Aspettatevi tutto, fuorchè l'Atlantide platoniana
Onestamente speravo in qualcosa di più dal nuovo film prodotto dalla DC Comics e in particolare dalla storia e dalla “scenografia”, invece mi ha lasciato solo con un “tutto lì?”.
Premetto di non aver mai letto un fumetto di Aquaman; tuttavia sono sicuro al 100% che la storia qui rappresentata sia stata completamente inventata di sana pianta e non costituisca, pertanto, un adattamento cinematografico fedele (come per tutti i film sui supereroi). Difatti, sono andato a rivedermi un po' la bio dei vari personaggi coinvolti e la storia non coincide affatto. Anzi, a mio avviso l'hanno pure migliorata perché il filo narrativo del fumetto non ha alcun senso. Che poi, perché l'abbiano voluto disegnare con questo accostamento assurdo verde/arancione, nessuno lo sa.
Gli unici aspetti che mi sono particolarmente piaciuti riguardano alcune ambientazioni, i costumi e parte del cast, tra cui l'attore protagonista, Jason Momoa. Iniziando da quest'ultimo, l'avevo già apprezzato nei panni di Aquaman nel film Justice League (l'attore, non tanto il suo ruolo nella Lega) perché, per quanto si discosti dal personaggio fumettistico, a un qualcosa di caratteristico che lo rende perfetto per questo ruolo; sebbene non faccia altro che sferrare pugni, esibirsi in arti marziali e sparare battute pessime. Ecco permettetemi una piccola parentesi: certe frasi a effetto di Momoa e di altri attori, così come vari dialoghi, sono davvero pessimi, banali fino allo stomachevole; per esempio riporto questa pronunciata dal re Orm: “La sfida ormai è lanciata e io l'ho accettata”. Cioè dove siamo? A un certame coronario? Lo stesso dicasi per la scena tra il cattivo David (Yahya Abdul-Mateen II; il suo personaggio è completamente inutile, toglietelo e la trama reggerà comunque) e suo padre (anche qui, scegliete due di colore per un ruolo simile? Ma scherzate?) con il solito “no, non ti lascerò qui. Vai pensa a te”. Dialoghi sentiti e stra-sentiti che vanno oltre la banalità. Sarebbe stato più d'effetto se il figlio l'avesse lasciato lì senza pensarci. Chiusa parentesi. Tornando al protagonista, come dicevo non fa molto però tutto sommato è sempre più entusiasmante di Miller/Flash o di Cyborg (ma anche di Affleck/Batman). Inoltre vorrei aggiungere che la rappresentazione di Aquaman differisce molto anche dal pdv della personalità: mancano vari poteri che qui non vengono rappresentati (i.e. la rigenerazione: l'acqua non lo cura? Eddai); si potrebbe dire che l'han reso più umano. Oltre ciò, sarebbe stato interessante anche indagare e approfondire la storia dei tatuaggi, se fossero collegati in qualche modo ad Atlantide. Nemmeno il tridente sacro, che nel fumetto si dice essere di Poseidone e qui invece forgiato da Atlan con metallo del Dio, risulta avere sta gran potenza paventata; di fatto non serve a nulla. Questo perché a parte emanare onde che controllano gli animali marini (abilità che Aquaman possiede già dalla nascita), il tridente non fa altro. Non ha nessun potere speciale, diversamente dagli altri tridenti presenti che “sparano” fuoco.
Tra gli atri attori, chi mi ha sorpreso è stata la Kidman a cui, fosse veramente lei nel combattimento e non una controfigura, bisognerebbe fare tanto di cappello e in ogni caso si è dimostrata una grande attrice poliedrica. Perciò, per quanto la sua partecipazione sia limitata (e scontata in alcune scene, ma non dirò altro), il ruolo le si addice. Ecco, unica pecca forse i capelli: si vede benissimo che si tratta di una parrucca; però nel caso fossero davvero i suoi, le consiglierei di spendere quattro soldi per un trapianto. Lo stesso dicasi per la Heard (ma non per i capelli) che torna nei panni di Mera, già indossati in Justice League: in questo caso, oltre alla recitazione, punti aggiuntivi sono i costumi e la bellezza dell'attrice.
