La Serenissima Repubblica chiama e il mondo intero risponde!
Questo metodo selettivo ha riscosso un grande successo fin dai primi giorni successivi l'annuncio, tanto che la tv sammarinese aveva ricevuto una sessantina di proposte. Al 23 novembre queste erano balzate a 750 provenienti da 70 Paesi di tutti e 5 i continenti, e una volta chiuse le iscrizioni (aperte fino al 30/11) il numero era vertiginosamente salito a 1080. Che non son poche!
Eppure di quei 1080 soltanto otto cittadini del Titano si son proposti. Deludente non trovate? Specie se consideraste che gli organizzatori (alias la triade) hanno pensato a questo “formato”, rinunciando a innumerevoli proposte internazionali, proprio per invogliare i concittadini e dar loro maggior risalto. Un po' contorta come logica. Ma è quanto affermato da Capicchioni in un'intervista con Eurofestival News. L'elemento a sorpresa che ha stupefatto tanto i dirigenti della RTV quanto noi, tuttavia, è stata la presenza (in quei 70 Paesi) di Stati che non gravitano nell'orbita Eurovision: Nazioni come Camerun, Tagikistan, Sudafrica, Haiti; in particolare una notevole partecipazione ha coinvolto il Continente Nero. Questo è l'effetto positivo della tecnologia e di Internet, usato saggiamente per esprimere se stessi al meglio. Infatti per prendere parte al concorso, una delle modalità era l'iscrizione gratuita attraverso il supporto degli internauti: in breve, una canzone doveva superare i 100 “like”/condivisioni per essere presi in considerazione. L'altra opzione era il pagamento, inserito per non «generare l’effetto ‘siccome è gratis, mando’», come ha spiegato il capo delegazione.
Ora, cerchiamo di capire come si sta svolgendo la gara in maniera semplice (se voleste leggervi il regolamento per conto vostro ecco qui e qui due articoli a riguardo).
- Fase preliminare: invio delle candidature;
- Fase 1: scrematura delle 1080 proposte, tra cui sono state preselezionate 70 da 15 club OGAE, i fan club internazionali dell'Eurovision;
- Fase 2: assegnazione della prima wild card tra le 70 canzoni prescelte da parte dei 15 fan club; non chiedeteci in cosa consiste perché non l'abbiam capito nemmeno noi. In linea di massima si tratta di un pass verso la finale e a vincerlo è stata la finlandese Emma Sandström;
- Fase 3: assegnazione della seconda wild card da parte degli internauti attraverso il sito di “1in360”, con il sistema di preferenze/visualizzazioni (per capire meglio leggere qui). Ad aggiudicarselo è stato l'italiano Giovanni Montalbano con non poche polemiche;
- Fase 4: assegnazione della terza e ultima wild card a un'artista sammarinese, scelto dalla tv di Stato tra gli otto candidati. A vincere è stato Irol MC (alias Lorenzo Salvatori), l'inviato della Nazione per i voti dell'edizione 2016.
A questi tre si sono aggiunti poi altri 8 scelti internamente tra tutte le proposte (almeno questo è ciò che abbiamo capito noi). Vi ricordiamo che i cantanti hanno dovuto presentare solo cover di canzoni famose, dunque non brani inediti. La rosa degli Undici così formata si esibirà in dei live di fronte a una giuria composta da personaggi del mondo Eurovision (ex cantanti che hanno partecipato alle precedenti edizioni di ESC e/o produttori musicali), cui spetterà il compito di sfoltire l'elenco fino a scegliere 3 finalisti. Costoro si esibiranno in uno show trasmesso in diretta da San Marino RTV (in onda sul web www.sanmarinortv.sm e satellite sul canale 520 di Sky o sul DTT) a fine febbraio (condotto da Nick Earles il belloccio del video di apertura e dalla bionda Kristin Stein), durante il quale saranno i Sammarinesi a scegliere il proprio rappresentante. Una volta annunciato il vincitore, verrà scelta la canzone da mandare a Lisbona: come ci spiega lo stesso Capicchioni, l'inedito verrà scelto in un tavolo a tre al quale siederanno la Tv nazionale, la 1in360 e il finalista a cui verrà comunque data carta bianca; la canzone potrà essere dello stesso artista o del suo team di autori. «Non vogliamo neanche che al cantante venga appiccicata lì una cosa che non sente». Livello di democrazia oltre le stelle! Chi sono gli 11 finalisti?
1) Irol MC (San Marino);
2) Emma Sandstrom (Finland);
3) Giovanni Montalbano (Italy);
4) Camilla North (Norway);
5) Franklin Calleja (Malta);
6) Jenifer Besky (Germany);
7) Jessika Muscat (Malta);
8) Judah Gavra (Israel);
9) Sebastian Schmidt (Germany);
10) Sara de Blue (Austria).
