Quando il male viene da chi dovrebbe aiutare
Non c'è nulla da curare, non c'è nulla di sbagliato... NIENTE! Vediamo la trama.
La sceneggiatura è pessima, lo dico subito. Avendo letto la sinopsi su vari siti, pensavo che almeno ne valesse la pena e invece non è così. Sembra esserci la volontà di criticare, di bandire le terapie e chi le pratica ma non è predominante nella storia, non è resa bene. Per dare l'idea del travaglio subito da James e da altri come lui, il regista e lo sceneggiatore hanno voluto inserire dei flashback in cui si vede questo predicatore cristiano affermare il proprio credo e intimorire i ragazzi con una visione infernale dell'essere omosessuali. Due frasi mi sono rimaste impresse. La prima è la seguente:
“Once he's out of your system I promise you, you're going to feel so much better” (con quel “he” si sta riferendo al suo ex fidanzato). Faccio notare la parola “sistema”, utilizzata come se la sfera emotiva, l'innamoramento (e dunque l'amore) e il cervello siano dei software con dei virus che devono assolutamente rimossi. C'è un pezzo rotto? E che problema c'è! Cambiamolo. Non funziona così. Anzi, non deve proprio funzionare! La seconda è un dialogo tra il protagonista e il “terapista”/coglione bigotto:
T : “Non puoi innamorarti di un uomo, è impossibile”
J: “Come fa a saperlo?”
T: “Mio padre me lo disse, proprio qui (sfiora la Bibbia). Segui questa e vedrai la differenza.”
Mi ha colpito per la ovvia stupidità della motivazione e l'ipocrisia intrinseca: se gli uomini religiosi seguissero davvero la Bibbia e la studiassero, saprebbero che non vi è scritto in nessuna parte che l'omosessualità debba essere condannata e punita. Mentre vi è scritto che l'uomo non deve desiderare ricchezze, deve ripudiare la violenza (quindi le armi), deve essere fraterno con gli altri e aiutarli ecc... Ma poichè i fondamentalisti di qualsiasi religione sono sordi da un orecchio e cechi da un occhio, interpretano il proprio libro di fantasia come pare a loro. Si finisce così per avere certi coglioni in giro per il mondo (occidentale), che predicano male e razzolano peggio e altri (nel mondo “quasi” orientale) che preferiscono puntare un fucile e uccidere così alla “do cojo cojo”.
Un'altra critica che muovo alla sceneggiatura, riguarda la svolta troppo rapida nel finale del film e con essa della mentalità delle persone coinvolte. Mi viene difficile credere che uno yankee troglodita, cresciuto con l'idea dell'uomo virile e possente che lavora e tornato a casa debba trovare pronta la cena (e se non è la moglie, deve essere il figlio/a a prepararla), cambi idea improvvisamente. Cos'è? Una rivelazione alla san Paolo? Eddai su... non è credibile.
Pertanto io ve lo sconsiglio. Se voleste farvi un'idea di cosa succede in queste congreghe, sempre che sia davvero così (sono ancora dell'idea che sia coinvolto anche il dolore fisico), guardatelo ma come qualità è davvero pessima.
BOCCIATO!
Valutazione finale: 😡👎🏼
Aggiornamento: la parte del padre di James, Richard Grant, è stata affidata nientepopodimeno che a Tom Wopat. Non sapete chi è Tom Wompat? Forse lo conoscete sotto il nome di Luke Duke della famosa serie tv Hazzard. Essendo invecchiato (male), non lo avevo riconosciuto prima. Mea culpa. (Aggiornato il 7/6/2018)