La recensione di una nuova Creatura
Sebbene qualcuno potrà considerare uno spoiler quanto sto per dire, in realtà credo che sia meglio sapere fin da subito che non c'è nessuna rivelazione di qualche segreto relativo al dottore. La novità riguarda infatti il punto di vista narrativo: la storia non è più incentrata su Victor o sulla sua creazione, bensì sull'assistente Igor. È lui il vero protagonista del racconto, sua è la voce narrante e suoi sono gli occhi con cui guardiamo lo svolgersi degli eventi, ma ancor di più è sua la storia che viene illustrata.
Per la prima volta (almeno confrontando i recenti film) possiamo scoprire la vita di Igor, cosa pensa, come si comporta; non è solamente l'assistente del dottore, uno “schiavo” fedele che passa i ferri a Victor durante gli esperimenti. Tutt'altro. Ha parte attiva durante tutta la sperimentazione. Naturalmente questo approfondimento sul personaggio di Igor è totalmente inventato, creato dal nulla per intessere una trama più coinvolgente; non corrisponde cioè a una qualche descrizione romanzesca. Infatti nel suo libro la Shelley non affianca alcun assistente al dottore e oltretutto non viene mai menzionato alcun Igor. Questi nacque in realtà dalla mente di Richard Brinsley Peak, il quale lo rappresentò nel suo spettacolo teatrale Presumption: or The Fate of Frankenstein del 1823 all'English Opera House (oggi non più esistente e rimpiazzato dal Lyceum Theatre), a cui Mary Shelley assistette con piacere. Successivamente, l'idea di Peak fu ripresa nel 1931 nel lungometraggio Frankenstein di J. Whale, in cui l'assistente apparve con il nome di Fritz.
Scusatemi per questo piccolo excursus fuori programma, comunque prima di lasciarvi vorrei tornare a parlare del film a cui è dedicato questo scritto solamente per consigliarvi di guardarlo. La trama e il suo sviluppo sono davvero interessanti e se foste degli affezionati o dei fedeli fan dei precedenti Frankenstein (o del romanzo), vi esorterei a non chiudervi a riccio ma anzi a guardarlo senza alcun preconcetto o pregiudizio di sorta. E se una volta visto vorreste dirmi la vostra, potrete sempre commentare qui sotto.
A presto.