Oleotto torna a casa
Finalmente una serie girata nella mia terra!
Grazie a #MarcoOleotto che,a differenza di molti altri, torna spesso a girare nella sua città natale e nella campagna circostante. Grazie per aver riportato il #cinema a #Gorizia e nella sua provincia friulana. Questi luoghi li vedrete stasera in #Volevofarelarockstar #Rai2
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) 30 ottobre 2019
In tutta sincerità ammetto che ho seguito i primi episodi solamente per curiosità e spirito di investigazione; infatti il mio proposito era cercare di riconoscere i luoghi e le location in cui sono state girate le varie scene, nonché volti familiari tra le comparse, ma sopratutto per scoprire cosa abbiano girato quel giorno che vidi il set in preparazione.
Eh già, perché un dì della scorsa estate durante i miei soliti giri in bici mi sono imbattuto nei furgoni della Pepito Produzioni e sono rimasto incuriosito; d'altronde non è che potessi evitarlo, dato che il regista aveva chiuso un tratto della ciclabile. Siccome non sono uno di quelli che smaniano di finire davanti a una telecamera, ho evitato di passare e li ho lasciati lavorare in pace (avrei potuto chiedere di transitare gentilmente).
Ma a te lettore queste cose non fregano e quindi andiamo al punto.
Tra le prime vi è il già menzionato finto paesino di Caselonghe. In realtà si tratta di un mix tra i luoghi e le vie di Cormòns e Piedimonte, frazione di Gorizia, nonché alcune vie del capoluogo stesso (es: via Rastello). Nello specifico il bar gallese e le scene in notturna all'inizio del primo episodio, dove si legge il cartello stradale con il nome, sono state girate a Piedimonte; mentre il bar Emporio di Anna da cui escono Eros e il CC (in realtà sarebbe il Bar Rullo), l'ospedale e il supermercato sono squarci di Cormòns. Chiudono le ambientazioni la stazione austriaca Transalpina di Nova Gorica (si legge Nova Goriza, o Nuova Gorizia), che si vede nella sigla iniziale e San Pietro, frazione del comune sloveno San Pietro-Vertoiba a ridosso del confine (il distributore di benzina infatti è sloveno appartenente alla catena Petrol, e pure i prezzi son finti).
Altra finzione sono il gigantesco rocchetto e gomitolo di lana, simbolo della fabbrica che si può notare nelle scene in notturna. Poichè dubito che la produzione abbia fatto costruire un rocchetto gigantesco solo per due scene, sono più propenso nel ritenere che sia stato aggiunto in post-produzione con la computer grafica. D'altronde nella zona industriale inquadrata non vi è nemmeno una ciminiera e quindi se doveste passare di lì e alzare il naso, non vedreste nulla a parte i tetti. Finti sono anche il piccolo supermercato MARKET CASELONGHE, nonché il B&B di Margy (anche piuttosto palesemente).
Ciò che invece è realmente presente sono i murales e le fotografie dei bambini lungo il muro di recinzione delle fabbriche che costituiscono il Muro delle Cinque Lingue (Friulano, Italiano, Sloveno, Austriaco e quello universale dell'arte) e il Muro del tempo. Con rammarico però devo ammettere che non è ben tenuto e servirebbe a entrambi un restauro e qualche soluzione protettiva contro le intemperie.
Questo è ciò che dovevo dire per quanto concerne le ambientazioni. Riguardo al cast, invece, non posso non spendere buone parole con attori di quel calibro.
#tweetacido #tweetpolemico: comunque in #Volevoessereunarockstar ci sarebbe pure una #storiagay. Sarà la classica storia di serie C appena abbozzata? Con (forse) un bacio casto al limite? Speriamo di no. ?゚マᄐ
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) October 30, 2019
Nel complesso la sceneggiatura mi è sembrata molto interessante e ben scritta, sopratutto non mi appare finta e impostata come quella di altrettanti telefilm, dipingendo invece uno squarcio di vita possibilmente reale. Ciò che non mi è piaciuto è il linguaggio in certi casi troppo volgare; non fraintendermi lettore, non sono suor Maria Goretti però la volgarità gratuita non mi l'ho mai sofferta e qui ci sono troppe parolacce che si sarebbero potute evitare. Altro punto è l'ipocrisia di una battuta del telefilm; mi riferisco al
“Qui parlano solo friulano e bevono birra” e nella serie parlano solo italiano ?゚マᄐ♂️. Senza contare che a Piedimonte parlano più sloveno che friulano ?゚リツ? #volevofarelarockstar
— Ma io sopra o sotto? (@Maiosopraosotto) October 30, 2019
Concludo ribadendo la mia impressione positiva e staremo a vedere come proseguirà. Intanto se non voleste attendere mercoledì per le nuove puntare, potrete trovare la seria completa sul sito di Raiplay o sulla app.
Buona visione!
Valutazione parziale: ???
Ieri sera, per pura curosità, mi son letto qualche post del blog della vera Valentina. Volevo scoprire di dove fosse originaria, ben intuendo che difficilmente potesse essere friulana (infatti è dell'Appennino toscano).
Tra i tanti vi è uno riguardante proprio la serie (ovviamente), in cui spiega che la storia della fiction non è la sua. Casco dal pero? No, avevo intuito che non fosse una trasposizione completa, però che fosse quasi tutta completamente diversa... ecco, quello mi ha lasciato basito. Cosa cambia? Sarebbe il caso piuttosto di dire cosa sia uguale: una ragazza madre con figlie a carico e un fratello. Ah! E poi c'è lo stile un po' incasinato e casinista della protagonista. E stop. Ma il papà reale è presente nelle vite delle ragazze, per quanto sia "latitante"; però almeno non è uno sconosciuto.
Comunque se voleste sapere qualcosa di più vi rimando al suo post Serie tv e libro in arrivo: come mi sento.
Senza che la vera Valentina si offenda, avendo avuto (e continuando ad avere) una vita movimentata ed entusiasmante, la trama della serie è molto più intrigante. Non so, sarà che mi piacciono i drammi esistenziali. Boh! Comunque ripeto, con tutto rispetto!
Ah! Altra news! In questi giorni stanno girando la seconda serie! ??
Aggiornamento 2: aggiunte le "Aggiunte in appendice" (3071/2021)