L'undicesimo è sicuramente la sorpresa più inaspettata: Tinashe Makura, l'unico extraeuropeo (“eurovision-mente” parlando) a passare in semifinale, proveniente dal lontano Zimbabwe. (Potete ascoltare le cover in questo articolo).
Questo è in sintesi il sistema di selezione progettato dai vicini di casa. Ora vi facciamo la fatidica domanda: siete d'accordo, vi piace? Personalmente abbiamo le idee moooolto contrastanti, perché da un lato ci piace quest'apertura al mondo, dall'altro siamo convinti che il rappresentante dovrebbe essere autoctono altrimenti non avrebbe senso. Forse si sarebbe potuto ottenere lo stesso risultato, se l'invito fosse stato rivolto a tutti i Sammarinesi nel mondo.
Ovviamente parlando di San Marino non possiamo non tirare in ballo l'annosa questione del televoto. Siamo infatti certi che pure quest'anno saremmo sommersi di tweet e commenti su Facebook, inveenti contro la Repubblica del Titano da parte del solito Italiano medio (al 90% bimbiminchia) per la mancata assegnazione dei 12 punti all'Italia (con conseguenti reazioni stupide e becere, che nemmeno nelle osterie). Commenti che naturalmente nascono dall'ignoranza e dalla stupidità. Cercheremo adesso di illuminare le menti di alcuni di voi per cercare di ridimensionare l'imbecillità dilagante durante il Grand Finale. Perciò se anche tu, caro lettore, fai parte di quel gruppo di persone, apri bene gli occhi e le orecchie.
Già nel live twitting della finalissima avevamo spiegato perché San Marino NON può votare di testa propria e perché il voto sammarinese è, di fatto, fasullo. Ricordiamolo brevemente: essendo le utenze (i prefissi e quindi i numeri) telefoniche quelle italiane, i Sammarinesi non possono votare alla serata finale perché in gara c'è anche l'Italia. Ciò significa che, a livello telefonico, è come se San Marino fosse parte del nostro Stato, quindi non può autovotarsi (e votare noi). Tutto chiaro fin qui? Bene! Già due anni fa, a novembre del 2016, la RTV propose all'UER un modello di televoto innovativo (qui spiegato in modo chiaro) sulla base della giuria del Festival di Sanremo. Però a quanto pare negli uffici dell'ente europeo c'è gente a cui piace complicarsi la vita (o non renderla semplice agli altri) e così dopo ben quattro mesi è giunta la risposta... ovviamente negativa. Perchè l'UER ha bocciato la proposta? Non si sa, però come abbiamo visto il sistema di voto è rimasto lo stesso per l'edizione del 2017. E resterà valido anche per il 2018, sempre che non cambi qualcosa nel frattempo. In che consiste? Prima della riforma del 2016 gli Stati dovevano votare mediante giuria e voto popolare. Per quei Paesi però in cui era impossibilitato il televoto (come San Marino), era valevole solo la preferenza dei giudici: vale a dire che c'era solo quella. Con la nuova riforma, il televoto è diventato obbligatorio per tutti perchè le due votazioni (giuria e pubblico) sono state scorporate. San Marino (e altre Nazioni) si è ritrovata quindi con un grosso problema: come fare? L'UER allora ha stabilito (senza prendere in considerazione eventuali proposte) che il televoto di San Marino (e degli altri) fosse “fittizio”, derivandolo da un campionario di voti delle giurie di determinati Paesi (che possono essere la Norvegia, l'Islanda, la Grecia ecc...), che di fatto lo sostituisce. In pratica il Titano vota autonomamente solo con i suoi giudici, mentre per il “voto popolare” deve fare affidamento su altri, per volere dell'UER.
Attenzione però: questo procedimento vale anche per quelle Nazioni, che nel periodo pre-riforma si avvalevano del solo voto popolare (per mancanza di giurati o altri casini). Dal 2016 il loro “voto degli esperti” è fittizio, basato sulle preferenze del pubblico del solito campionario di Stati.
Cosa comporta questa riforma? In primo luogo il popolo di San Marino (e degli altri Stati) non può esprimere le proprie preferenze autonomamente, il che è già grave; in secondo luogo neppure la delegazione della Repubblica ha idea di chi faccia parte del campionario votante. Quindi riassumendo, è assolutamente inutile prendersela con i Sammarinesi che NON c'entrano nulla e sono ignari di tutto. Se non altro perché pure loro sono alquanto incazzati per questa storia.
Pertanto il prossimo maggio, prima di aprire bocca e sparare minchiate tenete conto di questo problema e contate fino a 100!
Sperando che adesso sia tutto risolto, o per lo meno sia un po' più chiaro, vi ringraziamo per averci letto fino alla fine.
A presto!
Fonti: Eurofestival News, San Marino RTV.