole. Per quanto riguarda le doti recitative di Mikkelsen non si può dir nulla: è un rinomato e bravo attore, però personalmente non lo trovo adatto anche a livello fisionomico (non ci va nemmeno lontanamente vicino a Campbell, senza contare che non è più biondo; vabbè che pure Depp...). Accanto a lui, quali new entry, troviamo Jessica Williams una ragazza molto simpatica, che si nota essersi divertita nell'interpretare la professoressa Eulalia Hicks, come da lei affermato peraltro. C'era forse il bisogno di un'attrice giovanile e gioviale all'interno del parterre, una donna che è sì matura mentalmente ma con una vivacità da ragazzina. In questo, la Williams è la controparte perfetta sia della Sudol sia della Ejogo (vista nel 1° e 2° capitolo): la prima troppo ingenua e svampita, la seconda troppo seria e posata. Dopo di lei troviamo Victoria Yeates, ossia Bunty Broadacre la fida (e innamorata) assistente di Newt che in questo film ha ottenuto un risalto maggiore rispetto ai precedenti. Richard Coyle e Oliver Masucci interpretano rispettivamente Aberforth Silente (ormai noto) e Anton Vogel, il Ministro della Magia tedesco. Questo devo anticipartelo perché altrimenti non capiresti (ritorna il problema delle didascalie mancanti e delle info assenti nei dialoghi); entrambi sono stati eccezionali, in particolare apprezzo la scelta di Coyle. Infine vi sono Maria Fernanda Cândido e Dave Wong, la prima nei panni di Vicência Santos e il secondo in quelli di Liu Tao, i Ministri brasiliano e cinese. Mentre quest'ultimo praticamente fa scena muta (e infatti non si capisce nemmeno che ruolo abbia e chi sia), alla Cândido è stata riservata una sola battuta stringata, però bella donna senza dubbio.
Anche il doppiaggio italiano si è rivelato azzeccato e quindi non mi sento di dire nulla a riguardo.
Dovessi fare un sunto, son contento di non aver buttato via i soldi per il biglietto del cinema perché non ne è valsa davvero la pena. Con questo film è risultato alquanto chiaramentente che come scrittrice la Rowling è una macchina e possiede una penna invidiabile, ma come sceneggiatrice...
A te la scelta lettore/trice adesso, io eviterei.
Valutazione finale: 😡👎🏼