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Molto interessante ma da migliorare
Con la dipartita dello stimato e amato Piero Angela lo scorso 13 Agosto in molti, il sottoscritto in primis, avevano chiesto a gran voce che Superquark continuasse a riempirci le serate con quella sana e vera cultura che in Italia davvero serve. Era un “salvagente” per chi voleva apprendere qualcosa in più o era solo curioso delle ultime scoperte; chi per passare una serata piacevolmente con questo “nonno” (o padre) acquisito che ci raccontava delle “storie” interessanti (perchè gli argomenti erano trattati in un modo così confortevole da non risultare pesanti, come invece lo sono certe lezioni) il quale poi, una volta terminato il racconto, ti metteva a letto; o chi lo vedeva perchè semplicemente il palinsesto estivo non offriva (né offre) niente di interessante. Insomma, era davvero un appuntamento fisso per molti. Perciò quando non si sono viste arrivare conferme da via Mazzini, il timore che SuperQuark fosse “scomparso” assieme al suo creatore incominciò a crescere. E così è stato. Probabilmente però, col senno di poi, è meglio così: non sarebbe stato più SuperQuark senza Piero Angela.
Noos – L'avventura della conoscenza
Al suo posto il figlio Alberto Angela ha ideato Noos (dal greco νόος che vuol dire “pensiero”, “intelletto”, ma anche “ragione”; chi ha studiato filosofia alle superiori non lo dimenticherà facilmente questo concetto), il quale si prefigge di raccogliere l'eredità di Superquark e continuare così questa avventura nel piacere della scoperta, o per meglio dire della conoscenza. Il collegamento con il programma di Piero Angela, visibile nei temi e argomenti trattati così come nelle persone coinvolte, non è l'unico; c'è anche un filo rosso che lo collega idealmente con un altro programma ideato dal divulgatore scientifico e giornalista (e musicista e altre 300mila cose): Noos infatti era il nome della navicella spaziale che il Sig. Angela “guidava”, per così dire, nella serie Viaggio nel cosmo di 25 anni fa, nel quale ci faceva esplorare l'Universo.
Senza mancare di rispetto a nessuno, trovo che il titolo del nuovo programma non sia così accattivante come lo era Superquark; non ha la stessa attrattiva verso la curiosità dello spettatore. Detta in soldoni: Superquark è una di quelle parole che, appena sentite, ti fan pensare “che roba è?” “da dove viene?”; potremmo anche definirla fumettistica, perchè per l'ignorante (nel vero senso di non conoscere) o il bambino di turno poteva sembrare benissimo un'espressione idiomatica uscita da Topolino. Noos invece ha un timbro più autorevole, più accademico. In ogni caso spero davvero che possa avere un forte appiglio sul pubblico e continuare così per molti anni.
Vi sono altre osservazioni che vanno fatte in merito alla prima puntata e, per estensione, a tutta la serie. Innanzitutto una banalità: Alberto Angela ovviamente non è suo padre Piero e quindi il suo modo di condurre il programma è differente e ne siamo (il sottoscritto e tutti i fan degli Angela) ben a conoscenza da affezionati seguaci di Ulisse. Ed è giusto che sia così.
L'impostazione invece è molto simile a quella di Superquark. Ho già detto che i temi trattati sono praticamente gli stessi (fisica domestica, sessualità, documentari di animali, cosmo etc..) e anche gli esperti coinvolti, con l'aggiunta di altri volti nuovi. Quindi è stato con molto piacere rivedere il professor Barbero, Massimo Polidoro ed Emmanuele Jannini, ma personalmente spero di rivedere molto presto Paco Lanciano!!! Piccola parentesi: quando dico “i temi son gli stessi” non voglio intendere che vengono dette le stesse cose ovviamente, ma che le materie sono identiche con argomenti/contenuti differenti.
Ciò che non ho apprezzato invece è il modo in cui vengono introdotti i suddetti temi. Posso capire che non si voglia copiare in toto Superquark, tuttavia l'idea di inserire i titoli delle suddette rubriche era una scelta intelligente perchè non solo spezzava i servizi, ma permetteva anche allo spettatore di capire cosa stava per assistere. Inoltre Noos manca completamente di un sommario (o indice se si preferisce) “visivo”, il quale invece aiuterebbe proprio per separare l'anteprima dal programma vero e proprio. Quindi come modesto consiglio nonché richiesta, suggerirei ad Alberto Angela di modificare in post-produzione per le prossime puntate questi due aspetti, perchè com'è adesso, Noos dà l'idea di essere un calderone di cose, un susseguirsi di nozioni (ben scritte per carità) senza alcuna distinzione “palpabile”. D'altronde mi sorprende che questa impostazione non sia stata mantenuta, visto che anche Ulisse la possiede: non ha un indice “visivo”, però in alcuni suoi speciali (come quelli del Titanic o di Antonio e Cleopatra) sono presenti i titoletti. Perciò auspico davvero che questa impostazione venga ripresa. Spero anche che vengano inseriti i “cartoni animati”, cioè quelle sequenze animate esempio del “divertirsi imparando” caro a Piero Angela e che aiutavano a sciolinare informazioni e nozioni curiose in maniera divertente.
Ultima osservazione riguarda lo spin-off del programma che andrà in onda in seconda serata da giovedì prossimo: Noos – Viaggi nella natura. In esso Alberto Angela presenterà una serie di documentari della BBC intitolati Il gioco della seduzione che, almeno dal nome (e dal contenuto) pare sia lo stesso già mandato in onda proprio lo scorso anno con Superquark. Speriamo sia una continuazione con nuovi animali e specie e non una replica.
Grazie per aver letto sin qui.
P.S: consiglierei anche di rifare la parte finale della sigla.