I complimenti vanno fatti anche a Willem Dafoe, qui impersonante il consigliere Vulko, che almeno per una volta ha smesso i panni del cattivo per indossare quelli del brav'uomo. L'attore, invece, che non ho davvero apprezzato è Patrick Wilson (già visto ne Il fantasma dell'Opera) sia per il ruolo in sé sia per la recitazione: avrei preferito qualcun altro al suo posto. Non mi ha trasmesso molte sensazioni positive, forse perché è troppo “bianco”? Non so, in ogni caso questa contrapposizione “etnica” tra protagonista (meticcio) e antagonista (caucasico) ci sta, però magari con un attore diverso. Piccola curiosità finale sul cast: la doppiatrice originale del mostro Karathen (evidente storpiatura del Kraken) è Julie Andrews, l'immortale Mary Poppins.
Passando alla scenografia e all'ambientazione, ho trovato particolarmente suggestiva la sequenza con il cimitero delle navi e le meduse, specie per il gioco di colori. Un applauso quindi agli addetti agli effetti speciali. Lo stesso non posso dire dell'Atlantide subacquea (la città di superficie prima di sprofondare invece è accattivante), rappresentata con tonalità troppo cupe (per quanto ci siano vari luci e laser) e con edifici troppo abbozzati o futuristici che non risaltano sul fondo oceanico: mi aspettavo molto di più. A proposito di futurismo, sono concorde sul rendere gli Atlantidei una popolazione tecnologica (le armi son molto fighe), tuttavia non applicandola al Medioevo e non con mini Ironman a guisa di soldati: ok tecnologia, ma la fantascienza qui è eccessiva. Soprattuto per il divario troppo alto tra la tecnologia militare e quella “civile”: voglio dire, se create armature robotiche allora voglio vedere anche statue semoventi, o quanto meno dorate, a difesa della città. Cioè stiamo parlando di Atlantis/Atlantide non di una metropoli qualunque. Agli scenografi è mancata quindi completamente la fantasia e ciò si nota nel Gateway bridge, il quale non è altro che la copia del bifrost. Sinceramente trovo molto più entusiasmante e affascinante la città del film Disney Atlantis – L'impero perduto del 2001.
D'altro canto anche l'ambientazione terrestre non è esente da osservazioni: gli scenari sono incantevoli ma anche molto finti. Con tutto il rispetto i suoi abitanti, il paesaggio siciliano che qui si intravede è tutto fuorché siciliano. Ho letto che alcune riprese sono state girate a Erice, tuttavia si tratta solo di pochi esterni che poi, nella fase di post produzione, sono stati rimodellati virtualmente per formare un'ambiente che di fatto non esiste. In ogni caso, pur essendo fasullo, è accattivante.
Per quanto concerne la regia, certe inquadrature e angolazioni si sarebbero potute evitare perché banali e troppo vecchia scuola: per esempio la scena in cui escono dall'oceano alla “Pamela Anderson”; andava bene negli anni '90 o in James Bond, ma al giorno d'oggi direi che è il caso di andare oltre questi cliché. Lo stesso vale per alcune riprese in primo piano. In generale sembra che il regista abbia copiato lo stile di vari suoi colleghi e li abbia fusi insieme. Poi vi sono molte scene che non hanno senso o che comunque sono assurde, come quella in cui un passante rimane bloccato sotto un cumulo di macerie per metà corpo, con lastroni di pietra che lo bloccano e quando Aquaman lo salva ne esce completamene illeso e, anzi, cammina normalmente: non è credibile. Al contrario le immagini dei notiziari sono reali e non finzione, non tutte almeno; si capisce quindi la piccola morale ambientalista che il regista e gli sceneggiatori hanno voluto inserire.
Non risparmio critiche neppure sulla storia: vi sono molti particolari e aspetti che reputo inutili e insensati. Come il fatto che a un certo punto si perda il filo narrativo: si parla tanto di una guerra contro gli umani e poi l'attenzione viene spostata su un'altra guerra e il problema “terrestre” viene definitivamente accantonato. Magari sarebbe stato più avvincente vedere più azione contro la terraferma e uno scontro a cielo aperto più movimentato e magico. Infine le musiche: inserite alla cavolo via, per non usare un'altra parola con la “C” e risultare volgare.
Riassumendo il film è sì carino, ma non eccezionale, benché sia molto più entusiasmante di qualsiasi altro film su un personaggio della DC, Superman escluso. Perciò a voi la scelta se vederlo o meno.
Alla prossima!
Valutazione finale: 😐😐😐