Che orrore!
Ebbene, tagliamo la testa al toro (ma solo metaforicamente, sia chiaro) e arriviamo subito al punto. Questo film fa schifo! Soldi buttati nel cesso! Senza se e senza ma. Anzi un “se” forse potrei ammetterlo: SE lo considerassimo una parodia, una buffonata, forse sarebbe accettabile. Non trovo altra spiegazione. Di certo dal p.d.v. storico/biografico è una cialtronata. Ci sono errori sia prettamente storici che, diciamo così, comportamentali: il rapporto e l'insolenza di Sarah Churchill nei confronti della Regina sono assolutamente esagerati e inattendibili. Nemmeno la Pompadour o la Polignac si sarebbero permesse di rivolgersi ai loro protettori in tale maniera, schietta, diretta, senza alcun rispetto od ossequio.“Anna, concentrati”. “Regina Anna siete contenta?” “Anna smettetela di fare la bambina!”. Ma quando mai! Inoltre la presenza di una donna alle porte del Parlamento è totalmente fuori discussione, antistorico e irreale! E sopratutto, la Regina qui viene presentata quasi fosse una sovrana assoluta al pari di Luigi XIV, suo contemporaneo e rivale.
A ciò bisogna poi aggiungere i costumi: vedere una donna indossare abiti maschili per cavalcare è qualcosa di ridicolo; solamente in Lady Oscar! O, se proprio volessimo, soltanto la Regina in tempo di guerra avrebbe potuto indossare un'armatura con dei pantaloni.
Anche lasciando da parte queste critiche strettamente storiografiche, vi sono altri elementi che rendono inguardabile questo film. Primo fra tutti la regia: un'oscenità! Perfino un ragazzo alle prese con il suo primo corto avrebbe potuto fare di meglio. Tralasciando la direzione degli attori; sono proprio le inquadrature a rovinare il film. Ma cosa gli è saltato in mente al regista di utilizzare la tecnica fisheye, quelle riprese a “sfera”?! Perdonami, non son esperto di terminologia cinematografica perciò ti faccio un esempio per capire meglio: hai presente le foto in 360° che vedi in Google Earth? Che ti escono sulla mappa come tante sfere in cui “entri” e vedi tutto distorto? Ecco, stessa cosa. Sembrava di essere dentro a uno di quegli specchi convessi che si vedono lungo gli incroci. Una scelta davvero folle. Certe riprese van bene per video sul Tubo, non in un film da milioni di sterline! Per non contare certi stacchi e primi piani. Per quanto riguarda invece la direzione degli attori, nulla da dire ma il merito va più al cast che al regista. Olivia Coleman ha pure vinto l'Oscar per questa produzione e penso che sì, senza dubbio se lo sia meritato per l'ottima recitazione. La sua regina però non mi è piaciuta: sembra una donna bipolare che a momenti dà i numeri peggio dei pazzi e il momento dopo si comporta come una bambinona intrappolata nel corpo di una vecchia (cosa che la vera Anna non era). Anche Rachel Weisz è stata molto brava ma non mi sorprende, dato che, a quanto pare, ha un attitudine innata nell'interpretare personaggi cattivi o dall'indole discutibile.
Ciononostante la regia non è fatta solo di attori e, ripeto, nel suo complesso è alquanto obbrobriosa. Anche sul linguaggio ci sarebbe da ridire: mi limito a un pacato “linguaggio forbito, molto spesso intervallato da insulti in stile scaricatore di porto ed esortazioni sessuali troppo moderne.” A tal proposito, la storia presenta anche una retrospettiva omosessuale: d'altronde, se così non fosse, non avrebbe avuto senso il titolo; no?! Ebbene non entro nel merito però, incitamenti sessuali a parte, complimenti alle attrici per l'interpretazione.
Altri elementi detestabili sono le musiche e le coreografie: totalmente assurde. Le prime (alcune di esse) sono state scelte a caso (per esser gentili) e altrettanto a caso son state inserite nel film; non c'è logica, non centrano nulla con le sequenze. Le seconde son troppo moderne, troppo fantasiose e campate in aria.
L'unica nota positiva è l'uso intelligente della luce: il regista ha scelto saggiamente di utilizzare la luce naturale e quella delle candele negli ambienti interni, per ricreare l'atmosfera del tempo; molto bello e suggestivo. Peccato sia una goccia nell'oceano.
A chiudere il tutto, quasi fosse un corollario c'è questo:
Sarebbe potuto essere un buon film? Sì, forse, SE fosse stato girato da un regista competente, in maniera diversa e avendo un obiettivo, un filo narrativo definito. Posto così sembra più che altro la trasposizione cinematografica di poche sporadiche pagine di un diario, raccolte durante gli anni. Quindi per riassumere, per leggere questa “critica” avrai speso quanto? 10 minuti massimo? Ebbene il film non li vale nemmeno. Evita, che non hai nulla da perdere.
P.S: ma cosa sono quei capitoletti? Inutili!
Valutazione finale: 😡😡😡