(QUASI) tutti in fondo all'oceano!
Al di là della credenza religiosa, questo film non ha davvero senso; analizziamo la storia obiettivamente: c'è un'inondazione annunciata, la Terra viene sommersa e rimangono in vita in tutto il mondo solo 5 persone, tra cui una donna che partorisce due femmine. Gli uomini sono tre, escludendo il padre delle piccole, ed essendo tutti parenti l'incesto è ovviamente proibito. Perciò, se al mondo non esistono altre persone al di fuori di queste, come può la Terra ripopolarsi? Se le ultime della discendenza sono due donne, la frase “siate fecondi e moltiplicatevi” non sussiste e non ha supporto logico. Per fino un ferreo credente deve ammetterlo, perché il ragionamento è perfetto: solo otto persone al mondo + quattro uomini + quattro donne + tutti parenti = morte certa.
Naturalmente il Diluvio biblico non è altro che una allegoria, ripresa da altri miti più antichi e tutti probabilmente risalenti al racconto sumerico di Gilgamesh. L'autore (o gli autori) di questa leggenda avrà, con ogni probabilità, cercato di narrare un evento davvero accaduto e al quale lui ha assistito (per es. un'inondazione o uno tsunami antelitteram), oppure si tratta della trascrizione di un racconto orale. Non lo sapremo mai. Certo è che il Diluvio è storia vecchia (e poco originale), ma in ogni caso il principio che vi è alle spalle è alquanto assurdo. Siccome gli ebrei vollero distaccarsi dalle versioni degli altri popoli, cercarono un filo narrativo che fosse quanto meno razionale; eppure come vi ho dimostrato, così tanto razionale non è. Allora perché in 2000 anni (dato che molti ci credono ancora) la gente non ha fatto funzionare il cervello, continuando invece a credere ciecamente (parola per parola) a queste scemenze? La risposta è semplice: perché non erano abbastanza intelligenti e quei pochi che lo erano, venivano visti come gente da emarginare e di cui avere timore. È più facile condannare e controllare pochi, piuttosto che avere a che fare con molti.
Scusate l'excursus. Tornando al film, ho letto su vari siti che ci sono delle sostanziali differenze dal racconto biblico. In effetti Noè non era un uomo nel pieno della sua maturità, ma un vecchio di 600 anni al momento della costruzione dell'arca. Certo bisogna dire che i patriarchi antecedenti il Diluvio vengono tutti descritti come ultracentenari (Matusalemme sarebbe morto a 969), e non si sa per quale motivo, perciò probabilmente i produttori hanno compiuto una scelta più reale: voi ce lo vedete un vecchio decrepito costruire una nave grande quando una crociera? Un'altra differenza è la composizione famigliare: nell'A.T. Sam, Cam e Jafet sono già adulti e tutti e tre hanno una moglie con loro. A questi dio ordinerebbe di popolare la Terra, ma ancora una volta il ragionamento è insensato (vedi sopra). Inoltre non c'è nessun riferimento a Tubalkain (discendente di Caino) nell'episodio del Diluvio e nemmeno la decisione di Noè di uccidere le due bambine; anzi, non vi è proprio scritto che la stirpe umana debba estinguersi. Allo stesso modo non c'è nessun passaggio di consegne tra i discendenti di Set. Anche la scena dell'ebbrezza di Noè è errata, ma si tratta dell'unico errore sensato in tutto il film: non entrerò nel merito, ma incazzarsi solo perché tuo figlio, dopo averti visto nudo e ubriaco abbia pensato bene di coprirti, direi che sia eccessivo.
Perchè quindi ci sono tutte queste differenze e aggiunte? Probabilmente per la volontà del regista e degli sceneggiatori di creare cinematograficamente scene e personaggi biblici (tra gli altri Matusalemme interpretato da Anthony Hopkins) che, altrimenti, non avrebbero mai avuto la possibilità di realizzare. Dico “forse”, perché ovviamente non conosco il vero motivo. Però devo dire che le sequenze della mutazione del serpente e della nascita del fiumiciattolo, nonché la creazione degli animali è davvero spettacolare. Senza tralasciare l'ambientazione già magica di suo, il paesaggio estivo islandese.
Riassumendo questo film va visto? Non voglio esprimermi perché sono molto combattuto: da un lato ve lo sconsiglierei vista la moltitudine di anomalie presenti, dall'atro invece sarei favorevole dato che arricchiscono un racconto già di per sé monotono. E in base a questa visione, trovo confacenti le motivazioni di Aronofsky, il quale affermò che non si tratta di una fedele riproduzione, quanto più una sua drammatizzazione. Per questa volta quindi mi astengo dal darvi un giudizio e rimetto tutto a voi: preferite la fedeltà o il coinvolgimento cinematografico?
Alla prossima.
Valutazione finale: 🤐🤐