Fuori uno!
U: “non la voglio alla mia festa. Lei è stata cattiva con me”;
R: “non è vero, lei non ha fatto nulla. Allora io me ne vado e non permetterò a nessuno dei miei amichetti di guardare la tua festa”.
In pratica è questo ciò che è successo tra i due governi dopo la definitiva decisione di Kiev di impedire l'accesso a Julia Samoylova. Mosca ha deciso di ritirarsi definitivamente dalla competizione (aveva la possibilità di cambiare rappresentante) e per colpire con un'ultima stoccata la sua vicina nemica, impedirà ai propri sudditi... ehm cittadini, di guardare le tre serate dal loro divano. Channel One, il canale che solitamente manda in onda ESC nella Federazione, ha infatti emanato un comunicato in cui è manifestata l'abilità russa nel girare la frittata. Inoltre a essere colpiti dalle maledizioni del Cremlino, non sono solamente gli organizzatori ucraini ma anche l'UER.
Difatti mr. Sand per risolvere la situazione aveva proposto alla Russia di far esibire la cantante via satellite o di scegliere un altro rappresentante, come dicevo poc'anzi. E d'altronde cos'altro poteva fare? Nulla, perché il governo di Kiev ha avuto le sue ottime ragioni nel vietare l'ingresso alla bella Julia e sopratutto perché è una decisione presa sul piano giuridico-politico, in cui l'UER non può intromettersi.
Nel comunicato perciò si legge:
(Le sottolineature e il grassetto sono miei; eccetto ESC 2017)
Fuori dalle balle voi e la vostra presunzione. Eccezion fatta per le nonnine, che erano tanto simpatiche e facevano tenerezza. Prima di salutarvi, chiedo gentilmente a tutti coloro che hanno già scaricato le schede delle semifinali di cestinarle perché sono sbagliate: oltre a esserci la Russia, anche l'ordine di uscita è errato. Da domani le troverete corrette. Grazie a tutti! |