Dracula, Mel Brooks, parodia, film, recensione, critica, horror, comico
Un Dracula come non si era mai visto
Veniamo a noi. Ti starai forse chiedendo chi sia Mel Brooks? E' un mattacchione, un uomo che ha saputo sempre divertirsi e ha sempre fatto divertire gli altri. Comico, regista, attore e doppiatore, è conosciuto principalmente per aver ideato le migliori parodie cinematografiche di sempre. Hai presente Frankenstein Junior del 1974 con Gene Wilder (il miglior Willy Wonka di sempre)? No? MALE! Rimedia, perchè è impedibile! Ebbene anche Dracula morto e contento (“Dracula dead and loving it” nell'originale) è suo e segue lo stesso filone, per quanto sia meno incisivo del precedente e fu, di fatto, l'ultimo film che Brooks diresse e interpretò.
Erano una decina d'anni che non lo vedevo e forse la memoria non ha giocato molto a mio favore, perchè me lo ricordavo più divertente. Le scene e le situazioni comiche si sprecano un pochino, ma benchè poche sono davvero esilaranti. Un'altra pecca è il doppiaggio italiano: non tanto per la scelta delle voci, quanto per la sincronizzazione tra il doppiatore e il labiale dell'attore (lo si vede sopratutto all'inizio). Ci sarebbe poi una scenografia un po' low-cost, ma non la considero tanto come un aspetto negativo se la facessimo rientrare nella filosofia delle parodie.
Il film, sebbene queste imperfezioni, è comunque piacevole da vedersi e la sua fortuna la deve sopratutto al cast: Dracula è interpretato dallo straordinario Leslie Nielsen (il tenente Drebin della trilogia Una pallottola spuntata per intenderci), la cui presenza è sempre una garanzia per le risate; dopodiché vi sono Peter MacNicol (noto per Ally McBeal, La Famiglia Addams 2 etc), Steven Weber (Will & Grace, Brothers & Sisters, 2 Broke Girls) e ovviamente Mel Brooks come nomi più famosi. Accanto a questi vi sono le due attrici principali, la già citata Lysette Anthony e Amy Yasbeck (nota per aver recitato in un altro film di Brooks, Robin Hood – Un uomo in calzamaglia nei panni di Lady Marian) nel ruolo di Mina Seward (Harker), nonché l'allora moglie del regista Anne Bancroft nel piccolo cameo di M.me Ouspenskaya. Vi è poi anche un attore italiano, conosciuto in seguito per film comici e per programmi tv in auge ancora oggi; ma non lo svelerò, lascio a te la scoperta.
Benchè si dica che abbia richiami da diversi film trattanti il tema vampiresco (il classico mantello nero e rosso, la parruccona cotonata, le occhiaie vistose ecc.), in realtà strizza maggiormente l'occhio al noto Dracula di Bram Stocker di Francis Ford Coppola, trasposizione cinematografica del 1992 dell'omonimo romanzo che diede vita alla figura del famoso vampiro (che consiglio di leggere). Vi sono tuttavia delle divergenze nelle due sceneggiature, per ovvi motivi tempistici:
- Qui è Renfield a dirigersi in Transilvania per far firmare il contratto al Conte (in questo modo si accorcia tutta la sequenza di fatti che portano alla conoscenza tra il conte e Renfield);
- Harker è l'assistente del dott. Seward;
- Dracula e Van Helsing si conoscono in circostanze diverse;
- La storia è ridotta considerevolmente senza però rovinare il senso e il filo logico.
Nonostante non sia al livello di Frankenstein jr. o di Robin Hood (per fare un paragone con altri film di Brooks) o della trilogia di Una pallottola spuntata, ribadisco il mio apprezzamento per questa pellicola. Certo, non ti farà pisciare nelle mutande, eppure è piacevole per passare un'oretta e mezza quando non si sa che fare o che vedere. Trovo comunque che sia un peccato che il regista decise di smetterla con la cinepresa, perchè la sua ilarità poteva trovare ancor più sbocchi con altre interessanti parodie.
E questo è quanto!
Buona visione!
Valutazione finale: 😋😋😋