A qualunque costo!
È sicuro infatti che l'edizione 2021 di Rotterdam del 18-20-22 Maggio p.v. si farà assolutamente, in un modo o nell'altro. Difatti già il 25 settembre scorso gli organizzatori avevano formulato 4 possibili scenari per portare i fan all'Eurovision Song Contest, fisicamente o virtualmente. Eccoli qua:
Lo scenario B rispecchia le regole del Governo Olandese di quel periodo, tenendo quindi presente il distanziamento sociale di 1,5m: ciò implica una riduzione in presenza degli spettatori, turisti e accreditati alla stampa.
Lo scenario C è identico al precedente tranne che per la questione turismo. Difatti se Amsterdam dovesse imporre delle restrizioni sui viaggi al fine di bloccare il Covid (chiaramente tenendo conto della situazione negli altri Stati), va da sé che il numero di turisti e fan presenti in Olanda e in Rotterdam sarebbe notevolmente ridotto.
Infine lo scenario D è quello che tutti, organizzatori e fan, temono di più e vogliono evitare come la Peste: la quarantena! Si chiude tutto, baracca e burattini; niente pubblico, niente turismo, forse potrebbero esserci dei dimezzamenti della stampa e degli eventi nella città ospitante.
Ciononostante tutti e 4 gli scenari pongono come condizione indiscutibile, ovviamente, la messa in onda in diretta degli spettacoli delle tre serate (a cui si aggiungono le prove) presso l'Ahoy Arena, sia con che senza pubblico. Questo accadeva a settembre. Nel frattempo nei Paesi Bassi la situazione pandemica è cambiata e ciò ha influito di conseguenza sull'organizzazione dell'Eurofestival. Mentre in autunno era tutto ancora nebuloso, ora sono stati svelati nuovi dettagli:
Lo scenario B prevede:
- Distanziamento sociale di 1,5m (minimo, presumibilmente) nell'Arena;
- Ferree misure di sicurezza e sanitaria (incluso frequenti test Covid) tanto per gli spettatori, quanto per proteggere gli artisti e tutto lo staff;
- SE una delegazione non potesse recarsi a Rotterdam, invierà un'esibizione live-on-tape che verrà mandata in onda come se fosse in diretta. (Leggi sotto per maggior chiarezza);
- Permangono i classici 9 spettacoli (6 prove costume, le semifinali e la finale) sia senza pubblico che con capacità ridotta per il distanziamento. La capacità finale dipenderà dalle linee guida emanate dalle autorità locali (sindaco e/o Governo);
- Gli eventi collaterali che si tengono solitamente prima e durante l'Eurovision, saranno organizzati in modo sicuro e responsabile.
- Restrizioni di viaggio: quindi né le delegazioni né gli artisti giungeranno a Rotterdam e, pertanto, non si esibiranno live;
- TUTTE le esibizioni dei Paesi partecipanti saranno mandate in onda in live-on-tape;
- Solo gli ospiti e gli intramezzi saranno trasmessi in diretta dall'Ahoy Arena;
- Per il resto vale come per il precedente, con particolare attenzione alla sicurezza sanitaria.
- Quarantena assoluta: l'Eurovision Song Contest si farà senza pubblico; gli eventi collaterali saranno soppressi, ma ci potranno essere delle “attività virtuali” per esplorare la città;
- TUTTE le esibizioni in gara saranno live-on-tape;
- I 9 spettacoli saranno organizzati senza pubblico.
Infatti le esibizioni dovranno avvenire in tempo reale (come se fosse durante l'Eurofestival) e non dovranno esserci assolutamente manomissioni in post produzione: perciò niente modifiche alla voce o alla performance; niente schermi verdi, acqua, droni, realtà aumentata o virtuale etc... In pratica dovrà essere una sorta di “buona la prima”. Cosa ancor più importante, non potranno essere mandate in onda le finali nazionali. Ah! Ovviamente non ci dovrà essere il pubblico.
Non mi dilungo sulle modalità e sul regolamento delle registrazioni su nastro: se fossi interessato/a, ti rimando alle linee guida fornite dal sito dell'Eurofestival.
Naturalmente questo espediente è da considerarsi un extremis, nel caso in cui la delegazione non possa essere presente a Rotterdam (vuoi perché l'artista sia positivo al Covid; vuoi per le restrizioni di viaggio del proprio Paese), oppure si debba attuare lo scenario C o D.
Eppure... la domanda sorge spontanea: ma invece di mandare in onda un video registrato delle esibizioni (in qualche modo) dal vivo, perché non fare direttamente un collegamento satellitare con i cantanti? Tanto alla fine gli studi delle emittenti saranno tutti diversi e inoltre si garantirebbe maggior correttezza al concorso, avvenendo tutto in diretta. Una possibile risposta riguarda il collegamento stesso: potrebbe essere instabile e saltare; ciò precluderebbe un'esibizione perfetta. L'altra (a personale avviso) è che metterebbe in imbarazzo l'emittente olandese, perché tale espediente sarebbe stato possibile impiegarlo già lo scorso anno.
Quindi al momento tutto è incerto. Ciò che sappiamo con assoluta certezza, ripeto, è che l'Eurovision Song Contest 2021 si farà; ma, sopratutto, che non vedremo più Mr. Jon Ola Sand. Come avevo anticipato, Mr. Sand avrebbe dovuto passare lo scettro lo scorso anno al termine della finale; perciò a Rotterdam vedremo il nuovo boss: Martin Österdahl.
Grazie per aver letto sin qui.
Alla prossima!