Una normale storia d'amore nella tempesta
Akron è uscito nel 2015 nei cinema anglo-americani, poi sicuramente esportato anche in altri Paesi (tranne che in Italia ovvio), e vabbè credo che ormai la sorpresa me la sono giocata, avendovi già rivelato la natura dell'argomento.
Non ho molto da dire riguardo questo film, se non le sensazioni e i motivi per cui mi è piaciuto. Ciò che mi ha colpito di questa storia è che non affronta i soliti canoni “omo” cinematografici e i soliti cliché; anzi, l'elemento omosessuale fa da contorno. La volontà dello sceneggiatore (che poi è uno dei registi) infatti è esplicita: in una normale famiglia, dove l'omosessualità di un figlio non è il problema (al contrario, viene vissuta pienamente e con felice partecipazione), sono altri i fattori che possono sconvolgere la vita delle persone coinvolte, fatalità che potrebbero accadere a chiunque.
Probabilmente a questo punto potreste affermare: “beh ma allora è la solita commedia drammatica, che c'è di nuovo/diverso?” e avreste ragione: se al posto dei due ragazzi ci fosse stata una coppia etero, sicuramente avrei scritto “si bello, ma è sempre la stessa storia”. Infatti come menzionato poco sopra la novità consiste nel nuovo modo di sviluppare la tematica lgbt. Niente più il classico clichè del gay effeminato, niente più incontri lampo, niente più sesso promiscuo, niente più frivolezze e mani svolazzanti: l'omosessualità, in questo film, rappresenta la normalità ed è questo che affascina e “fa strano”. Non siamo ancora abituati ad assistere a scene gay (maschile o femminile) di vita quotidiana, perché purtroppo il mondo è ancora affollato di cretini e imbecilli che non concepiscono quanto naturale sia amare una persona dello stesso sesso. Ed è questo che vuole trasmettere il film: la vita omosessuale deve diventare una norma e non restare un'eccezione, e bisogna entrare nell'ottica che essere gay/bsx non significa solo sesso facile e AIDS, ma c'è molto di più. Finchè alla gente non si imprimerà nella testa questo concetto, finchè gli omosessuali non saranno la norma, non vivremo mai in una società felice e a livello individuale non riusciremo mai a concentrarci su altri aspetti della nostra vita e del nostro passato ben più importanti. Attenzione però a non confondervi: normale qui non vuol dire banale, vuol dire quotidianità. Un giorno, forse, in un futuro che spero prossimo l'omosessualità diventerà banale e le persone non faranno più caso all'orientamento del proprio figlio, amico, collega (ecc); ma per arrivarci dobbiamo prima accettarla e andare avanti.
Scusatemi per la deviazione e il pippone morale, ma volevo farvi capire le sensazioni trasmesse dal film, sperando di avervi invogliato a vederlo, anche solo per curiosità. Difatti consiglio assolutamente la sua visione a TUTTI, perché possiate aprire gli occhi sul mondo gay e proviate ad avvicinarvici, entrando in contatto con esso (che non significa andare in una disco gay a farsi rimorchiare) anche solamente attraverso il cinema.
La comprensione e conoscenza sono un primo passo verso l'accettazione collettiva.
A bientot!
Valutazione finale: 😋😋😋😋