Tante risate ma anche tante lacrime
A Capodanno, il 1 Gennaio, è andato in onda sul canale TV statunitense HBO Max la rimpatriata del cast di Harry Potter in occasione del 20° anniversario dall'uscita del primo film: Harry Potter e la pietra filosofale.
Molti gli attori principali mancanti, tra cui vi sono Michael Gambon (Albus Silente dal 3° al 8° film), Maggie Smith (Minerva McGranitt), Julie Walters (Molly Weasley), Warwick Davis (Filius Vitious), Timothy Spall (Peter Minus/Crosta), Robert Pattinson (Cedric Diggory) etc. La loro assenza è stata pesante, ma chi è mancato di più è stato sicuramente Alan Rickman il quale, purtroppo, è venuto a mancare nel 2016. Lui quindi, tristemente, aveva un motivo per non esserci (altrimenti ci sarebbe sicuramente stato) ma gli altri? Quale giustificazione hanno avuto? Non si sa.
Altro fattore negativo riguarda il format. E' stato scelto di realizzare un documentario con una sorta di dialogo-intervista tra i diversi attori, suddivisi in gruppetti e dislocati tra i vari set cinematografici, ora resi visitabili agli Warner Studios di Londra, ai quali poi sono state aggiunte le interviste dirette ai registi e ad alcuni attori importanti, come Ralph Fiennes e Jason Isaacs. L'unico ad aver avuto più contatti e dialoghi è stato Daniel Radcliff; infatti si ha la sensazione che lui sia un po' il padrone di casa, il conduttore diciamo così. La sua presenza poi è stata ancor più ingigantita con i titoli di apertura, che hanno portato a un climax dalle aspettative deludenti: l'entrata in scena è davvero sottotono.
Infine ciò che non mi è piaciuto sono state le falsità o meglio le omissioni. Durante tutto il documentario le varie personalità coinvolte si sono profuse in felicitazioni e commenti positivi sull'autrice J. K. Rowling (la quale per inciso non si è presentata per evitare scandali e infatti le sue sono interviste d'archivio) e sull'impatto che la saga di Harry Potter ha avuto sui ragazzi e sulla generazione britannica (ma non solo) di fine secolo e inizio millennio. Nulla da ridire su ciò e, anzi, son d'accordo; peccato però che nessuno e ripeto NESSUNO, abbia anche solo insinuato che la maggior parte delle trame dei film siano state pesantemente rimaneggiate, al punto da essere quasi prodotti a sé. E quando dico NESSUNO intendo soprattutto il principale artefice di questo sacrilegio: David Yates. Al contrario tutti hanno speso belle parole etc... etc... Insomma d'accordo, son belli ma dire la verità non uccide!
Concludo sottolineando un'ovvietà. In apertura ho scritto, come si vede anche dal logo, che questa rimpatriata è stata organizzata per celebrare il ventennale. Vent'anni? Ma siamo nel 2022. Come può essere? Infatti il film uscì negli USA nel Novembre 2001 (in Italia in Dicembre) e il primo trailer uscì a marzo dello stesso anno. Allora cosa si celebra? Si celebra lo svelamento della locandina, che infatti fu annunciata e distribuita il giorno di Capodanno del 2001. Strano giorno da commemorare.
L'idea, maligna, che mi son fatto è che i produttori e la HBO Max abbiano scelto di trasmetterlo il 1/1/2002 perché o non sono riusciti a finirlo in tempo per il 16 Novembre oppure per questioni legate al Covid. Mi riesce difficile pensare che abbiano proprio voluto celebrare l'uscita della locandina. Sarebbe assurdo.
Tutto sommato anche con queste “imperfezioni”, è stato fatto un lavoro interessante riuscendo soprattuto a onorare le persone scomparse.
Nel caso voleste vederlo, in Italia è stato trasmesso in TV e streaming da SKY in versione originale e sottotitolata.
Grazie per aver letto sin qui.
Alla prossima!
PS: i produttori han pure sbagliato a usare foto d'archivio, scambiando Emma Roberts per Emma Watson.